Roma - Abbiamo intervistato Biagio Nicola Saccoccio coordinatore e responsabile nazionale Csain Ciclismo, nonchè Vice Presidente Vicario Nazionale di Csain. Il massimo dirigente delle due ruote Csain ha tracciato un bilancio della prima stagione di vita dell'ente che conta sezioni operartive in 66 province e un settore in continua evoluzione
- Dopo l'ormai nota separazione tra Csain e Udace, il 24 Ottobre 2011 nasce Csain Ciclismo, definitivamente operativa il 1° Gennaio 2012. Tracciamo un primo bilancio di questi sette mesi di attività (numeri di tesserati, società e manifestazioni svolte o in programma)
“E' banale continuare a parlare di "separazione ..." Lo Csain ha ritenuto giusto continuare ad occuparsi in prima persona di un settore per anni delegato ad Udace. L'ho ha fatto, senza presunzione, con la consapevolezza del ruolo che il CONI statutariamente demanda agli EPS, dando anche voce a chi nello CSAIn si sentiva a casa propria seguendo le normative dell'ordinamento sportivo nazionale e del comportamento etico degli EPS. Predisponendo quanto necessario per inserire nelle proprie attività anche il ciclismo, e non certo in contrapposizione ad udace. Tutt'altro.
E' il caso di precisare che tutte le associazioni CSAIn che praticano ciclismo hanno la possibilità di occuparsi di altri settori sportivi, emettendo quindi tessere anche per tutte le altre attività previste dall'Ente e che le stesse tessere "Integrate Ciclismo" hanno valenza per tutte le attività promosse. Converrà con me che più importante dei numeri associativi è la sostanza di ciò che si riesce a predisporre a favore degli associati, sostanza, che i nutriti calendari nazionali, regionali e provinciali, contribuiscono a realizzare.
Resta il rammarico per non esser riusciti a ben definire il cicloturismo dove si stanno comunque predisponendo delle nuove condizioni di operatività. Con queste premesse i risultati non si sono fatti attendere superando, oserei dire raddoppiando, le più rosee aspettative, predisponendo specifiche sezioni CSAINciclismo effettivamente operanti in 66 province e con un settore in continua evoluzione, risultati che fanno ben sperare per gli anni avvenire consci del nostro responsabile ed onesto lavoro”.
- Come si colloca CSAIn Ciclismo nel panorama nazionale del ciclismo amatoriale?
“Come già accennato ci sono ottimi risultati associativi e un nutrito calendario di attività a tutti i livelli, quindi, senza peccare di presunzione riteniamo di essere una realtà che contribuisce fattivamente al movimento cicloamatoriale, per quanto attiene la sua collocazione ritengo che spetta agli osservatori valutarne l'insieme e la sua operatività. Noi ne siamo soddisfatti, siamo solo all'inizio e sappiamo che vi è ancora molto da fare”.
- Come si struttura l'attività di CSAIn Ciclismo?
“CSAINciclismo non è un settore a se ma, è totalmente integrato nell'Ente e gestisce la sua attività ciclistica, così come previsto per le altre sezioni sportive. La sua struttura è articolata per far fronte alle particolarità del settore, in particolare con un coordinamento centrale e relativi settori tecnici, quindi con sezioni a livello territoriale che sotto l'egida dei C.P. ne gestiscono tesseramento e attività. Naturalmente, oltre alla direzione nazionale vi è il supporto di una appropriata e specifica segreteria centrale nonchè del sostegno di una struttura tecnica nazionale”.
- Organizzare una struttura a livello nazionale non è certo facile, qualcuno maliziosamente in Udace sottolinea che avrebbe voluto vedere da parte sua lo stesso impegno nell'Unione.
“E' vero organizzare una struttura non è facile, però se al riguardo si hanno le idee chiare tutto diventa possibile. Soprattutto diventa possibile se si agisce con trasparenza e promuovendo le idee relazionandosi costantemente con tutti i soggetti che ne sono l'asse portante, ovviamente mi riferisco ai comitati, ASD e associati. Personalmente non posso che essere orgoglioso di tutte le persone che hanno riscontrato nelle mie parole atti di concretezza, sono loro le colonne portanti della struttura che oltre a creare la giusta sinergia, ne migliorano la continua crescita ed evoluzione.
Per quanto attiene alle presunte maliziosità, ritengo che se si provasse a guardare con obiettività al passato, come al presente, vi potrebbero trovare delle risposte. I giudizi preconcetti non mi toccano, ho la coscienza serena e so che in Udace ho fatto, se pur senza apparire, molto di più dei miei doveri istituzionali, continuare a parlare oggi di cose passate non ha senso, non mi aspetto certo degli "applausi" da parte di posizioni individualistiche e di parte. Senza giudicare nessuno ed entrarne nel merito, forse sarebbe il caso che i "maliziosi" si interrogassero su altro.
Il mio percorso di dirigente inizia dalla pratica attiva del ciclismo amatoriale, partendo quindi anche dalle esperienze maturate sul campo, ascoltando alla fonte le istanze dei praticanti cercando di coronarne le aspettative per un ciclismo condiviso al di la delle appartenenze. Certo non ho la pretesa di essere colui che cambierà la condizione del ciclismo amatoriale in Italia, di certo, congiuntamente ad altri, ho l’obbiettivo di regole e attività condivise che pongano ogni praticante nelle giuste condizioni di operatività secondo i disciplinati dell’ordinamento sportivo. E’ con questo spirito che promuovo il progetto CSAINciclismo tenendo fede alla mia onestà intellettuale e senza strategie negoziali, dando continuità e sostanza ai miei ideali animati da puro spirito di volontariato”.
- Con l'esordio sulla scena nazionale arriva anche la questione Udace. E' risultato sin troppo semplice e superficiale accostare la presa di posizione degli Enti della Consulta e della stessa Consulta, con la sua uscita da Udace.
"Devo correggere parte della sua domanda relativamente a: " Con l'esordio sulla scena nazionale arriva anche la questione Udace". La questione Udace era in essere dal novembre 2009, ovviamente non mi soffermo sugli atti con i quali il Coni ne chiamava in causa lo CSAIn. Non a caso ad inizio anno 2010 lo CSAIn (quindi l' Udace), responsabilmente, si sedette al tavolo della consulta nazionale ciclismo, nominando la mia persona a rappresentarne le istanze (in virtù dei mie ruoli istituzionali), condotta che portò in breve tempo ad appianare tutte le situazioni anomale, compreso le richieste formulate dal Coni verso il rapporto tra CSAIn e Udace. Non è il caso di soffermarmi sui particolari,chi ne ha seguito la metamorfosi sa ben valutare quando saggio lavoro fu fatto per giungere alla simbiosi di intenti che portò alle attività condivise e al rispetto di tutte le parti in causa. Evidentemente questa "simbiosi", pur mettendo il territorio in condizioni di serenità, per altri è stato il motivo di incomprensioni e preconcetti a tal punto dall' azzerare il tutto.
Indirettamente ho risposto anche alla seconda parte della sua domanda, perchè a differenza di quanto fu fatto da CSAIn, l'EPS di riferimento (così ho sentito qualificarlo) non ha prodotto garanzie formali, a tal punto, come pubblicamente noto a tutti, da suscitare l'intervento degli uffici CONI che hanno ribadito quanto già evidenziato a CSAIn".
- A proposito di consulta e visto il ruolo che riveste nella stessa, sappiamo che ad inizio settimana si è tenuta una riunione con all'ordine del giorno relativo a vecchie e nuove problematiche, in particolare: Scorte Tecniche, operato ACSI e polizze 2013. Può dirci qualcosa al riguardo, nonché il suo pensiero verso il recente e noto ricorso su cui si è pronunciato TAR del Lazio?
“Preferisco non addentrarmi nei dettagli riguardanti gli atti della Consulta nazionale, in particolare sulla controversa ed interlocutoria azione di ACSI, ritengo sia opportuno che debba essere il verbale dei lavori ad enunciare gli aspetti specifici dei temi trattati. Ciò nonostante posso confermare che la Consulta è determinata nelle sue azioni comuni nel rispetto delle normative e nell'interesse degli obiettivi generali.
Per quanto riguarda le scorte tecniche, senza addentraci nei particolari, è noto che vi è una nuova disposizione del Ministero dell'Interno , dipartimento di pubblica sicurezza che, tramite il CONI , demanda la formazione della figura di Scorta Tecnica alla FCI, modificando una precedente provvedimento che dava analoga facoltà anche agli EPS riconosciuti, stabilendo un nuovo protocollo al riguardo. In sostanza i Ministeri competenti (Interni e Infrastrutture), hanno ritenuto di apportare modifiche al disciplinare che regola la materia , affidando le funzioni di vicariato per la formazione di tali soggetti alla sola FCI ed averla come un unico interlocutore. Ma in sostanza lasciando agli EPS riconosciuti le analoghe facoltà di tesseramento di tali figure una volta acquisito il brevetto. Peraltro lo stesso regolamento degli EPS riconduce alle federazioni alcune finalità formative nel rispetto delle competenze CONI. Tuttavia ritengo che, anche per queste problematiche, la FCI è attenta ed aperta al dialogo e alla collaborazione con gli EPS.
Riguardo le polizze vi è poco da dire se non l'acquisizione delle condizioni 2013 per verificarne le garanzie riferite alle attività condivise. In Italia vi è una legge che regola la materia e ne fissa i requisiti, quindi ogni organismo stipula la propria polizza nel pieno rispetto di questa normativa, pertanto non occorre alcuna verifica, se non quella delle titolarità. Senza voler tornare a parlare di cose passate, quanto appena detto basta a smentire chi ad inizio anno, con concettuali analisi, cercò di screditare i contenuti, collegando i requisiti delle polizze ai proporzionati costi previsti per il tesseramento di alcuni EPS, tra cui lo stesso CSAIn.
Per quanto attiene l'ultima parte della sua domanda, ritengo che ogni iniziativa sia degna di rispetto, per il giudizio vi sono gli organi preposti pertanto, quanto abbiamo letto in merito al pronunciamento giudiziale non credo abbia bisogno di commento”.
- Si è recentemente svolto il primo campionato nazionale della Consulta e questo è già un primo importante risultato, credo che la Consulta mai come oggi sia abbastanza unita o almeno propositiva e aperta al colloquio.
“Precisiamo che la consulta non è una entità astratta ma l'espressione di tutti gli EPS e FCI che, nell'interesse degli associati, mirano alla condivisione e al rispetto delle attività di ognuno. Quindi il campionato nazionale di consulta non è altro che la formalizzazione pratica di questa volontà di condivisione. Al riguardo evidenzio che il 19 agosto si replicherà Gressan in Valle D'Aosta per il campionato della montagna e che il 22 settembre con egida CSI avrà luogo a Santa Fiora (GR) il campionato per l'attività MTB, mentre in 30 dicembre con egida UISP avrà luogo a Occhiobello (RO) il campionato di ciclocross.
Ci tengo anche ad evidenziare che gli EPS/FCI componenti la consulta sono proiettati verso una formalizzazione delle sue funzioni, nonché tramite una apposita commissione, stanno predisponendo un organo di giustizia unificato, che pur nel rispetto delle normative statutarie dei singoli, darà applicazione unitaria alla materia. Passando poi anche allo studio di una normativa tecnica uniformata in totale linea con dei dettami del CONI”.
- Avete investito molto sulla comunicazione, con un sito molto funzionale e utile ai tesserati.
“La ringrazio per i complimenti, tuttavia ritengo che quello fatto è solo un primo passo, se pur importante, cui farà seguito l’informatizzazione di tutto il sistema, cosa che passa anche attraverso un adeguato aggiornamento dei quadri. Ciò premesso, è noto che solo tramite una adeguata comunicazione si riescono ad azzerare le distanze (intese anche come formative). Noi non abbiamo la presunzione di sopperire a tutte le necessità solo "con un sito funzionale", o con la presenza sui social network, di certo cerchiamo di essere vicini al territorio per dare immagine e supporto al loro quotidiano lavoro. Come cerchiamo di predisporre della adeguata formazione la dove necessaria”.
- Quali sono i programmi di Csain Ciclismo per il resto della stagione 2012 e le novità per il 2013?
“I programmi sportivi 2012 sono tutti ben evidenziati sul sito di riferimento.Tra i programmi dell'Ente vi è senz'altro l'attuazione di una conferenza nazionale tra tutte le componenti centrali e periferiche del settore CSAINciclismo, finalizzato a fare il punto della situazione e quindi riprogrammare in totale coralità la stagione 2013, anche a fronte delle preziose esperienze del territorio. Tra le novità del 2013 vi sarà sicuramente la promozione del settore cicloturistico, anche con la programmazione di un campionato nazionale e l'ottimizzazione dei campionati previsti in più prove”.
- Per concludere mi permetto di chiederle se si ritiene soddisfatto e se ha qualche rimpianto!
“Soddisfatto? Come non potrei esserlo visto la bontà e le capacità riscontrate nelle meravigliose persone che mi hanno seguito in questo ardimentoso percorso e che sin da oggi sono in grado di assicurare il futuro alla struttura. Rimpianti? No nessuno! So di avere la coscienza serena”.
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