Dom11242024

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Giro dell’Appennino: edizione numero 80 nel ricordo della tragedia del Ponte Morandi

 

 

Il Giro dell’Appennino numero 80, domenica 28 aprile, si correrà nel ricordo della tragedia di Ponte Morandi. La corsa, lunga 198,7 km, da Serravalle (Alessandria) a Genova, avrà un traguardo volante in via 30 Giugno, all’altezza del viadotto crollato il 14 agosto scorso in omaggio alle 43 vittime. La prova rientra nella challenge Ciclismo Cup 2019. Sono 21 le squadre iscritte per 161 corridori ma non ci sarà il campione uscente, Giulio Ciccone. Ci saranno invece il vincitore del Laigueglia Velasco, oltre a Celano, Visconti e Gavazzi. Cinque i gran premi della montagna tra la salita della Bocchetta, 8,2 km per la quale resiste il record del 2003 di Gilberto Simoni (21’54”) per un totale di 2435 metri di dislivello in salita. «La Valpolcevera è la culla del Giro dell’Appennino – ha detto Ivano Carozzino, presidente dell’U.S. Pontedecimoche organizza la gara – e non potevamo non pensare alle vittime del crollo. Quest’anno dedicheremo la gara anche a Fausto Coppi nel centenario della nascita con un Gran premio della montagna nel suo paese natale, Castellania».

Il via ufficiale è previsto nello stesso rettilineo dove terminerà la tappa Carpi-Novi Ligure del prossimo Giro d’Italia; arrivo in via XX Settembre a Genova. Cinque i Gran Premi della Montagna: il primo è il Passo Coppi dopo 45 Km, l’ultimo il Passo dei Giovi dopo 164. Il passo della Bocchetta arriverà dopo 136 chilometri nelle gambe dei corridori. La sera prima della corsa sarà premiato Moreno Argentin, che 30 anni fa vinse la 50esima edizione di questa corsa storica.