E' polemica sulla concomitanza di date tra granfondo, molto spesso vicine a livello territoriale e circuiti su strada. Il fenomeno è balzato agli occhi di tutti, di esperti e non del settore ciclistico con la crescita dell’attività degli enti nella promozione del ciclismo amatoriale. Nel 2010 grande è stato lo sforzo delle tre principali: Federciclismo, UDACE e UISP, nel trovare regole comuni per superare conflitti di per sé sterili e che sicuramente han contribuito a ledere inutilmente uno sport come il ciclismo la cui immagine è stata già ampiamente massacrata.
Le conseguenze sono state una frammentazione e dispersività dell'intero movimento con relativi danni economici per le associazioni sportive dilettantistiche, per gli sponsor, ma soprattutto per i cicloamatori che trovandosi quasi ogni settimana a dover “scegliere” il luogo di “Gara” o peggio ancora a “schierarsi” verso “quella tal tipo di gara promossa da Tizio o Caio” decidono altresì di “andarsene a spasso per conto loro” preferendo di gran lunga una manifestazione “cicloturistica” priva di alcun “finale agonistico”.
In merito a questo si ricorda proprio l'iniziativa promossa da Alessandro Fasciani responsabile del Pedale Fermano Amatori Gi.Vi e organizzatore della 7 Muri Fermani per il quale “non si potrà agire in modo fruttuoso finchè esisteranno così svariati enti e con svariati regolamenti”. Alla riunione, tenutasi a Monte Urano (FM) mercoledì 24 Novembre 2010, vennero invitate: Società ciclistiche amatoriali e cicloturistiche, Atleti e Dirigenti, Enti e Federazioni presenti sul territorio (FCI, UDACE, UISP). Si è discusso ed esaminato circa le problematiche della stagione ciclistica amatoriale marchigiana conclusasi nel 2010 al fine di avanzare eventuali proposte per iniziare al meglio la nuova stagione 2011.
In merito all' esito della riunione si riporta il resoconto: “Si è svolta ieri sera, Mercoledì 24 Novembre, presso la sala riunione del comune di Monte Urano (FM), l’annunciata riunione indetta da alcune Società di ciclismo amatoriale marchigiano. Alla serata erano presenti diverse Società rappresentative della realtà ciclo amatoriale marchigiana (New Limits, Pedale Fermano, Simoncini, Mary Confezioni, Pol.Ecoservice, Mario Pupilli, Ciclismo e Solidarietà, Gc Capodarco ecc.), per gli Enti e Federazioni ciclistiche sono intervenuti Mirko Marini (UDACE AP/FM), Naldo Massi (UDACE PU), Luigi Marinuk e Massimo Romanelli (FCI Marche), assente la UISP.La riunione si apriva con la constatazione che l’incontro era il naturale proseguimento di un movimento già nato nella stagione appena passata, che aveva già portato ad importanti risultati sul piano del reciproco rispetto tra i protagonisti del mondo delle ruote amatoriali che si è evidenziato in un clima sportivo già nettamente migliore rispetto alle passate stagioni.La consapevolezza del ruolo fondamentale che le Società rappresentano, porta ad avanzare richieste di chiarezze e rispetto verso chi istituzionalmente gestisce il ciclismo amatoriale (Federazioni ed Enti di Promozione),che possiamo riepilogare nelle seguenti richieste fatte ai dirigenti presenti:
1) Nascita di una CONSULTA REGIONALE DEL CICLISMO AMATORIALE E CICLOTURISTICO sull’esempio di quanto già avviene a livello nazionale.
2) Compilazione di un CALENDARIO REGIONALE condiviso che preveda il rispetto di chi organizza indifferentemente dall’Ente a cui appartenga, con particolare considerazione di precedenza per chi garantisce la sicurezza dei corridori e di rimando per le cosiddette ”gare storiche”.
3) Gestione di una SECONDA SERIE REGIONALE UNICA per tutti gli Enti, laddove tutte le categorie e gare di seconda serie saranno sempre aperte a tutti, previa richiesta di chiusura avanzata esclusivamente dalla Società organizzatrice.
4) Possibilità di organizzare manifestazioni patrocinate dalla CONSULTA REGIONALE con eventuale messa in palio di titoli regionali/provinciali unici.
I dirigenti di UDACE e FCI presenti prendono atto delle richieste avanzate reputandole legittime e si impegnano, nelle loro possibilità, a dare seguito alle richieste sopra avanzate.Le Società comunicano che verrà formalizzata una libera associazione tra di loro con lo scopo di INDIRIZZARE in maniera unitaria le proprie AFFILIAZIONI, TESSERAMENTI, ORGANIZZAZIONI E PARTECIPAZIONI verso quegli Enti/Federazioni che si impegneranno nel realizzare quanto sopra richiesto.La serata si conclude con il rammarico per la constatazione dell’assenza di un importante Ente presente sul territorio (UISP) e di alcune Società di riferimento del ciclismo amatoriale marchigiano (Melania, Mobili Rimini, Sace, Team Ponte, Petritoli Bike ecc.) alcune delle quali promotrici delle passate analoghe iniziative.I presenti si salutano ripromettendosi di cercare di coinvolgere nei prossimi incontri quanti nella serata erano assenti per qualsiasi motivo.”
Settimana intensa quella che decorre dal 28 Maggio 2011, nonché ricca di appuntamenti agonistici durante i quali si è presentata l'opportunità di intervistare appassionati di ciclismo, il cui pensiero è stato espresso in modo sintetico nei primi capoversi, ma soprattutto presidenti dei comitati provinciali della regione Marche e organizzatori di granfondo e circuiti su strada. Sabato 28 maggio in occasione della gara in circuito su strada svoltasi a Petritoli e dietro l'egida della UISP, Giancarlo Tordini in merito all'argomento dice:
“La gara di oggi e valida come 5° prova del giro delle marche UISP” si doveva tenere il 25 Aprile 2011, ma l'abbiamo fatta slittare di un mese perchè la granfondo Mare e Monti che si è tenuta a San Benedetto del Tronto e valida come prova del circuito federale “Marche in Bici” ha anticipato la data dal 1° Maggio al 25 Aprile. Il business dietro le granfondo non ci piace e non è divertente”.
Naldo Massi presidente del comitato provinciale UDACE Pesaro invece: “L'agonismo sfrenato non è nella nostra filosofia”.
L' ASD Mary Confezioni Team Viner guidata da Gianni Luzi, il 22 Maggio si esprime su “ Concomitanza Gare, Modesta partecipazione e costi organizzativi”
“Da anni sosteniamo che la politica della contrapposizione tra enti e sovrapposizione di gare porta solo problemi al ns movimento, la conseguenza è la scarsa partecipazione dei cicloamatori ad ogni tipo di competizione e tutto ciò si ripercuote sui comitati organizzatori spesso ignari di certi giochetti. Ribadiamo ancora una volta che è opportuno valutare bene prima di mettere manifestazioni in calendario, garantire la sicurezza dei partecipanti, controllare il percorso di gara e far sistemare le "VORAGINI" che troppo spesso causano cadute con danni fisici e di materiale, gli episodi di cui tutti sono a conoscenza accaduti in questa prima parte di stagione sia nelle gare agonistiche che nelle granfondo, dovrebbero essere da insegnamento affinchè in futuro non si verifichino situazioni simili. Con queste prerogative tante società non sono più disposte ad organizzare manifestazioni investendo centinaia di euro per le gare agonistiche e migliaia di euro per le granfondo, i motivi di questa situazione non sono casuali ed ognuno si deve assumere le proprie responsabilità. SIA CHIARO CHE OGNUNO FA QUELLO CHE RITIENE OPPORTUNO, GLI ENTI POSSONO CONTINUARE A METTERE GARE CONCOMITANTI, CHI PARTECIPA LO FA SE VUOLE OPPURE RIMANE A CASA, FATTO STA CHE QUANDO CHI SI DIVERTE A FARSI I DISPETTI INIZIERA' A TIRARE FUORI SOLDI DI TASCA PROPRIA SE VOGLIONO ORGANIZZARE MANIFESTAZIONI, VEDRETE COME CAMBIERANNO LE COSE. Come ribadito ad altri responsabili di squadra ed enti, la Mary confezioni Team Viner ritiene che sia doveroso trovare la soluzione ai quesiti esposti, ribadiamo che non serve organizzare 50 gare all'anno giusto per farle, è giunto il momento di far fare un salto di qualità all'intero muovimento e non creare divisioni tra società come qualcuno vorrebbe a causa delle affiliazioni”
Da questi interventi emerge più che “sorpresa”, un'indignazione diffusa per certe situazioni come il contemporaneo e ingiusto inserimento da parte di altri organismi di gare non preventivamente concordate. Tutto ha un limite. La comprensione e l’educazione non possono più essere messe in atto sempre da una sola parte, in fondo non si è a “libro paga” per partecipare a un'attività amatoriale.
Servizio realizzato da Ines Macchiarola
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