Gio12052024

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Back Strada Fabio Oliveri e Fabrizio Fracassi a segno nella gara d'apertura

Fabio Oliveri e Fabrizio Fracassi a segno nella gara d'apertura

Cherasco (Cuneo) - L’inverno, saluta i ciclisti con un’alba cupa, preceduta da un temporale con i fuochi d’artificio, ma l’ultimo suo mattino del 2011, si apre con la speranza che il tempo volga al bello. Le nere nubi che avvolgono il cielo fin oltre l’orizzonte, poco a poco si dissolvono lasciando squarci di azzurro sempre più rassicuranti ed il Bar Sogno Caffè di Cherasco, sede di ritrovo per le iscrizioni al Gran Premio di Apertura, si gremisce sempre più di corridori assetati di corse ed ancora esaltati dalla bella Milano-Sanremo vista ieri in TV o direttamente sulla strada.

La manifestazione, curata dal Bike Cherasco Team e da Udace Cuneo, si svolge con le tradizionali due partenze, con i veterani A nella prima e i B nella seconda, sul circuito ondulato di 34 km, Cherasco, fondovalle, salita Lequio, Benevagienna, Cherasco, da fare due volte. Con il tempo così incerto non si aspettava una partecipazione tanto numerosa ed invece ben 252 cicloamatori si sono presentati ai nastri di partenza per disputare la corsa. Che prende regolarmente il via sotto il celebre Arco cittadino alle 9.45. I 136 concorrenti di prima fascia si lanciano lungo la discesa che conduce alla Fondovalle Tanaro e i tentativi di evasione si susseguono, ma nessuno prende la consistenza giusta e tutti si esauriscono prima di presentarsi sulla dirittura d’arrivo, al suono della campana, con Luca Borgna in testa a tutti, davanti a Simone Cavallo, Marco Bergesio, Alessandro Nervo e Fabrizio Gandino. Ritornati nella fondovalle, riescono ad evadere, Magnaldi, Aufiero, Faraone e un altro corridore. Prima della salita di Lequio, a questi si aggiungono Consolino, Porro e Viglione. L’andatura è forzatissima ma da dietro arrivano ancora, Oliveri, Padoan e Santoro. Adesso la strada spiana, qualcuno si perde, ma in nove viaggiano spediti verso il traguardo, con 15 secondi di vantaggio da gestire.

Li vediamo ai 700 metri in fondo al rettilineo d’arrivo. Ai 400, quando sta per essere lanciata la volata, due concorrenti si toccano e Fabio Faraone finisce a terra, per fortuna senza farsi troppo male. Parte lungo Santoro. Oliveri è sulla ruota con Aufiero che cerca di rimontare, ma lo sprint di Fabio Oliveri è più efficace e riesce a passare primo sul traguardo alzando felicemente le braccia al cielo, davanti ad Aufiero, Santoro, Viglione, Padoan, Magnaldi, Consolino e Porro. La volata del gruppo, ancora a 15”, è regolata magistralmente da un ritrovato Testai, 1° veterano, che precede, Federico Fissore, Riva, Sergio Fissore, Gnoatto, Massimo Campo, Margaroli, Lenza e Groppo. Media della corsa 40,793 km/h. La seconda partenza, con 115 concorrenti al via, ricalca le orme della prima e, al primo passaggio sulla linea del traguardo il gruppo, tirato da Firpo, Bersano e Giacchino, transita compatto. Nella tornata successiva, poco prima della salita di Lequio, si avvantaggiano Rosario Canino, Borgarelli e Bonino. I tre scollinano con un breve margine di vantaggio ma, nello strappetto successivo, nei pressi di Benevagienna, sono raggiunti da un altro terzetto, comprendente il veterano Alessandri.

Il sestetto però non trova subito l’accordo ed il plotone si fa presto sotto e si prepara ad affrontare la volata a ranghi compatti. Ci si urta e si spintona, come spesso succede in questi frangenti e, mentre parte la volata di Ours, Alessandri e Ostorero finiscono a terra. Per fortuna solo spavento e qualche escoriazione, ma nulla di grave. La volata di Ours prosegue ma, dal nostro punto di osservazione oltre il traguardo, capiamo che è uscito troppo presto allo scoperto. Ma chi è velocista lo sa bene: in una volata affollata quando riesci a trovare il varco per uscire, è inutile aspettare, rischiando di rimanere chiuso. La lunga azione di Ours si affievolisce nelle ultime decine di metri, favorendo la rimonta di Fracassi che con un guizzo supera il campione ligure, vincitore su questo traguardo per due anni consecutivi.

Terzo si classifica Cerro, davanti a Merlo, Galletto, Bausardo, Alberici (1° sgA), Baietto (1° gentleman), Giletta, Luciano Canino, Marletta, Moracchiato, Drago, Meneghini e Viviano. Media 39.224 km/h. C’erano anche due ragazze in corsa che, pur rimanendo attardate hanno concluso la gara: 1ª Monica De Palma, 2ª Roberta Pilotto. Sotto un sole che è tornato a farsi caldo, si è potuto effettuare la premiazione delle due corse, all’aperto, con fiori alla prima delle donne e ai vincitori assoluti, ai quali sono anche andati cesti di prodotti gastronomici. Borse di vario tipo per tutti gli altri classificati. La stagione di ciclismo su strada di Cuneo continua domenica prossima a Roreto di Cherasco con un’altra classica: il 2° Gran Premio Team Idea Bici, già Gran Premio Atlante Ciclismo, una corsa in linea, cioè giro unico, con tre partenze distinte per età e con il classico traguardo sullo strappo di Roreto. Un arrivo che ha sempre portato fortuna ai vincitori per il resto della stagione.

 

A cura di Valerio Zuliani