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Presentata a Tavagnacco la 44° edizione del Giro Ciclistico Internazionale del Friuli Venezia Giulia CSAIn

 

 

Ogni tappa è una scoperta al Giro ciclistico internazionale del Friuli Venezia Giulia CSAIn giunto quest’anno alla sua quarantaquattresima edizione. Una crescita maturata all’insegna della continuità, valore che non esclude comunque il rinnovamento. E l’edizione 2017 del giro voluto Nevio Cipriani presentata ieri pomeriggio nell’ampio salone del Centro Commerciale Friuli, lo conferma. Saranno infatti tre i comuni che per la prima volta ospiteranno una frazione del Giro. A Capriva del Friuli, mercoledì 2 agosto, il vincitore della prima tappa brinderà per la prima volta in questo comune con un ottimo vino bianco locale. Il nettare di Bacco veniva prodotto nelle colline del Collio già in epoca romana, mentre i “tre bicchieri” del Gambero Rosso sono di casa tra le aziende vitivinicole del territorio. Il giorno seguente tappa inedita con partenza da Capriva del Friuli e arrivo a Mereto di Tomba. Il nome del comune in provincia di Udine è legato alla caratteristica produzione di mele e al ritrovamento di una tomba preistorica risalente forse all’epoca dei castellieri. Ma nulla di tragico, sportivamente parlando, siamo alla seconda tappa e il giro è tutt’altro che “morto”, è ancora aperto a qualsiasi soluzione. La quarta tappa, sabato 5 agosto, Forgaria nel Friuli – Forni di Sopra regalerà ai partecipanti al Giro emozioni nuove, con la partenza da questo comune che è la porta d’ingresso agli ottocento metri dell’altopiano del Monte Prat, sede di arrivo della frazione precedente. L’arrivo a Forni di Sopra, paese turistico della Carnia dove la vacanza diventa indimenticabile regalerà invece emozioni forti in attesa dell’epilogo finale che avrà sempre lo stesso scenario (Forni di Sopra).

Presentazione. La sapiente regia di Eleonora Senarighi, ha permesso di mettere in scena una cerimonia di presentazione curata nei minimi particolari, proprio come l’organizzazione che da sempre contraddistingue l’evento friulano. Le lacrime inattese di patron Cipriani che hanno accolto Gilberto Simoni vincitore di due Giri d’Italia, la distribuzione a tutti i presenti di una T- shirt gialla, cappellino e penna griffati 44° Giro Internazionale del Friuli Venezia Giulia, le numerose gigantografie appese alle pareti dell’ampio salone che narravano alcune delle più belle imprese dei protagonisti delle diverse edizioni del Giro hanno offerto agli appassionati del mondo delle due ruote il calore della vitalità che da sempre contraddistingue coloro che pedalano e la tradizione ciclistica friulana.

La conduzione della presentazione è affidata all’esperienza di Marco Piva, che dopo il saluto di Pino Amato consigliere delegato allo sport del comune di Tavagnacco, da cui partirà la prima tappa del Giro, introduce Luigi Fortuna presidente dell’ente di promozione sportiva CSAIn, sotto l’egida del quale si svolge la manifestazione friulana, che ha evidenziato l’importanza di questo evento che rappresenta un patrimonio assoluto di CSAIn, la validità di un dirigente come Nevio Cipriani e la volontà di contribuire alla crescita della promozione del ciclismo CSAIn.

“La mia presenza a questo evento ha una triplice veste. La prima è quella di rappresentare l’ente di promozione sportiva CSAIn e dunque rappresento un gruppo di ciclisti e di attività notevole che si svolge con capillarità, ogni fine settimana, in tutto il territorio nazionale. La seconda è l’amicizia che ho per Nevio Cipriani che è stato uno dei padri precursori e ha continuato tutta l’esperienza di un grande ciclismo CSAIn e quindi mantiene l’appartenenza all’Udace (da ricordare che per diverse anni Udace e CSAIn hanno dato vita al più importante ente di promozione sportiva del mondo amatoriale). Terzo perché ritengo che essendo l’Italia molto lunga, bisognava trovare un raccordo e un polo per avviare il ciclismo anche partendo dal Nord Est Italia con propaggini che possono interessare alcune regioni di questo territorio come Veneto e altre che hanno tradizioni, esigenze, culture, strade e climi diversi dal resto della penisola, quindi è necessario cercare di amalgamare quella che è l’azione del ciclismo amatoriale nelle sue diverse sfaccettature ed esigenze”.

 

 

Il Giro del Friuli Venezia Giulia CSAIn non è solo spettacolo sportivo, spettacolo sportivo ma riesce a far emergere anche l’anima folclorica di questa terra. Un capitolo della propria storia di cui essere orgogliosi sottolineano Beniamino Meloni presidente della UFI (Unione Folclorica Italiana) e la rappresentante della regione Laura Gabalto in seno al direttivo, oltre ad alcuni ospiti che indossavano abiti della tradizione folclorica friulana, che favoriscono la promozione di tutte quelle espressioni popolari attraverso l’organizzazione di eventi, la collaborazione con scuole ed enti, ma soprattutto la presenza a manifestazioni che coinvolgono le popolazioni come il Giro del Friuli.

Dopo l’intervento dei numerosi amministratori dei comuni che ospiteranno il Giro e di Carlo Simonetto direttore del centro commerciale Friuli, che ha messo a disposizione la sala per la presentazione, Fabio Molinari giornalista e appassionato ciclista ha presentato i percorsi delle cinque tappe in programma da lui tracciati.

“E’ notizia di queste ore – sottolinea Molinari – che il Giro non sconfinerà in Slovenia per affrontare la salita di San Martino in cima alla quale era previsto un GPM. Ci sono stati dei problemi per la concessione del permesso di transito e dunque siamo costretti a rivedere il percorso della prima tappa che, come anticipato, verrà notevolmente ridimensionata sotto il profilo altimetrico”. Le prime due tappe del Giro rappresentano l’occasione per passisti e ruote veloci di lasciare il proprio tangibile segno nella storia del giro, poi la terza tappa con l’arrivo al Monte Prat. “Dopo i primi quaranta chilometri che non presentano particolari difficoltà, i partecipanti affronteranno gli ultimi otto chilometri in salita che conducono al Monte Prat”. La quarta tappa porterà i ciclisti da Forgaria nel Friuli a Forni di Sopra “non sarà sicuramente una tappa transitoria, ma un tracciato che offre l’opportunità a chi vuole candidarsi seriamente alla conquista del successo finale di fare la differenza”. La quinta e ultima prova la Forni di Sopra – Forni di Sopra potrebbe sconvolgere la classifica o confermare i valori espressi sino a quel momento con la ripetizione dell’arrivo nel centro turistico della Carnia”.

In chiusura Nevio Cipriani patron del Giro, ha voluto ringraziare gli ospiti presenti, quanti collaborano alla realizzazione della manifestazione i comuni di Tavagnacco, Capriva del Friuli, Mereto di Tomba, Sedegliano, Forgaria del Friuli e Forni di Sopra per aver voluto ospitare il Giro, Gilberto Simoni e le aziende che sostengono la sua opera organizzativa, ma non le televisioni locali che purtroppo non svolgono la propria opera per la diffusione dell’evento che è comunque uno dei più importanti sia a livello nazionale che regionale”.

Importante è capire che l’opera di uno o più organizzatori che si impegnano a promuovere il territorio della loro regione attraverso il ciclismo non può essere capito da tutti allo stesso modo. Salvo poi sorridere trovandosi quegli stessi soggetti, in prima fila, a rimpiangere eventi che non si svolgono più.