Sab11232024

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Vincenzo Pisani il gladiatore ciociaro che sogna Nove Colli e Maratona

Dalla Granfondo dei Laghi di Trevignano Romano al Giro delle Miniere in Sardegna, passando per il titolo tricolore ed europeo master, il maiuscolo podio alla Maratona delle Dolomiti e quasi sul tetto della Nove Colli: il campione di Sora (Frosinone), classe 1981, Vincenzo Pisani ha saputo catalizzare l’attenzione degli addetti ai lavori e del pubblico delle due ruote grazie ad una stagione strepitosa - dal mese di marzo a quello di settembre . in cui ha fatto sempre parlare di sè e anche della sua plurititolata formazione della MB Lazio Ecoliri di Roccasecca.

 

- Come ti sei avvicinato al mondo delle due ruote?

“Il ciclismo è stato il primo ed unico sport che ho praticato a livello agonistico nella mia vita. Ho iniziato a sette anni, perche me ne innamorai guardando correre mio fratello maggiore”.

-  Nelle categorie giovanili in quali squadre hai militato e quali i risultati centrati?

“Ho corso fino alla categoria Juniores di primo anno con società del frusinate, vicino casa mia dove i miei genitori potevano seguirmi ed accompagnarmi agli allenamenti programmati. Poi da Juniores di secondo anno sono passato in una formazione toscana di indiscusso blasone, la TechnoStone Colnago Aqua, nella quale fui compagno di squadra anche di Filippo Pozzato. Da Under 23 sono entrato a far parte con molto orgoglio della Monsummanese Anico-Bedogni”

- Da quante stagione gareggi tra i cicloamatori?

“Dopo un paio di anni che smisi di correre da dilettante, ho ritrovato la forte passione per il ciclismo e per l’agonismo, era il 2003. Da quel momento mi sono tesserato come cicloamatore ed ho iniziato a prediligere per lo più le Gran Fondo”.

- Che cosa vuol dire, per te, svolgere attività amatoriale?

“Svolgere attività amatoriale significa per me continuare a dare sfogo alla mia passione ed al mio amore per la bici, tenermi in forma fisicamente e trovare nella pratica ciclistica un momento di estraniazione o alienamento dagli stress quotidiani. Nelle gare trovo un momento di aggregazione sociale prima di tutto: ci si ritrova ogni domenica con un folto numero di appassionati come me, con i quali condividere momenti di forte agonismo, ma dopo la gara anche momenti di relax e chiacchiere in compagnia magari di una birra”.


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