Oggi il triste anniversario del compianto cittì azzurro a quattro anni dalla sua terribile scomparsa: dai Big ai Bambini un grande uomo che aveva il ciclismo e la maglia azzurra nel DNA
Guardi un tratto di pavé e pensi a Franco Ballerini. Dici “Inferno del Nord” o “Foresta di Arenberg” e torna di nuovo, irresistibile, l'immagine di Franco, grande campione ribattezzato dai francesi “Monsieur Roubaix” dopo la seconda vittoria nella corsa del mito.
Pensi all’alloro olimpico e alla maglia iridata e appare il trittico formato da Alfredo Martini, il Maestro paterno, Paolo Bettini, il Capitano in campo e poi successore, e Lui al centro. Un trittico che racchiude il periodo più bello ed esaltante della Nazionale azzurra.
Oggi, 7 febbraio 2014, a quattro anni dalla scomparsa, il Ballero è più che mai vivo nel nostro cuore. Campione gladiatorio e CT Gentiluomo, seppe mettere a frutto in maniera eccelsa la lezione di Alfredo, l’amicizia e la classe di Paolo, conquistando non solo podi e medaglie di prestigio, ma la stima e l’ammirazione di tutto il mondo delle due ruote.
Alla guida della Nazionale dal 2001 fino al giorno della sua scomparsa, Franco Ballerini ha saputo rinnovare il ruolo di CT, lasciando una grande eredità. Grazie al suo carisma riuscì a plasmare lo spirito di squadra e l’amore per la maglia azzurra che sono la base dei grandi successi. Dialogo continuo con gli atleti e con i DS, conoscenza approfondita del ciclismo e, al centro di tutto, prima l'uomo e poi l'atleta: con questo approccio al ruolo riuscì, quasi inconsapevolmente, a rivoluzionarlo e a rendenderlo attuale, anticipando tempi e situazioni.
Ma il suo amore genuino per il ciclismo si manifestava particolarmente nel rapporto con i più piccoli. I bambini lo adoravano, perché aveva conservato intatto e sapeva trasmettere l’entusiasmo che ogni bambino prova di fronte alla sua prima bicicletta.
Oggi in tutte le scuole di ciclismo e in tante parti d’Italia si rende omaggio a Franco Ballerini. A Casalguidi, dove riposa, la giornata si sviluppa tra lezioni di "Sport come stile di vita" e prove in bici, a cui parteciperà, in mattinata, anche il neo CT della Nazionale, Davide Cassani.
La Federciclismo lo vuole ricordare con un messaggio, breve ma diretto, lo stesso che la Nazionale scrisse sulla Maglia Azzurra in quel primo mondiale corso in Australia senza di Lui: “Ballero sempre con noi”.
Tratto da www.federciclismo.it