Marco Pantani è stato l'ultima vera leggenda italiana del ciclismo, un campione capace di entusiasmare, con le sue imprese epiche sulle montagne del Giro d'Italia e del Tour de France, milioni di tifosi e di semplici spettatori, in Italia e nel mondo. Una di queste persone è Christian Barchi, un giovanissimo cesenate che non conosce il mondo delle due ruote. Ma le imprese del Pirata, che Christian vede ogni giorno transitare dinanzi alla sua abitazione di ritorno dall’allenamento, lo entusiasmano e fanno sognare ad occhi aperti: “L’avvicinamento a questo sport è avvenuto un pò per caso, visto che nella mia famiglia non vi erano ciclisti che avrebbero potuto trasmettermi la passione. La scintilla – afferma Barchi, oggi ventiduenne - è scoccata negli anni dei successi di Marco Pantani. Infatti, fu grazie a lui che incominciai a seguire il ciclismo, perche quotidianamente lo vedevo in allenamento passare davanti casa, e ogni volta mi creava un grande entusiasmo. Marco era conosciuto e amato da tutti anche chi del ciclismo non sapeva nulla. Io ho iniziato a pedalare nella categoria esordienti nell’anno 2002,non avevo mai praticato uno sport,e nel calcio non mi sono mai cimentato perche stanco di sentire che quasi tutti i miei coetanei lo praticavano,mi andava di provare qualcosa di diverso”.
“Fin da subito è scoccata quella scintilla che ha fatto diventare questo sport parte integrante della mia vita. I primi due anni, da esordiente, li ho corsi con il G.S. Banca Popolare dell’Emilia Romagna,una squadra locale del paese in cui vivo. Arrivarono subito diversi piazzamenti nei primi dieci posti dell’ordine d’arrivo, ma quello che più mi stupì fu la determinazione che mi portava a soffrire senza gettare la spugna sin dalle prime gare, infatti non mi sono ritirato da nessuna competizione a cui ho partecipato, cosa invece spesso si nota in chi è alle prime armi in questo sport. Gli anni seguenti da allievo,cambiai casacca e approdai alla Scat di Forli, società conosciuta per la notevole attività che svolge e per aver tesserato un campione del calibro di Ercole Baldini. anche in quei due anni non mi ritirai mai, conquistai molti piazzamenti nei primi dieci, anche in gare importanti, e se non ero li tra quelli, non uscivo mai dai quindici”.
“Nella stagione 2006 il passaggio alla categoria juniores e il trasferimento alla U.S. Forti e Liberi di Forli, sulla base di un accordo tra le due società. Approdai tra gli juniores sicuro di continuare a ben figurare e magari conquistare i primi risultati di rilievi, ma a causa di varie cadute e della mononucleosi terminai il primo anno con risultati al di sotto di quello che mi ero prefissato. La stagione seguente dovetti cambiare squadra a causa della chiusura, di transizione, della U.S. Forti e Liberi ,e mi accasai per affrontare la seconda stagione juniores, alla Sidermec F.lli Vitali. Sicuramente questa fu la stagione più divertente e ricca di risultati. In quell’anno grazie ad una società molto ben strutturata e una squadra competitiva, partecipammo a gare nazionali e internazionali e io pur non riuscendo a centrare alcun successo fui tra i protagonisti assoluti della stagione. La convocazione della rappresentava dell’Emilia Romagna per partecipare al Giro della Lunigiana e ai campionati italiani ne fu la conferma”
“Nella prima stagione da under 23, anno 2008, mi accasai nella società S.C. Sergio Dal Fiume. Non partecipai a molte gare perche fu il periodo in cui dovetti prepararmi e sostenere gli esami di maturità, ed ero cosciente che difficilmente il ciclismo avrebbe potuto garantirmi un futuro, mentre la maturità è il passo fondamentale per chi vuol programmare la vita futura. Il diploma di perito elettronico arrivò con un discreto 96/100, ebbi varie richieste da aziende di lavoro e feci la dura scelta di andare a lavorare. In poche parole non mi illusi mai di diventare un campione,ma mi sono considerato un discreto corridore visto quanto sono riuscito a fare negli anni precedenti, purtroppo non ero un vincente. Nel 2009 intrapresi il primo anno di lavoro in un’azienda di surgelati vicino a casa,e questo mestiere continuo a svolgerlo tutt’ora. La passione per il ciclismo non è svanita e nonostante l’attività lavorativa ho continuato adallenarmi e ad uscire con amici. Nel 2010 grazie a una squadra costituita da veri amici, come il Cycling Team Borello, decisi di provare a disputare gare amatoriali e Granfondo. Essendo stato tesserato un anno ,nel 2008, nella categoria under 23, nelle granfondo non fui per regolamento iscritto come cadetto, categoria di appartenza sulla base della mia età, ma dovetti sempre partecipare, come elite (ovvero ex pro o elite,under 23). Una categoria che comprendeva ex professionisti e dilettanti, che ha limitato il mio palmares in fatto di vittorie anche soltanto di categoria”.
Al termine della stagione 2011 in occasione di un colloquio con il presidente della società ciclistica Banca Popolare dell’Emilia Romagna, con cui ha iniziato a muovere i primi passi nel ciclismo, Christian Barchi matura l’idea di tornare a gareggiare tra gli Under 23. Una scelta non facile, visto che l’attività lavorativa non lascia piena libertà per svolgere le sedute di allenamento e preparare al meglio anche soltanto una parte della stagione: “Fui un pò indeciso all’inizio, perche mi sarebbe dispiaciuto non fare più le Gran Fondo, a cui tenevo moltissimo, e visto il notevole impegno per affrontare una categoria dove nessuno scherza, ma quest’attività viene svolta come una professione. Diciamo che mi sentivo già in partenza penalizzato visto che il mio lavoro mi tieni in piedi per otto ore quotidiane e non è semplice allenarsi con continuità. Decisi così di provare al termine della stagione 2011 e nel 2012.
Nei mesi scorsi ho partecipato ad otto gare tra gli Under 23 è stato abbastanza positivo per le mie aspettative visto che ho terminato ciascuna delle gare a cui ho partecipato tra l’undicesima e la quindicesima piazza e una volta al diciottesimo posto. Non sono sicuramente risultati che contano, ma visto il livello e ritmi di gara imposti ne sono stato soddisfatto,soprattutto per il motivo che quasi sempre in un modo o in un altro gran parte delle gare le facevo in fuga. In chiusura vorrei ringraziare i dirigenti e compagni di squadra della Borello Cycling Team per avermi sostenuto nell’attività amatoriale e permesso di raggiungere i numerosi successi”
Risultati stagione 2010
10 ass. alla G.F. Davide Cassani, 13 ass. alla G.F. La Via del Sale, 8 ass. G.F. di San Marino, 5 ass. G.F. Dieci Colli, 2 alla G.F. Strarossini (vittoria categoria elite), 12 ass. alla Nove Colli, 3 ass. alla G.F. del Capitano, 5 ass. alla G.F. Fondriest, 12 ass. alla Straducale ,10 ass. ai Colli Malatestiani, e conclusi la stagione con un 4 posto ass. alla G.F. Pnatanissima (vittoria di categoria elite).
Risultati stagione 2011:
9 ass. alla g.f. colli Esino, 20 ass. alla g.f. Cassani e g.f. Riccione, 12 ass. alla Via del Sale, 5 ass g.f. San Marino, 18 ass g.f. dieci colli, 3 ass. g.f. Terre dei Varano, 6 ass. g.f. Strarossini, 3 ass. g.f. due passi matildica (vittoria categoria elite), 2 ass. g.f. fondriest, 6 ass g.f. del Capitano, 20 ass. g.f. colli piceni, 4 ass. g.f. straducale, e terminai le mie g.f. con un 7 posto ass. alla g.f. Charly Gaul.
Strada : Cesena-Spinello, Cento-Zocca, Olmo, Faenza-Monte Busca, maglia di campione regionale della montagna.
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