E’ Luca Chiesa, piacentino della Scott Team Granfondo, ad aggiudicarsi la prova regina della 6^ Edizione della Granfondo Scott. Piacenza, la città dei Farnese, divisa dal ducato di Milano a metà del 1500 ad opera di Papa Paolo III, sede del magnifico Palazzo Farnese un tempo esempio dello sfarzo della famiglia legata all’imperatore ed oggi magnifica sede museale: qui prende via in questa nuvolosa prima domenica di settembre la Granfondo Scott, la manifestazione valida come prova unica di Campionato Internazionale Csain Granfondo.
Piacenza Expo è un fermento di attività dalle primissime ore del mattino: nonostante la concomitanza con altre manifestazioni quale il Campionato Mondiale a Varese, sono oltre 1500 gli iscritti a questa che è una pietra miliare nel calendario di tutti gli appassionati delle granfondo e la domenica mattina lo spazio espositivo e la consegna pacchi gara sono presi d’assalto. In griglia di partenza spicca un nome importante: la Campionessa Olimpica Michela Moioni prende il via a Piacenza, la sua prima partecipazione ad una granfondo.
Le nubi incombono, ma le poche gocce di pioggia che accompagnano la consegna dei pacchi gara non bagnano le strade a lungo e quando l’organizzazione puntuale abbassa la bandiera a scacchi non piove già più da alcuni minuti.
Il percorso ha subito alcune variazioni rispetto alla scorsa edizione: facendo seguito alla richiesta del sindaco di Bobbio, Pasquale Roberto, il percorso lungo è stato allungato di alcuni chilometri con una variazione dopo il superamento del Ponte Azzurro, le cui ringhiere sono di colore bianco.
Le battaglie iniziano subito: al ventesimo chilometro, con una media di gara che si aggira sui quaranta chilometri orari, si registrano già i primi tentativi di fuga che in breve frantumano il gruppo in numerose frazioni.
Alla divisione dei due percorsi sono in due al comando della Granfondo: Carlo Muraro e Luca Chiesa, per i quali la catena è leggera in queste salite affrontate con cambi regolari. Alle loro spalle, a circa tre minuti e mezzo di distanza, sono cinque gli inseguitori che tentano il recupero: si tratta di Davide Carpenzano, Riccardo Scarabello, Filippo Calliari, Stefano Zanichelli e Stefano Casagrande. La prima donna, Ilaria Lombardo, viene registrata a Bobbio a soli sei minuti di distacco dai due battistrada, che nel frattempo aumentano andatura e vantaggio fino a far registrare un distacco di circa tredici minuti dai diretti inseguitori. Ma è negli ultimi dieci chilometri che avviene l’impresa: dopo aver studiato l’avversario il portacolori della Scott Team Granfondo Luca Chiesa affonda la stoccata vincente e con una progressione inarrestabile si porta al comando lasciando l’avversario quasi fermo sui pedali. I chilometri finali sono una lunga passerella meritata per l’atleta piacentino che nel 2017 a causa di un infortunio non ha potuto concludere la prova e che oggi, a braccia alzate e acclamato dai concittadini e dallo staff della Scott vince per distacco la sua gara. Onore anche a Carlo Muraro, che chiude la prova tra gli applausi pochi minuti dopo Chiesa classificandosi secondo assoluto.
I vincitori della maglia di Campione Internazionale Open WFCS sono: Luca Chiesa, Carlo Muraro, Stefano Zanichelli, Stefano Casagrande, Cristian Dengler, Valentin Riegler, Fausto Fornaciari, Fulvio Lazzari e Ilaria Lombardo.
La medio fondo, lunga cento chilometri con un dislivello di 1258 metri, vede la vittoria di Marco Trevisan, in fuga partita fin dai primi chilometri. Al cinquantesimo chilometro sono in quattro al comando, si tratta di Fabio Guglielmetti, Daniele e Mirko Bruschi e Marco Trevisan. Il loro vantaggio è costante, i cambi regolari li conducono fino al rettilineo finale dove la volata è vinta da Marco Trevisan davanti a Daniele Bruschi, Mirko Bruschi e Fabio Guglielmetti.
La prima donna a concludere i cento chilometri della mediofondo è Alessia Bortoli che chiude la sua prova in due ore e 46 minuti con una media di poco inferiore ai 36 chilometri orari davanti a Luisa Isonni.
“Siamo soddisfatti de successo di questa edizione della Granfondo Scott” dichiarano gli organizzatori “siamo alla quattordicesima edizione della granfondo che prima era Colnago e negli ultimi sei anni è diventata la granfondo Scott e ormai la macchina organizzativa è ben oliata, ma non manca mai un’attenzione particolare alla sicurezza di tutti i partecipanti e al rispetto dell’ambiente, tema che ci ha portati ad inserire una postilla dedicata sul regolamento. Nonostante le numerose concomitanze di manifestazioni sono stati oltre 1500 gli iscritti che hanno scelto la nostra granfondo, e questi numeri ci danno la soddisfazione di sapere che il nostro impegno è percepito e gradito dai ciclisti. Anche il clima oggi ci ha graziati, regalandoci una giornata fresca e condizioni perfette per correre, con la pioggia che è iniziata solo verso la fine della manifestazione. Inoltre oggi abbiamo un motivo in più per festeggiare: un piacentino della Scott che vince la Granfondo Scott a Piacenza è per noi un ulteriore motivo di orgoglio”
Anche Renato Pera, Coadiutore Nazionale Csain e da anni vicino all’organizzazione, si dichiara soddisfatto: “E’ per me motivo di orgoglio annoverare la Granfondo Scott tra le manifestazioni curate dal comitato Csain da me presieduto” afferma “ Nel mondo delle granfondo poche altre manifestazioni propongono una simile attenzione alla sicurezza con un’imponente dispiegamento di forze, 240 volontari lungo tutto il percorso, la collaborazione di Polizia Stradale, Provinciale e Locale e una ventina tra auto mediche e ambulanze al servizio di tutti i partecipanti, dal primo all’ultimo. L’assegnazione del Campionato Internazionale Open WFCS è la ciliegina sulla torta che correda perfettamente i meriti degli organizzatori”