Dom11242024

Aggiornamento:12:12:59

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54° Circuito del Porto: la parola al presidente Grazioli

 

 

Conto alla rovescia iniziato a Cremona, ed in particolare in casa del Club Ciclistico Cremonese 1891 Gruppo Arvedi. Domenica 2 maggio andrà in scena il cinquantaquattresimo Circuito del Porto Trofeo Arvedi, classica internazionale e perla organizzativa della società sportiva bianco rosso blu del presidente Rossano Grazioli. Lo stesso numero uno del comitato organizzatore, affiancato dal vice Italo Carotti, dal direttore di organizzazione e responsabile dell’area tecnica Antonio Pegoiani, è intervenuto davanti alla stampa questa mattina in presenze ridotte per aprire con i toni dell’ufficialità il ritorno all’attività organizzativa dopo un forzato anno di stop. “Nel 2020 il corso degli eventi pandemici ci ha costretti a decidere per la sospensione della nostra classica – ha detto Grazioli – ma quest’anno, certamente più consapevoli e valutando con attenzione e scrupolo tutte le componenti in gioco, abbiamo deciso di ripartire. In un anno delicato ed importante come quello olimpico, le stesse squadre e gli atleti ci hanno chiesto a gran voce di ripartire. Dall’altra parte, il Circuito del Porto – rimarca Grazioli – rappresenta uno dei simboli di maggior prestigio dello sport della città di Cremona e l’evento di spicco nel mondo del pedale di casa nostra. Devo ringraziare volentieri l’Amministrazione Comunale che come sempre ci sostiene con vivacità ed autentica passione, la Polizia Locale per il prezioso lavoro, le associazioni ed i volontari che ci hanno da subito spronato a ripartire. Il gioco di squadra come sempre fa la differenza”. Sulla stessa lunghezza d’onda Antonio Pegoiani, presidente della Federciclismo cremonese e direttore di organizzazione del Circuito del Porto. “La garanzia delle condizioni di sicurezza per tutti i partecipanti ed il seguito è il criterio che ha ispirato le nostre scelte di fondo. Il cambiamento della logistica ricollocata nella confortevole ed accogliente soluzione in Piazzale Azzurri d’Italia va in questa direzione. Ma anche alcuni accorgimenti tecnici e non, magari meno visibili ed impattanti, contribuiranno a realizzare un piano di sicurezza efficace”. Sul versante della partecipazione, Pegoiani mostra soddisfazione. “Andiamo controcorrente rispetto al periodo che viviamo perché, grazie al consueto lavoro partito dall’inverno con la nostra segreteria tecnica , siamo riusciti ad aumentare la presenza di formazioni ed atleti stranieri, inserendo squadre professional, aumentando la presenza delle continental e portando ancora più in alto il livello tecnico degli atleti presenti. Abbiamo dovuto fare delle scelte non facili effettuando una selezione piuttosto severa tra tutte le squadre che hanno inviato la richiesta di partecipazione. Lo prendiamo però come un segnale di gratitudine ed un termometro dell’ottimo stato di salute della corsa in termini di prestigio consolidato su scala nazionale ed internazionale”.