Con l’odierna 13ma tappa Il Giro d’Italia è arrivato in Friuli. Una frazione impegnativa quella partita da Palmanova e arrivata dopo 170 km a Cividale, con quattro GPM che hanno messo a dura prova il gruppo.

Vincitore di giornata, in solitaria, è stato lo spagnolo Nieve (Sky), uno dei superstiti della fuga partita, non senza fatica, dopo 70 km di gara. Dietro arrivato Visconti (Movistar), altro corridori della fuga, mentre Nibali (Astana) ha regolato il gruppo degli uomini di classifica. In classifica generale Jungels (Etixx-QuickStep) ha passato la maglia rosa ad Amador (Movistar)

Per la Bardiani-CSF il primo a tagliare il traguardo è stato Stefano Pirazzi, giunto 32° a 5’ dal vincitore. Il fiuggino ha dapprima tentato di rientrare sulla fuga, lasciando cadere in tentativo dopo qualche chilometro per continuare a pedalare nel gruppo dei migliori. Sull’ultimo GPM, con l’attacco di Nibali a 3 km dallo scollinamento, Pirazzi ha ceduto qualche metro. Valutata l’impossibilità di raggiungere gli attaccanti ha proceduto regolare fino al traguardo.

“Sapevamo essere una tappa molto insidiosa e nervosa. I tentativi di fuga della prima metà di gara hanno tirato il collo un po’ a tutto il gruppo” ha spiegato Pirazzi, ora 18° nella generale a 7’46”. “Quando si è staccato il gruppo dei fuggitivi ho provato a riportarmi sotto ma avrei rischiato un fuorigiri che, in prospettiva, mi sarebbe potuto costare caro. Nel finale c’era poco da fare con tutti i migliori decisi a fare fuoco e fiamme. Nessun grande rimpianto ci saranno nuove occasioni. L’importante ora è recuperare forze e curarmi dal fastidioso raffreddore che mi porto dietro da qualche giorno”.

Se la tappa di oggi ha testato il gruppo, quella di domani non permetterà appelli - da Alpago a Corvara, 210 km con sei passi dolomotici: Pordoi, Sella, Gardena, Campolongo, Giau e Valparola.