Dom11242024

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Lo spagnolo Gorka Izaguirre Insausti vince in solitaria il Grande Trittico Lombardo

 

 

Gorka Izaguirre ha vinto per distacco la prima edizione del Grande Trittico Lombardo, gara con partenza a Legnano ed epilogo a Varese, la “Città giardino”. La pioggia anche battente per lunghi tratti ha disturbato i protagonisti della competizione fermamente voluta da Alberto Caleffi, presidente dell’organizzazione a livello generale, e dai presidenti delle società Unione Sportiva Legnanese, Mobili Lissone e Alfredo Binda Varese. Alla corsa hanno partecipato 146 corridori in rappresentanza di 21 squadre. La splendida Piazza San Magno di Legnano ha ospitato la presentazione di corridori e squadre, il tutto nel perfetto rispetto delle norme anti-covid 19, con gli spettatori e gli addetti ai lavori distanziati. Anche a Varese l’organizzazione ha imposto a tutti il rispetto dei principi anti-coronavirus.

La gara si è infiammata fin dalle prime pedalate grazie a 5 audaci: Quinten Hermans, Anton Kuzmin, Oscar Riesebeek, Davide Baldaccini, Raffaele Radice. Sono evasi durante il giro iniziale tra Alto Milanese e Basso Varesotto e il margine a loro favore ha sfiorato i 10 minuti. Allo scadere della prima ora di corsa la media generale era superiore ai 48 chilometri. Hermans si è aggiudicato al chilometro 59 il traguardo volante di Lissone – omaggio alla Coppa Agostoni. Poi la corsa ha fatto rotta verso le strade di Coppa Bernocchi e Tre Valli Varesine con la situazione che non è cambiata. Hermans, Kuzmin, Riesebeek, Radice e Baldaccini si sono presentati all’ingresso del circuito finale di Varese ( 15, 5 chilometri da ripetere 4 volte ) ancora con 6 minuti di vantaggio. E’ la fase in cui la Trek-Segafredo di Vincenzo Nibali, la CCC di Greg Van Avermaet e la Ineos del duo Kwiatkowski-Moscon hanno organizzato l’inseguimento. Mosca e Brambilla, duo della Trek Segafredo, si sono immolati sull’altare delle strategie tattiche a favore di Nibali.
A 25 chilometri dall’arrivo il treno dei fuggitivi ha perso Baldaccini e Radice, e poco dopo anche gli altri sono stati riassorbiti.

Vincenzo Nibali è fuggito dopo il suono di campana che segnala meno un giro alla conclusione, subito braccato da De Marchi e poi da altri. Le accelerate di Nibali hanno comunque sgretolato il folto gruppo principale, e sotto la pioggia si è così formato alla testa un drappello con dodici corridori. Nibali si è ritrovato in scia Greg Van Avermaet, Alessandro De Marchi, Gorka Izaguirre, Alexander Aranburu, Michal Kwiatkowski, Jan Polanc, Nicola Bagioli, Louis Vervaeke, Jhonnatan Narvaez e gli indomiti ( che hanno però ceduto in salita verso Montello) Hermans e Riesebeek. In pieno temporale e approfittando di un tratto di leggera salita, Gorka Izaguirre ha sferrato l’allungo decisivo. Izaguirre è dell’Astana, esattamente come Aranburu che gli ha coperto le spalle. Nibali e Van Avermaet hanno invano tentato di raggiungere Izaguirre, che a 4 chilometri dalla conclusione, prima di affrontare per l’ultima volta l’erta dei Ronchi, ha addirittura portato il vantaggio a 40”. Izaguirre ha vinto alla grande e Aranburu si è aggiudicato dopo 27” lo sprint per la piazza d’onore, completando il trionfo dell’Astana diretta da Alexander Shefer. Nello staff dell’Astana c’è anche Stefano Zanini. “Sono contento della vittoria proprio per Zanini – ha dichiarato Gorka – che nei giorni di ritiro sia a Sierra Nevada che su altre montagne ci ha spesso parlato del Grande Trittico con arrivo a Varese, che è la sua città”. Izaguirre 33 anni, come grande Giro a tappe per il suo 2020 ha scelto il Tour de France. “Invece io punto a vincere la Milano Sanremo, ho in mente sempre le classiche in linea – ha detto Van Avermaet, onorevolmente terzo classificato-. Nelle due gare italiane che ho disputato, Strade Bianche e Grande Trittico, ho provato a pedalare a 42 gradi in Toscana e con la pioggia a 20 in Lombardia: mi sono testato bene. Ero andato forte alla Strade Bianche, arrivando onorevolmente ottavo, e qui al Grande Trittico sono andato meglio. Mi è piaciuto molto il circuito di Varese”.

ENERGIA GREEN
Il Comitato Organizzatore del Grande Trittico Lombardo guarda con attenzione alla sostenibilità ambientale e alla riduzione dell’inquinamento e conferma – come già avvenuto per la prima volta in assoluto nell’edizione 2019 della Tre Valli Varesine – l’utilizzo di auto dell’organizzazione al seguito della gara totalmente elettriche grazie a Renault Italia e alla concessionaria Centro Car Cazzaro di Saronno. Un piccolo gesto di attenzione e rispetto per il nostro meraviglioso patrimonio ambientale che ci permette di avere un’affascinante palestra a cielo aperto.

Le interviste ai presidenti delle società del Grande Trittico Lombardo

Luca Roveda (presidente U.S. LEGNANESE 1913):
“E’ stata una giornata memorabile, il GRANDE TRITTICO LOMBARDO, prima e unica edizione. Si è svolta con la presentazione delle squadre in una piazza San Magno gremita. Tanti i tifosi e tanta gente che, opportunamente distanziata e con le cautele del caso, ha potuto assistere alla presentazione delle migliori squadre in questo momento e di alcuni tra i più importanti campioni. Alessandro Brambilla ha gestito benissimo questa parte. Per ultima è stata introdotta la squadra di Nibali che le persone hanno accolto con un grande ovazione il campione italiano. La gara si è svolta con un tempo non favorevole, ci sono stati parecchi ritiri, ma è stata una gara avvincente con un bellissimo arrivo. Anche l’organizzazione a Varese è stata impeccabile e quindi il bilancio della giornata è sicuramente dei migliori: quello che ci aspettavamo, quello che a marzo (quando abbiamo iniziato a sognare il GRANDE TRITTICO LOMBARDO, abbiamo pensato che si realizzasse in questo modo.”

Silvano Lissoni (presidente Sport Club Mobili Lissone)
“Nonostante le avversità dovute al tempo, la bellezza della corsa ha superato tutti gli inconvenienti. E’ stato emozionante vedere tanta gente sulla strada nonostante il maltempo, una grande soddisfazione per chi ha lavorato in questi mesi in connubbio con le altre due società”.

Renzo Oldani (presidente S.C. Alfredo Binda Varese)
“Siamo stati messi a dura prova. Le difficoltà per noi organizzatori sono state molte ma ci abbiamo messo anima e cuore.
I nostri complimenti ai corridori che da grandi quali sono campioni hanno affrontato tanta acqua. Nonostante il maltempo le riprese televisive hanno dato uno spaccato della vera bellezza del nostro territorio. E’ stata una grande vetrina mediatica per la nostra città e per Istituzioni e Aziende che hanno creduto in noi. Un grande ringraziamento a tutto lo staff che ha lavorato veramente sodo per raggiungere un grande risultato”.