Con la presentazione della prima e delle ultime due tappe, avvenuta nel Teatro Garzoni di Tricesimo (Udine), sono stati tolti ufficialmente i “primi” veli all'edizione numero 29 del Giro Rosa. A dare il benvenuto ai numerosi partecipanti Enzo Cainero, presidente del comitato tappa friulano, e il Sindaco di Tricesimo Giorgio Baiutti.
Il via, in programma venerdì 6 luglio, sarà con una cronosquadre di 15.5 km a Verbania, in riva al Lago Maggiore. Si ripeterà dunque l'esperienza di successo avvenuta proprio qui in Friuli lo scorso 30 giugno, quando il Giro partì con una frazione da Aquileia a Grado vinta dal Team Boels Dolmans con la canadese Karol-Ann Canuel che vestì la prima Maglia Rosa.
Il Gran Finale dell'edizione 2018 sarà sulle grandi montagne della Carnia: sabato 14 luglio si disputerà la tappa regina, Tricesimo – Monte Zoncolan di 104,7 km, con il “Kaiser” affrontato per la prima volta fino alla vetta, dal versante occidentale di Ovaro, con numeri da brividi: 1200 metri di dislivello in dieci chilometri di salita, pendenza media dell'11.9% e massima del 22%. Lo Zoncolan fu già affrontato dal Giro Rosa nel 1997, ma dal versante opposto e fino al piazzale delle seggiovie, dove la fuoriclasse toscana Fabiana Luperini trovò il successo di tappa.
Domenica 15 luglio la vincitrice della 29° edizione verrà incoronata dopo una tappa di 120 km con partenza e arrivo a Cividale del Friuli. Il tracciato percorrerà gran parte del territorio limitrofo alla cittadina friulana fino a spingersi verso il confine italo-sloveno, nelle Valli del Torre e del Natisone. Un circuito finale presenta una difficoltà altimetrica importante, la salita di Trivio (4 km al 10%).
“Le grandi montagne torneranno le vere protagoniste” - racconta il Patron del Giro Rosa Giuseppe Rivolta - “Sarà di sicuro un Giro spettacolare e aspettiamo uno show sportivo di altissimo livello sulle strade italiane”.
“Lo Zoncolan fino alla sua vetta è una grande novità per il Giro Rosa” - ha dichiarato Enzo Cainero, Presidente del Comitato Tappa friulano - “Affrontato dal versante di Ovaro dà un significato ancora più importante alla qualità enorme della manifestazione e delle potenzialità del ciclismo femminile, che regala vere emozioni”.
Photo (c) Flaviano Ossola