Gio12052024

Aggiornamento:11:12:44

Back Strada La vittoria e.. le miss baciano Mattia Magnaldi, Fabrizio Drago e Germano Gaggioli

La vittoria e.. le miss baciano Mattia Magnaldi, Fabrizio Drago e Germano Gaggioli

Roreto di Cherasco (Cn) – E’ finito l’inverno e rifioriscono le classiche di Primavera anche tra le corse degli amatori. Oggi a Roreto di Cherasco si corre il 2° Gran Premio Team Idea Bici, una vecchia corsa che recentemente ha solo cambiato nome ma ha mantenuto le stesse caratteristiche di percorso che l’hanno resa popolare. Pianura, saliscendi mai troppo impegnativi e un chilometraggio, 78 km, abbordabilissimo a questo punto della stagione, proprio come l’arrivo, un tratto in salita di 900 metri, con pendenze attorno al 6/7%, da fare con il fiato in gola.

Una corsa per tutti. Infatti, in 292 si sono presentati ai tavoli d’iscrizione dove gli organizzatori del locale Team Idea Bici hanno fatto trovare, gli stand della Giant, con una bella esposizione di bici e telai, quello delle iscrizioni, quello della premiazione, con i cesti e tutti gli altri premi, comprese due elegantissime miss a presiederlo, oltre ad un servizio meccanico di pronto intervento e ad un bar campale con tanto di caffè, cappuccini e brioss, per chi non avesse ancora fatto colazione. Tre le partenze previste e, visto il numero dei partecipanti, ci compiacciamo della felice scelta. I primi a scendere per la strada che da Roreto porta verso la Fondovalle sono i 114 delle categorie debuttanti, cadetti, junior e senior, considerate le più veloci ma, non sempre la giovinezza paga. La corsa si fa subito viva e, a metà del tratto pianeggiante che porta verso Carrù, dopo un allungo di Oliveri, al quale s’accodano Magnaldi, Luca Tomatis e Viglione, s’invola un gruppetto di una dozzina di unità.

Dopo una decina di chilometri i fuggitivi sono raggiunti dal gruppo. Sulla salita di Carrù registriamo un allungo di Aufiero, durato 3 km, ma la fuga decisiva parte dopo lo strappo di Trinità. Ad animarla sono ancora Aufiero, Oliveri, Viglione, Santoro, Tosco, Gallo, Bo, Padoan, Magnaldi, Tomatis, Mondo, Fissore e qualcun altro. Il gruppo cerca di ricucire lo strappo ma ci riesce solo nel finale quando ormai i giochi per la vittoria sono fatti. La salita d’arrivo è presa con impeto da Oliveri ma nell’ultimo tratto è il cadetto Magnaldi che cambia marcia e si porta al comando della corsa. Gli resiste solo il coriaceo junior, Aufiero, che deve però inchinarsi alla maggior freschezza di Magnaldi e arrivare, come domenica scorsa a Cherasco, ancora secondo. Terzo è Oliveri, seguito da Santoro, Viglione, Gallo, Tosco, Bo, Padoan, Tomatis, Chiappero, Fabio Fissore, Mondo, Michielon, Papa, Pacchiardo e Barra. Tutto il resto del gruppo arriva alla spicciolata. Media 39.322 km/h.

Gli 88 veterani partono poco dopo ed anche in questa gara, dopo diversi tentativi per liberarsi della concorrenza, la fuga giusta riesce dopo lo strappo di Trinità. Evadono Nebbiai e Drago, ai quali, dopo un entusiasmante inseguimento, va ad aggiungersi Corati. Ma il plotone non sta a guardare e, con la spinta di Barbero, Ferracin, Schiari e Cappellino, soffia sul collo dei fuggitivi che caparbiamente resistono e s’avviano ad affrontare l’erta finale, nella quale Drago parte all’attacco. Nebbiai si stacca ma Corati si rifà sotto e parte in contropiede, affrontando in testa l’ultimo tornante. Ma non è finita, Drago ritrova nuove energie e riscatta a sua volta, ed è quella buona. Da dietro arriva come un fulmine, Caporali ma i primi due sono ormai imprendibili.

Vince Fabrizio Drago, davanti a Enrico Corati e Stefano Caporali, arrivato a 30” dal vincitore, poi Ferracin, Panaro, Schiari, Merlo, Nebbiai, Caberlotto, Di Vittorio, Allasia, Sacco, Eggener, Barbero, Bianchi, Posca, Roso, Meneghini, Boaglio e Galletto. Media 38,355 km/h. Infine tocca ai 90 gentleman e super A e B, accompagnati da due donne, se si esclude Shara Giuliano, messa fuori gara da una foratura appena dopo la partenza. Anche in questo caso la gara si risolve dopo le prime asperità. Evadono Gaggioli, Valenza, Zefilippo, Alberici e un altro corridore.

Gli “evasi” acquistano un buon margine di vantaggio ma la reazione del gruppo, fomentata dalle tirate di Baietto, Sedaboni, Cinato e molti altri, non si fa attendere e, a 8 chilometri dall’arrivo, i fuggitivi, ormai rimasti solo più in tre, sono raggiunti. Il plotone ritornato compatto si avvia a tutta velocità verso l’erta finale con le squadre che hanno dei possibili vincitori pronte ad annullare ogni tentativo di fuga. Gaggioli che ha ancora energie da vendere, allunga sul primo tornante e solo Sedaboni riesce a stargli dietro.

Nel finale il savonese Germano Gaggioli scatta ancora e a Sedaboni non rimane che “godersi” il suo sesto secondo posto stagionale, precedendo il ritorno di Fulvio Magnaldi, padre di Mattia, vincitore della prima corsa, Lodigiani, Ferrero, Roberto Lovera, Grandis, Alberici (1° sgA), Cinato, Batilde, Valenza (2° sgA), Martina, Crosa (3° sgA), Giletta, Ruatasio e Mello Rella. Solo due erano gli sgB ed il primo di essi, Aldo Calvo, arrivato 22° assoluto, precede Marino Giuliano nella classifica di categoria. Nelle donne invece, Roberta Pilotto conclude la sua gara abbondantemente davanti a Patrizia Cabella. La media della corsa sfiora i 36 chilometri orari.

Terminate le tre gare, mentre la giuria stila i relativi ordini d’arrivo, i concorrenti hanno modo di rifocillarsi con uno squisito rinfresco a base di salciccia di Bra e dolci fragranti bugie, poi, sempre aspettando gli ordini d’arrivo, gli organizzatori, affiancati dalle due ammiratissime miss, procedono all’annunciata estrazione di un telaio full carbon Giant, andato al fortunatissimo sgB Marino Giuliano. Finalmente, dal bacio della fortuna delle miss, dato a Marino Giuliano, si passa a quello per i vincitori e relativi occupanti dei podi delle tre corse e per le due donne che hanno terminato la gara, ai quali vanno dei ricchi cesti di prodotti gastronomici. Per tutti gli altri la premiazione continua come da programma.

I prossimi appuntamenti in provincia di Cuneo sono per sabato 2 Aprile a Baldissero d’Alba, dove sul classico Circuito dei Castagni, la manifestazione si svolgerà in tre partenze separate e domenica 3 Aprile a Racconigi.

 

 

 

Fonte: Testo e foto M. Milesi