Dom11242024

Aggiornamento:12:12:59

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Elia Viviani Campione d'Italia a Darfo Boario Terme

 

 

Elia Viviani suggella una stagione già eccezionale con il titolo di Campione d'Italia. Il 29enne veronese della Quick Step Floors, corridore plurivittorioso al mondo, ha vinto sul traguardo di Darfo Boario Terme (BS) il #Tricolore2018.
Il campione olimpico di Rio 2016 ha corso in maniera perfetta, infilandosi con intelligenza nell'azione decisiva, resistendo ai vari attacchi che gli hanno portato gli avversari, sbranando lo strappo di via Cornaleto a ruota di Domenico Pozzovivo (Bahrain Merida) senza concedergli nemmeno un metro e disponendo poi tranquillamente dello stesso lucano e del compagno Giovanni Visconti, rientrato sui due, nella volata finale.

 

 

I primi ad attaccare in questa sfida tricolore sono stati Alessandro De Marchi della BMC, Jacopo Mosca della Wilier Triestina, Enrico Logica della Biesse Carrera, Andrea Garosio della D'Amico Utensilnord, Mirco Maestri della Bardiani CSF. Poi le carte si sono rimescolate a trenta chilometri dal traguardo quando vari attacchi - il più importante dei quali promosso da un plotone che comprendeva anche Vincenzo Nibali,  Gianni Moscon e Diego Ulissi, per riprendere il quale Viviani ha messo al lavoro Davide Martinelli e Fabio Sabatini - hanno portato alla formazione di un gruppetto di 18 uomini che pian piano è andato assottigliandosi sulla strada che portava al traguardo di Darfo Boario Terme. Prima Daniel Oss e poi Pozzovivo hanno cercato in ogni modo di staccare Viviani, ma Elia ha sempre risposto con prontezza ad ogni tentativo, gestendo il finale di corsa - che aveva provato nei giorni scorsi - nel migliore dei modi fino alla volata finale a due nella quale Visconti nulla ha potuto.

 

 

Visibilmente commosso il nuovo Campione d'Italia ha commentato: «Non ho mai vestito il tricolore in corse su strada, mi era accaduto solo in pista (da professionista ha però vinto più di 15 volte il titolo nazionale in varie discipline, ndr), ed è un sogno che si avvera. Pensare che per un anno sarò la bandiera del nostro ciclismo mi mette i brividi. Ho azzardato, ma ho avuto ragione. Ieri sera non avrei mai pensato di vincere l’Italiano così, speravo nell’arrivo di un gruppetto folto ai piedi dell'ultimo strappo, invece... Questa emozione segue a ruota per importanza solo il titolo olimpico.  Sono felicissimo. Ora voglio vincere il più possibile con questa maglia addosso, ma prima una settimana di vacanza non me la toglie nessuno».

 

Ad applaudirlo, per primi, i rivali battuti. «Elia è il più degno vincitore, l'ha meritata. Sul podio gli ho detto di godersi questa maglia per tutta la stagione in cui avrà l'onore di indossarla. So bene cosa vuol dire  portarla in gruppo» ha confidato Visconti, che ha sfiorato il quarto titolo nazionale nella massima categoria. «Personalmente ho sofferto gli scatti a ripetizione in pianura, non proprio la mia specialità, ma sono contento della condizione in ottica Tour. Questo podio vale tanto, è stata una corsa combattuta e di altissimo livello. Non potrebbe essere altrimenti visto che il ciclismo italiano è al primo posto del ranking mondiale per nazioni» ha aggiunto Domenico Pozzovivo, appassionato di numeri e statistiche.

Ufficio Stampa Giulia De Maio - foto Bettini