Dom11242024

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Alzato il sipario sul Campionato Italiano Professionisti 2020

 

 

A Venezia è stato presentato il Campionato Italiano 2020, in programma dal 21 al 23 agosto. Nella prima giornata di corsa andranno in scena le prove a cronometro, con percorso da Bassano del Grappa a Cittadella (38 km per gli uomini, 34 per le donne), mentre domenica ci sarà la prova in linea maschile, con partenza da Bassano, passaggi da Asolo, Castelfranco Veneto e Marostica, da cui comincerà un circuito da ripetere 11 volte con la salita de La Rosina (2 km al 7%) e un ulteriore passaggio con l’inserimento dello strappo in pavé de La Tisa a Colceresa (350 metri al 15%). Poi finale veloce in quel di Cittadella (città che quest’anno compie 800 anni). Un tracciato aperto a tutti i corridori, dai velocisti ai grimpeur e gli attaccanti. «Presentare la nostra corsa nella casa del Veneto è un grande orgoglio – ha detto Filippo Pozzato – Sono stati mesi di grande lavoro e per un momento, viste le vicessitudini, avevamo pensato di mollare tutto. Ho rotto molto le scatole al presidente Di Rocco per assicurarmi che tutto andasse per il meglio. Personalmente avevo questo sogno, addirittura gli organizzatori del Giro delle Fiandre mi avevano detto che qui in Veneto abbiamo l’oro in termini di percorsi. Siamo terra di ciclismo, i veronesi Viviani e Formolo sono rispettivamente campione europeo e italiano e ci rendono orgogliosi. Il presidente Zaia mi ha confermato che il Veneto fa numeri assurdi col turismo, però penso che col ciclismo possiamo fare qualcosa di più. Infatti la nostra idea è riproporlo negli anni come una classica fissa».

A dare la sua benedizione c’era anche il Presidente della Federazione Ciclistica Italiana Renato Di Rocco: «Il Campionato Italiano è nato nel 1885, lo stesso anno in cui è nata la FCI. Dispiace che quest’anno Davide Formolo non si sia potuto godere la maglia al meglio, visto che l’ha indossata per poche gare, ma dobbiamo essere contenti di essere ripartiti. Le prime gare hanno dimostrato la bontà del lavoro fatto in termini di sicurezza e prevenzione e il ciclismo italiano è stato il primo a dare il via libera per i grandi eventi. Dobbiamo esserne orgogliosi. So che qui in Veneto tutti si aspettano il completamento dei lavori al velodromo di Spresiano. Ci stiamo lavorando e il nostro obiettivo è portarci i Campionati del Mondo su pista del 2026».

 

Foto tratte da Giornalenordest.it e Dailyveronanetwwork