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Apostrofo Rosa a Laigueglia con la granfondo tutta per le donne

 

 

La seconda edizione dell’apoteosi ciclistica riservata a sole donne scatterà nella giornata di domenica, ma le atlete ritardatarie che desiderano essere presenti al giubilo femminile della “Laigueglia in Rosa” sono ancora in tempo per iscriversi, in loco alla cifra di 35 euro. Partecipare è un ‘dovere’ per non perdersi il lungomare e le erte di Laigueglia (SV), 71 km e tre salite, al termine delle quali un succulento ristoro attenderà le concorrenti dell’ultima perla stagionale sfornata dal GS Alpi di Vittorio Mevio. Il ritrovo è fissato al palazzetto dello sport in Piazzale San Sebastiano a Laigueglia, dalle ore 14.30 alle ore 19.30, con la verifica tessere e consegna dei pacchi gara. Domenica 15 ottobre consegna e verifica tessere avverranno dalle ore 6.30 alle ore 8.30, sempre in Piazzale San Sebastiano, mentre la “Laigueglia in Rosa” scatterà da Corso Badarò mezz’ora più tardi, con il pasta party e ritrovo conclusivo alle ore 12.30.

Tra le concorrenti si notano le figure di Olga Cappiello, ex professionista ed ora asso pigliatutto del panorama granfondistico amatoriale, la quale, in sella al Team De Rosa Santini, lo scorso agosto vinse la medaglia d’argento nella prova in linea dei Mondiali Master UCI di granfondo, svoltisi ad Albi, in Francia. Sarà presente anche Sabrina De Marchi, compagna di squadra della Cappiello, mentre tra le cicliste estere si scorgono l’ucraina Olena Urayeva e la francese Sandrine Chabod. Il Team Rodman Azimut Squadra Corse è inoltre sempre presente agli eventi del GS Alpi e schiererà, tra le altre, Matilde De Sciora e Sabrina Buccella. Dovessimo scommettere sulla vincitrice, ci giocheremmo tutto sulla Cappiello, ma l’intento della “Laigueglia in Rosa” è prima di tutto partecipativo e solidale, con le concorrenti ad “aspettarsi” al termine di ogni salita sino a che l’ultima non sarà giunta in cima. Le più agguerrite potranno tuttavia decidere di farsi cronometrare.

Secondo fonti storiche l’origine del termine Laigueglia deriverebbe dal nome Aquilia, a propria volta derivante dall'insegna delle legioni dell'Impero romano - l'aquila - che qui attraversavano questo tratto di ponente ligure lungo la via Iulia Augusta. Tra i secoli XII e XIII il borgo era abitato perlopiù da pescatori, prima che il territorio subisse una forte immigrazione di catalani. L’attività del borgo costiero fu fiorente e legata al commercio, e di conseguenza preda di assalti pirateschi, come quello del “Barbarossa”, poi scacciato dalle navi genovesi mentre gli abitanti si erano rifugiati sulle colline e nell’entroterra. Già, perché Laigueglia non è solamente “luogo marino”, ma ha come mirabile caratteristica numerose collinette vista mare, come Colla Micheri, terza ed ultima erta affrontata dalle concorrenti della “Laigueglia in Rosa” ed interessante borgo medievale. Tre, come i torrioni di roccia (di cui uno rimasto), innalzati per avere una maggior sorveglianza e non farsi trovare impreparati alle “visite” piratesche.

E tu cosa aspetti? Issa il Jolly Roger ed iscriviti alla “Laigueglia in Rosa”!

Info ed iscrizioni: www.laiguegliainrosa.it