La 47^ primavera del Club Corridonia si annuncia interamente rosa, con ogni energia profusa sulle strade delle due ruote femminili.
L’autunno e l’inverno sono stati vissuti in termini ciclocrossistici open (tutti in sella: di ogni ente, età e categoria).
Sabato 27 febbraio, il Club Corridonia si presenterà ufficialmente, nel centro storico.
La prima tappa ufficiale del 2016 è stata quella del rinnovo (nel segno della continuità) dei quadri dirigenziali. 
Alla presidenza è stato riconfermato Mario Cartechini, corridoniano doc e padre cofondatore del sodalizio insieme a Orlando Santucci (attuale presidente onorario). 
Alla vicepresidenza troviamo il maceratese Egidio Brilloni, affiancato dai consiglieri Sidera, Nasuti, Gerli, Damiani e dalla giovanissima Annalisa Cacciamani, chiamata a recitare anche il doppio ruolo di segretaria e addetto stampa.
In chiave di essenziale supporto (nella complessa ed impegnativa rete dell’intensa attività organizzativa e promozionale) ci sono Passarini, Marucci, Agostinelli, Vecchioni, Seri, il tandem Bartolacci, Callipo, Ruotolo e Sara Grifi, insieme ai numerosi ciclofili che contribuiscono a fare della scuderia fondata nel 1969 una vera grande famiglia.
Il riferimento all’anno di fondazione è sempre più importante, come sottolinea ed esclama Cartechini: “Il Club Corridonia va verso il traguardo del cinquantenario!”
Come a dire che le nozze d’oro dovranno essere celebrate con tutti i crismi del percorso vitalmente significativo, eticamente lineare, educativamente vincente e sportivamente congruo. 
Tra gli innumerevoli meriti, il Club Corridonia vanta quelli dell’organizzazione di due Campionati Italiani: nel 1973 (vittoria del dilettante azzurro Conterno) e nel 2003 (oro all'olimpionica Alessandra Cappellotto). 
“Negli anni” sottolinea Cartechini “la società ha tesserato, curato ed assistito diverse centinaia di atleti e atlete.” 
Le ‘nuove’ cicliste juniores e allieve sono chiamate a rinverdire i fasti del 2015 e dell’intera storia societaria, che punta al ‘ringiovanimento generazionale’ pur nel segno della strategia intergenerazionale.
L’attesa vernice della scuderia femminile si terrà alle ore 17, a Palazzo Persichetti – Ugolini, residenza patrizia scelta quale simbolo del ricco patrimonio culturale cittadino, ai cui valori da sempre ci si ispira nel perseguimento degli obiettivi formativi attraverso lo sport aggregante.
Sarà di nuovo spaziante ‘convention’ annuale, che chiuderà, come l’anno scorso, la ‘duegiorni’ promozionale, inaugurata dal rinvigorito gemellaggio con il sodalizio cadetto Calzaturieri Montegranaro (guidato dal tandem Viozzi-Acciarini), alla cui passerella hanno fatto da ‘madrine’ le prestanti valchirie corridoniane Sofia Graziani, Agnese Quagliani, Manuela Stortoni, Sara Grifi e Annalisa Cacciamani, accompagnate dal dirigente di lungo corso Orlando Vecchioni.
Saranno loro a fungere da apripista nell’articolata presentazione, che vedrà in primis l’intervento del sindaco Nelia Calvigioni e dell'assessore comunale allo sport Stefano Montecchia. 
Verrà siglato l'importante accordo di intesa con l'Avis cittadina (guidata da Giovanni Fortuna), nuovo "partner sociale" del Club Corridonia, sul solco della nobile storia solidale societaria.
La Federciclismo sarà rappresentata da Lino Secchi (presidente marchigiano), Massimo Romanelli (vicepresidente regionale), Carlo Pasqualini (presidente provinciale maceratese), Elpidio Seghetti (consigliere fermano-ascolano e membro dello staff tecnico), Tania Belvederesi (presidente provinciale anconetano nonché vicepresidente regionale del CONI, immancabilmente rappresentato anche da Giuseppe Illuminati).
Porteranno il proprio saluto lo scrittore-neurologo Giuseppe Baiocco (autore del fortunato romanzo ‘La donna di Villamare’ nonché fondatore di CicloMarche), il neoparroco don Fabio Moretti e Renato Massetani, titolare del marchio Mass, sponsor tecnico della squadra. 
Ad arricchire ulteriormente il parterre e ad allietare l’uditorio sarà l’atleta-musicista Laura Doria, amazzone del Club Corridonia e allieva del Liceo Musicale “Rinaldini” anconetano.