Si è svolta a Rivarossa la quarta e ultima prova del Giro Del Canavese, qui si constata che il canavese ciclisticamente parlando è in agonia: terra che ha dato a questo sport i migliori atleti piemontesi, per citarne qualcuno Balmanion, Boni, Belli, Gotta, Pizzato, Biava, Fasolo. Ora abbiamo Bianco, troppo poco per un territorio che un tempo per strada l’aria era pregna dell’odore di bici e fatica, dove i Canavesani si fermavano un minuto dai lavori per applaudire  la carovana: i tempi cambiano e non si ha più tempo per cose così futili, anche quello però serviva a far vivere e conoscere una zona Piemontese, ora lasciata e un po’ abbandonata dalle istituzioni. Torniamo alla gara, ritrovo a Rivarossa nel ristorante Giuvanun: sono un centinaio i partecipanti divisi in due partenze.

I giovani con i veterani la prima: subito al primo passaggio a Lombardore  le prima selezione, restano in una decina che vengono raggiunti da altri cinque. Ogni passaggio il gruppo di testa si screma, restano in dieci. All’ultimo giro Canino e Fissore evadono e Canino (primo veterano) vince su un più giovane Fissore. Arrivano gli inseguitori e Pacchiardo supera Seletto per il podio seguiti da Alladio, Posca, Petardi, France, Casale, Previgliano. Arrivano distanziati altri sei con Daghero su Arrigo, poi altri due gruppi distanziati.

Seconda partenza, gentleman, super e donne: gruppo pressoché compatto con Volpi che prova solitario. All’ultimo giro Grappeja e Volpi si involano verso il traguardo, ma a cinque chilometri dall’arrivo Grappeja fora e Volpi viene ripreso. Parte il pavese Pirera, sembra fatta, ma gli inseguitori dopo la discesa di Front (Rivur) braccano da vicino il fuggitivo riprendendolo all’ultimo chilometro. Volata compatta in mezzo agli ultimi amatori ripresi nel finale e Alberici vince davanti a Fausone, Alparone, Albiero, Cinato, Mantino, De Poli e il resto del gruppo.

I vincitori del giro del Canavese sono