"Meglio di così non poteva andare l'incontro odierno con il ministro Delrio: l'anello ciclabile del Garda è ora più di un progetto, è un impegno concreto per la realizzazione nei prossimi anni di uno dei percorsi più lunghi, suggestivi e attrezzati d'Italia e d'Europa". A rilevarlo con grande soddisfazione, Elisa De Berti, assessore alle infrastrutture e trasporti della Regione del Veneto dopo l'esito della riunione svoltasi oggi a Roma nella sede del dicastero retto dal ministro Graziano Delrio, a cui ha partecipato insieme ai colleghi della Regione Lombardia, Mauro Parolini e della Provincia Autonoma di Trento, Mauro Gilmozzi, nel corso della quale il ministro ha dato il via libera all'entrata dell'anello ciclabile del Garda nel sistema nazionale delle ciclovie turistiche, considerato che è il progetto più avanzato di ciclovia in Italia.
Un progetto, quello che Veneto, Lombardia e Trentino hanno redatto insieme, molto apprezzato dal ministro, tanto da ottenere il riconoscimento di tracciato di interesse nazionale e di importanza strategica, per le caratteristiche di mobilità dolce, per la valenza internazionale dell'infrastruttura e per la sua ricaduta economica sul territorio gardesano.
Nel corso della riunione è stata ribadita la volontà di pervenire nel giro di pochi anni al completamento dell'intero circuito: circa 140 km complessivi di piste ciclabili a elevata valenza turistica, da percorrere in tutta sicurezza, integrando questo ad altri due importanti percorsi, la ciclovia Vento (Venezia - Torino) e la ciclovia del Sole, sull'asse Nord-sud, queste ultime già considerate in precedenza strategiche a livello nazionale.
"Il ministro - ha spiegato l'assessore De Berti - ci ha confermato il suo impegno ad assegnare all'opera nuove risorse statali, che si aggiungeranno a quelle messe a disposizioni dalle due Regioni, dalla Provincia, dagli enti locali e dal territorio. I due tratti veneti che saranno realizzati sono quello tra Peschiera e Pastrengo e quello tra Garda e Torri del Benaco, per un costo complessivo di 17,8 milioni di euro. Per l'esecuzione dei tratti più a nord, nei territori di Brenzone e Malcesine, sono già destinati 17 milioni di euro provenienti dai Fondi ex Odi (Comuni di Confine). Prevediamo di firmare al più presto un protocollo d'intesa con il Ministero per dare il via alla cantierizzazione dei lavori finanziati”.
"Come Regione stiamo puntando in modo convinto sul turismo slow - ha concluso l'assessore regionale al turismo, Federico Caner - e i paesaggisticamente affascinanti chilometri dell'anello del Garda andranno ad aggiungersi ai 1.200 di piste ciclabili che già sono percorribili nel nostro territorio. Per il settore turistico del lago è uno dei più importanti investimenti di sempre, in termini di risorse economiche messe in campo ma ancor più per il grande valore promozionale e per l'apporto di quest'opera all'offerta di ospitalità, di svago e di scoperta del Garda. Basti pensare all'effetto accattivante che la ciclovia avrà per la principale clientela del lago, quella tedesca, una delle più appassionate all'uso della bicicletta”.
Francesco Coppola - FCI Veneto