Il talento e la forza bruta di Remco Evenepoel contro la corazzata olandese della Jumbo-Visma, che può schierare il vincitore del Giro d’Italia Primoz Roglic e quello del Tour Jonas Vingegaard; sembra essere questo il copione agonistico della 78° edizione de La Vuelta a Espana, che scatterà domani, sabato 26 agosto, da Barcellona. Una corsa a tappe farcita di salite (dovrebbero essere solo quattro gli arrivi per i velocisti) e che vedrà al via anche 16 italiani.
I fari della Vuelta sono quinti puntati sul fresco campione del mondo a cronometro Evenepoel e sui due alfieri con la maglia giallo-nera Vingegaard e Roglic, tanto da far passare in secondo piano la presenza di altri atleti che possono ambire a un buon piazzamento a Madrid, come Juan Ayuso e Marc Soler (UAE team Emirates), già protagonisti sulle strade di Spagna, il britannico Geraint Thomas, con Egan Bernal chiamato a fare un ulteriore step verso il completo recupero, il giovane Santiago Buitrago e l’eterno Mikel Landa (Bahrain Victorius), senza contare alcune giovani promesse come il francese Lenny Martinez (Groupama FDJ).
Come detto al via ci saranno anche 16 italiani. Chiamati a supportare capitan Evenepoel saranno Andrea Bagioli e Mattia Cattaneo, così come Samuele Battistella e Fabio Felline saranno uomini squadra nell’Astana di David de la Cruz e mentre Filippo Ganna cercherà gloria, magari, nella cronometro individuale di Valladolid (stage 10). Dovrebbe andare a caccia di successi di tappa, o essere la seconda punta in caso di defaillance inattese, Damiano Caruso, che avrà in squadra anche il giovane Antonio Tiberi, alla sua seconda grande corsa a tappe in carriera. In maglia Lidl-Trek si schiererà al via Jacopo Mosca, mentre nella EF-Education EasyPost si vedrà Andrea Piccolo, con Davide Cimolai inserito nel roster della Cofidis. Nei pochi sprint a cui si assisterà, le speranze italiane saranno principalmente due: Andrea Vendrame (AG2R Citroen Team) e Alberto Dainese (Team DSM-Firmenich). Debutto nei grandi giri per Lorenzo Germani (Groupama – FDJ), laureatosi un anno fa a Carnago campione italiano degli Under 23, e per il fresco campione del mondo a cronometro U23 Lorenzo Milesi (Team DSM-Firmenich). Ma forse il team che più potrebbe dare spazio ai nostri portacolori e il Team Jayco Alula, che schiera Matteo Sobrero (apparso competitivo anche su percorsi vallonati) e Filippo Zana, chiamato a replicare le ottime prestazioni del Giro d’Italia 2023.
Per la seconda volta nella sua storia, la corsa a tappe spagnola prenderà il via da Barcellona, come già accaduto solo nel 1962. Sede di partenza sarà il Complejo Deportivo Municipal La Mar Bella, sede delle gare di badminton ai Giochi Olimpici del 1992 e che sabato 26 agosto ospiterà la cronometro a squadre intorno al porto olimpico.
Se questo è l’affascinante abbrivio, i giochi si faranno seri, ovviamente, sulle tante salite che come al solito gli organizzatori hanno inserito nel percorso, molte delle quali mai affrontate dalla terza grande corsa a tappe; cinque dei dieci arrivi in vetta, infatti, sono inediti: Arinsal, ad Andorra (tappa 3), Caravaca de la Cruz, nella regione di Murcia (tappa 9), Larra -Belagua, in Navarra (tappa 14), Bejes, in Cantabria (tappa 16), e La Cruz de Linares, nelle Asturie (tappa 18).
Sono molto conosciute, invece, le due salite iconiche di questa edizione 2023 della Vuelta a Espana: il Col du Tourmalet in Francia e l’Alto de l’Angliru. Inserite già nel tracciato del 2020, poi rivisto a causa della pandemia, le due vette storiche sono pronte a delineare la classifica generale l’8 e il 13 settembre (stage 13 e 17).
Attenzione, però, l’Angliru potrebbe assegnare la maglia roja, ma anche il giorno successivo, con la doppia salita di Puerto de la Cruz de Linares, gli uomini di classifica saranno chiamati a salire in cattedra, così come nella 20° frazione, da Manzanares El Real a Guadarrama, un infinito su e giù di 208 km che prevede 10 gpm di terza categoria.
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