Il secondo memorial Giancarlo Badulli se lo aggiudica la ceramiche Lemer di Buscate, pur senza riuscire a centrare una vittoria nella gara di Locate Triulzi organizzata con la consueta dovizia dall’Asd Fiat Degradi, su di un percorso molto scorrevole da ripetere dodici volte per i super e con un giro in più per veterani e gentlemen.

Il tracciato seppur pianeggiante presenta due salitelle a giro che moltiplicate per il numero dei giri, alla fine si fanno sentire sulle gambe dei meno preparato, ciò nonostante nella prima gara non vi sono tentativi di evasione che vanno a buon fine sino all’undicesimo giro, quando evadono tre super gentlemen “A”, i due Milanesi Fabrizio Scaramuzzi, Giuseppe Donadoni in compagnia dell’Orobico Piergiorgio Baroni, al suono della campana, quando mancano cinque chilometri, il loro vantaggio è di otto secondi, tanti o pochissimi, a seconda della volontà o della forza di andarli a riprendere.

Il folto pubblico abbandona la postazione d’intersezione della corsa e si porta sotto lo striscione d’arrivo, da dove si può vedere solo l’ultima curva che immette sul rettilineo in leggera discesa, e da dove sbucano ancora i tre temerari con circa venti metri sul gruppo che ha già lanciato la volata. Il portacolori delle cere di A. Finassi s’impone su Giuseppe Donadoni e su Fabrizio Scaramuzzi che si rialza pur riuscendo a conservare la sua posizione sul podio. Passando alcuni secondi per vedere Gianfranco Pavanello, il super “B” sempre pimpante che regola il resto del gruppo, aggiudicandosi la corsa di categoria precedendo il Milanese Giancarlo Pettenuzzo.

Partono i veterani gentlemen, e sin dal terzo giro si accendono le micce, evadono in cinque, tutti buoni elementi, ma il loro vantaggio resta comunque attorno ai venti secondi, poi anche il gruppo al loro inseguimento si rompe in più tronconi con tredici inseguitori che danno l’impressione di poter rientrare sulla testa della corsa, è solo un’illusione, i tredici si scindono e all’ottavo giro la società organizzatrice si trova con cinque al comando con quarantacinque secondi su altri cinque, a un minuto un gruppetto di otto, e a tre minuti un altro gruppetto di tredici, una vera frammentazione, che però non mette in  difficoltà i ragazzi della Fiat Degradi che sapientemente tengono la corsa sotto controllo con un adeguato numero di mezzi e persone sul percorso.

Nel primo gruppo di cinque l’unico tranquillo è Placido Caraci, poiché unico gentlemen tra quattro veterani che si lanciano in una lunga volata che vede primeggiare Giuseppe Breviario su Francesco Gionfriddo che pure poteva contare sull’appoggio del compagno di colori Giuliano Foroni, che colleziona un’altra piazza d’onore, Caraci si prende anche il lusso di mettere la sua ruota tra i due contendenti.

Tra i più ostinati inseguitori il portacolori della ceramiche Lemer Andrew Meo, il Neo Zelandese che ha perso l’attimo per entrare nella fuga buona e che dopo un corsa combattuta riesce a salire sul secondo gradino del podio davanti a Francesco Erdas. Premiazioni presso l’agriturismo “cascina Tappa” non dopo un gradevole ristoro e rinfresco, con Placido Caraci che omaggia dei proprio fiori la signora Badulli.

Arnaldo Priori