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Alessandro D'Andrea e il sogno Mondiale 2

Cinquecento ciclisti provenienti da 32 nazioni hanno effettuato l'iscrizione alla finale dell'UWCT 2012, il mondiale che per il secondo anno verrà assegnato con la nuova formula a Pietermaritzburg (Sud Africa). Noi abbiamo intervistato uno dei probabili protagonisti della rassegna iridata sudafricana, il marchigiano Alessandro D'Andrea (N.Limits Studio Moda) già iridato nel 2009.

- Dopo il successo assoluto al Mundialito 2012 in quel di Morro d'Oro (Teramo), mercoledì per la formazione della N.Limits Studio Moda inizia la trasferta in terra sudafricana alla conquista del mondiale UWCT e tu sei la punta di diamante di questa formazione. Quali sono le sensazioni sul tuo stato di forma?

“Non nascondo che arrivo a questo Mondiale UWCT con uno stato di forma ottimale dato che sono riuscito a centrare  ben tre successi negli ultimi dieci giorni compreso il Mundialito di Morro d’Oro (Teramo) uno dei più importanti appuntamenti del movimento ciclistico amatoriale del centro sud Italia, che ha visto al via un nutrito e qualificato lotto di partenti”

Conosci il percorso sudafricano di Pietermaritzburg?

“Purtroppo non direttamente, mi sono informato sul percorso del mondiale consultando l'altimetria sui vari siti UCI e da quel che sembra dovrebbe essere abbastanza impegnativo visto che si parte da 600 metri di altitudine per arrivare ben due volte ai 1100 metri,visto le mie condizioni attuali spero in un percorso che fornisca l’occasione di render impegnativa la gara, ma bisognerà dosare sapientemente anche le energie senza gettare al vento nulla”

- Come hai iniziato a gareggiare in bicicletta?

“Colui che mi ha messo in bici e' stato mio padre Donato dopo aver visto che alla eta di 7 anni riuscivo ad andare con lui ed il suo gruppo di appassionati con una BMX, da mio padre ho ricevuto anche la mia prima bici una Vicini grigia della FCI”.

- Raccontaci la tua escalation nelle varie categorie giovanili, i dilettanti e professionisti

“Ho cominciato ha gareggiare quando avevo 7 anni nella categoria giovanile G2 ottenendo subito nelle prime tre gare un terzo un secondo posto e al terzo appuntamento è arrivata la mia prima vittoria. Da lì la trafila di tutte le varie categorie giovanili esordienti allievi junior e primo anno dilettante dove la mia società era praticamente la mia famiglia visto che correvo in squadra da solo e la domenica si partiva con mia madre Pina, mia sorella Antonella e mio padre alla conquista di successi in tutte le regioni d'Italia, circa 60.
Poi e' arrivato il momento della scelta quando dopo essermi diplomato da Geometra e aver cominciato l'università ho dovuto fare la scelta di abbandonare gli studi, contro il volere di mia madre, per emigrare prima in Abruzzo all’ Aran-Cantina Tollo di patron Umberto Di Giuseppe, dove ho ottenuto i miei primi successi da dilettante (tre da secondo anno) e poi stabilirmi definitivamente nelle Marche gareggiando con la società ciclistica Monturano Civitanova cascinare e un anno con la Centri della Calzatura di Montegranaro, in questi ultimi tre anni  e' avvenuta la mia maturazione ciclistica, grazie soprattutto ai consigli e all’esperienza del mio amico e direttore sportivo Mauro Santoni. Ho ottenuto le mie piu importanti vittorie (14 in totale) tra gare nazionali e internazionali che mi hanno aperto le porte del passaggio al professionismo con i colori dell'Acqua & Sapone per due anni dove non sono però riuscito ad esprimere ciò che di buono avevo fatto da dilettante causa anche la rottura dell'anca nell'ultimo anno da dilettante e le difficoltà di ambientamento”.

- Dopo la parentesi professionistica sei arrivato tra i cicloamatori con quali obiettivi?

“La mia passione è continuata tra gli amatori dove prima era uno scherzo ma poi con il passare degli anni la categoria ha fatto registrare la presenza di ex corridori, per quanto mi riguarda doveva rimanere la regola che i dilettanti potevano correre anche oltre i 25 anni  Élite senza contratto, obbligandomi sempre più a rifare sacrifici per primeggiare.
Grazie all'impegno che il Presidente Enzo Maglianesi, persona a cui tengo in modo particolare, ci mette per gestire la nostra squadra N. Limits Studio Moda come squadra amatoriale abbiamo la possibilità di andare in giro per il mondo per primeggiare ed ottenere grandi soddisfazioni”.

- Quali successi conquistati tra i cicloamatori?

“A livello di successi amatoriale prevale il Mondiale in Austria 2009, mentre il connubio ciclismo lavoro mi e' possibile perché faccio il rappresentante nel settore ciclo della ditta Massetani, quindi mi serve per incentivare la mia attività produttiva e grazie a mia moglie Alessandra che non mi fa pesare l'impegno per la bici - lavoro anche se toglie del tempo alla famiglia”.

- Che cosa pensi oggi dell'attività amatoriale, soprattutto quella che si tiene in Marche?

“L'attività amatoriale rimane tale solo nel nome, visto che ormai le andature si avvicinano a quelle dei dilettanti a discapito dei veri amatori che non hanno avuto un passato agonistico, colpa pero non di chi come me smesso di correre alla eta di 26 anni e ha ancora voglia di andare in bici, ma di regole che ti obbligano a confrontarti con gli amatori per continuare a esercitare uno sport che mi ha accompagnato per tutto il mio percorso di vita. Qui nelle Marche per me c'e il massimo valore atletico amatoriale visto che sono concentrati molti tra ex dilettanti ed ex professionisti ma anche di tanti ottimi amatori.
Ora vi saluto perché devo preparare la valigia ...si parte per provare a riconquistare la maglia irridata”