Dom11242024

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Michele Gismondi Challenge: domenica 26 marzo, under 23 - élite e allievi a Corridonia

Domenica 26 marzo: tappa d’esordio tradizionale nella maceratese Corridonia, per il Trofeo ‘Gruppo Meccaniche Luciani’.
Dalla primavera all’autunno, con immutato obiettivo: mantenere sempre vivo l’insegnamento dell’uomo, campione di sport e maestro di vita.
Viene varata l’edizione 2017 del Memorial Michele Gismondi – Challenge Calzaturiera, nel ricordo dell’ “Ultimo Angelo di Coppi”.
Non può che essere il ciclismo a costituire l’arena di gara e non possono che essere i Calzaturieri Montegranaro – Marini – Luciani a promuovere la sfida degli under 23 – élite.
La gestione è affidata a Giuseppe Viozzi e Cristian Acciarini (i dirigenti eredi del ‘Presidentissimo’ Sesto Pietro Strappa).
Madrine in biancoceleste (il bicolore del Campionissimo e di Michele) sono Sara Di Chiara e Kristel Talamonti.
Nel ruolo di padrino è Walter Gismondi, figlio di Nazareno Gismondi e nipote del vicecampione mondiale montegranarese (nipote d’arte beninteso, avendo militato con la storica bianconera Rapagnanese – Matricardi del ‘CicloAvvocato’ Silvio Benignetti, ed ora in corsa come militare in carriera, con il grado di tenente dell’Esercito).
Nel pieno segno della passione intergenerazionale, pedala anche la mascotte:  Valerio (nipote di Viozzi).
Campione in carica è Cristian Raileanu, capace di raccogliere l’eredità di valenti interpreti del ciclismo dilettantistico.
Il leader nazionale moldavo (attualmente inquadrato nella professionistica Continental lussemburghese Differdange) ha dominato fin da subito, imponendosi in solitaria a Corridonia.
Nell’area della Zona Industriale, il primo ospite-spettatore interessato sarà Stefano Vitellozzi, nuovo responsabile tecnico federciclistico regionale, già al lavoro in vista dei grandi appuntamenti, in testa ai quali il Giro d’Italia Dilettanti, buona parte del quale sarà marchigiana, a giugno.
L’ex atleta e diesse elpidiense la corsa l’ha vinta più volte, quale ammiraglio degli stessi Calzaturieri, che l’hanno voluto ringraziare e premiare omaggiandolo con la maglia della storica scuderia cittadina in sede di presentazione.
Impegno domenicale particolarmente denso per gli organizzatori, chiamati a rinnovare lo spettacolo sul circuito leggermente ondulato di 2.750 metri.
Il 17° Trofeo Gruppo Meccaniche Luciani ripropone la distanza di 100 veloci km, per 36 tornate ricche di spettacolari insidie agonistiche, tali da rendere totalmente aperto il ventaglio delle soluzioni agonistiche: dal tentativo individuale alla volata di gruppo.
Anello agonisticamente affrontato (18 volte) anche dagli allievi impegnati, alle 10, nel  1° Trofeo Primavera sulla distanza di 50 km.
“E’ lecito chiedere uno sforzo aggiuntivo a chi da sempre è impegnato su tanti fronti” sorride il presidente federciclistico marchigiano Lino Secchi, rendendo merito ai Calzaturieri Montegranaro per aver accettato l’invito a mettere in sella anche i quindicenni – sedicenni.
La formula promozionale è quella che strategicamente unisce ad una manifestazione di cartello un allestimento di taglio promozionale, a beneficio dei più verdi del pedale.
Il ritrovo ed il punto di riferimento sono costituiti dai padiglioni del Gruppo Meccaniche Luciani.
Direzione di corsa affidata a Giuseppe Viozzi e Franco Amabili.
Giuria: Dichiara, Baldassarri, Angelici, Marinelli, Giacomelli, Stizza, Callipo, Bartolacci.
Michele Gismondi ha chiuso le ali nel 2013, a 82 anni.
Tante le foto storiche che ne ricordano i fasti.
Una in particolare: quella del suo matrimonio, in quanto testimone era proprio Fausto Coppi, che aveva nel marchigiano compagno di fatica il caro confidente ed il prezioso consigliere (particolarmente importante nel sofferto periodo della ‘Dama Bianca’).
‘Michè’ ha raggiunto il vertice sfiorando più volte il titolo mondiale professionisti (che avrebbe conquistato, rimarcava amareggiato, se il potere politico e la determinazione dell’allora Federciclismo italiana fossero stati maggiori): secondo a Zandvoort e due volte quarto  (a Lugano e Solingen).
Dodici complessivamente le belle vittorie nella massima categoria: 9 individuali (classica Coppa Agostoni su tutte) e 3 cronosquadre (al Giro d’Italia ed al Giro del Mediterraneo).
Professionista dal 1952 (esordio alla Bianchi) al 1960, quando è stato costretto a chiudere anzitempo la carriera per  un grave incidente occorsogli in pista, mentre stava pervenendo al top della maturità, ormai carismatico ‘capitano’.
Umberto Martinelli