Il primo tappone del Giro d’Italia 2016 è arrivato. La Corsa Rosa si è inerpicata oggi sulle Dolomiti con un menu da mal di testa: sei passi e 5.400 metri di dislivello totale. La tappa 14, da Alpago a Corvara, 210 km, ha dato una scossa alla classifica e aperto ufficialmente le ostilità per la maglia rosa.
A vincere è stato il colombiano Chaves (Orica) che ha regolato un drappello di quatto unità, seguito di Kruijswijk (Lotto-Jumbo), nuova maglia rosa, e Preidler (Giant-Alpecin). Il #GreenTeam ha giocato all’attacco prendendo parte alla folta fuga del mattino partita dopo 50 km. All’appello hanno risposto Sonny Colbrelli, Nicola Boem e Manuel Bongiorno. Affrontato il Passo Pordoi, primo GPM di giornata, i primi due si sono staccati sul Passo Sella, mentre Bongiorno, complice una rovinosa caduta in cui ha riportato abrasioni e contusioni lungo il lato destro, ha alzato bandiera bianca dopo il Passo Gardena ed è stato ripreso dal gruppo.
Con il gruppo dei fuggitivi che hanno man mano perso unità e gli uomini di classifica decisi a lasciare il segno, la Bardiani-CSF ha cercato di difendersi. Stefano Pirazzi e Giulio Ciccone hanno perso contatto con il gruppo dei migliori sul Passo Giau, ultimo GPM e sono giunti al traguardo rispettivamente 19° e 20° a 6’21” dal vincitore. Tutti gli altri corridori hanno concluso entro il tempo massimo.
“Abbiamo cercato di affrontare questo tappone con spirito attaccante” ha spiegato il diesse Roberto Reverberi. “Non siamo stati fortunatissimi con Bongiorno, ma per come è andata la corsa sarebbe stato molto difficile tenere il ritmo dei migliori”.
Domani il Giro affronterà l’ultima prova contro il tempo, la cronoscalata Castelrotto-Alpe di Siusi, 10.8 km, mentre lunedì si fermerà per il terzo giorno di riposo.