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Giro di Basilicata-Memorial Augusto Viggiani, l’ultima fatica da Laurenzana a Nova Siri Scalo

 

 

Il Giro di Basilicata-Memorial Augusto Viggiani ritorna dopo due anni consecutivi di assenza nel panorama degli appuntamenti clou a livello internazionale con il ciclismo della categoria juniores. La manifestazione, giunta alla 33a edizione, intende rinverdire la grande tradizione ciclistica della regione Basilicata che con il Giro ha lanciato fior fior di campioni (su tutti Domenico Pozzovivo, Antonio Santoro, Michele e Antonio Viola) senza trascurare il legame che si instaura tra sport e promozione turistica tra le località attraversate dalla corsa come processo di rivalutazione e di valorizzazione dell'intero territorio lucano. La conferenza stampa di presentazione del Giro 2016 è stata programmata per domani, lunedì 5 settembre, a Matera alle 11:00 per conoscere ancor più da vicino tutti i dettagli tecnici ed organizzativi di questa 33°edizione che prenderà ufficialmente il via venerdì 9 settembre con la prima tappa da Picerno a Filiano per complessivi 93 chilometri, a seguire la seconda frazione da Potenza a Matera di 112,5 chilometri sabato 10 e l’epilogo con la Laurenzana-Nova Siri scalo di 105 chilometri domenica 11.

Con l’ultima tappa il Giro 2016 continua la discesa verso la parte meridionale della regione partendo da Laurenzana (nel cuore del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano) con una prima parte di percorso abbastanza impegnativa per la presenza di due gran premi della montagna (Valico Sella Lata e Aliano) fino a trovare la pianura negli ultimi 40 chilometri con un’altra breve salita a 10 chilometri dall’arrivo che potrebbe selezionare leggermente il gruppo o favorire qualche finisseur o passista veloce alla conquista del traguardo di Nova Siri Scalo che può incoronare il 33°vincitore nell’albo d’oro.

LAURENZANA

Le origini del paese risalgono probabilmente al dodicesimo secolo, quando i Normanni edificarono una fortezza in virtù della posizione strategica del paese. Dopo un periodo di dominio aragonese il paese passò attraverso diverse famiglie feudali. Attraversando il paese è possibile vedere la chiesa Madre dell'Assunta, di cui si può ammirare il portale in pietra del 1780. Vicino alla chiesa è situato il Belvedere, dal quale si possono ammirare le valli e le montagne circostanti. Interessante è la chiesa della Madonna del Carmine, nel cui interno è conservata una tela del 1611 di Giovanni Battista Serra da Tricarico. Degno di menzione è poi il castello, situato in posizione dominante l'abitato, di cui restano soltanto i ruderi. Nelle vicinanze dell'abitato è possibile fare escursioni nell'Abetina di Laurenzana.

NOVA SIRI

Il nome originario del paese, Bollita, venne sostituito con l'attuale Nova Siri nel marzo 1872 su richiesta del consiglio comunale, per ricordare le sue origini come territorio appartenuto, ai tempi della Magna Grecia, alla regione Siritide, di cui Siris fu l'antica capitale. Nel centro storico del paese si possono ammirare il Castello e i caratteristici vicoli del rione Porticella, caratterizzati dalle "lamie", archi intrecciati con volta a crociera. Notevole è la chiesa madre dedicata a Santa Maria Assunta, con facciata in stile barocco con campanile rifatto nel 1866 in seguito al crollo avvenuto durante il terremoto del 1857. Sono ancora visibili i ruderi della Villa Imperiale del "Cigno dei Vagni", la più antica costruzione edificata sul territorio. Marina di Nova Siri è un centro balneare dotato di spiagge larghe e sabbiose, con un mare limpido; il lungomare è costeggiato da pinete attrezzate per il ristoro e da un lungo viale percorribile a piedi e in bicicletta. Non mancano villaggi turistici ed aree per il campeggio.