Da otto anni in maglia blu fucsia Silvia Persico è una delle atlete simbolo della Valcar - PBM; curiosamente, l'ultimo risultato di questa ragazza bergamasca è una medaglia d'argento ad un Campionato Italiano, esattamente come era accaduto tanti anni fa quando da esordiente 1ºanno arrivò seconda su strada a Chiavari.
Stavolta però l'argento è arrivato nel ciclocross e nella categoria Under 23 alle spalle della campionessa europea Chiara Teocchi che l'ha sopraffatta soltanto nelle fasi conclusive.
Questo risultato non è passato inosservato al c.t. della Nazionale Fausto Scotti che l'ha così convocata per le prossime gare di Coppa del Mondo (si incomincia domenica 15 gennaio a Fiuggi) per valutare la possibilità di portare Silvia Persico anche al Mondiale.
Silvia, un argento agli Italiani ciclocross di Silvelle. Soddisfatta?
Sì, sono contenta, non pensavo di andare così bene. Avevo già partecipato da 1ºanno junior agli italiani di ciclocross, ma in quell'occasione ero arrivata quarta. Quest'anno invece sono stata seguita dal mio d.s. Davide Arzeni, ho fatto tutta la stagione del cross e sono felice per questo risultato.
Raccontami della gara.
Sono partita bene all'inizio e i primi giri li abbiamo fatti insieme. Poi ho provato ad attaccare, ma non sono riuscita a staccare Chiara Teocchi e così ci siamo trovate in due a giocarci la corsa. Sull'ultima scalinata lei è salita a destra, io a sinistra: questa scelta è stata vincente per lei, è riuscita a vincere e le faccio i complimenti.
E io ti faccio i complimenti per la tua sportività. Non ti aspettavi un argento all'italiano, figuriamoci una convocazione in azzurro.
Sì, non me l'aspettavo, ma ci speravo.
E con quali obiettivi vivrai questa nuova esperienza?
Quando c’è la possibilità di indossare la maglia azzurra, la cosa più importante è dare tutto. Ringrazio il c.t. Fausto Scotti per la convocazione, vedremo cosa accadrà.
Facciamo un passo indietro. Poco prima dell'italiano ciclocross sei stata in ritiro con la tua squadra, la Valcar - PBM, a Cecina. Che atmosfera c'era?
Un bel clima, anche con le nuove ragazze. Come sempre, c'è la serenità giusta per lavorare, c'è un buon gruppo: non vedo l'ora di correre.
Silvia, tu sei la "bandiera" di questo team perché hai vestito il blu fucsia da esordiente, da allieva, da junior e ora anche da elite per il secondo anno. Per le più piccole sei un esempio: te la senti di dare un consiglio alle nuove arrivate?
Che bisogna giocare e divertirsi nelle categorie riservate alle più piccole. Arriverà poi il momento in cui le cose diventeranno più serie. E poi, cosa più importante di tutte, è che bisogna imparare ad essere un gruppo sin da esordienti e darsi una mano. Come all'italiano junior quando Silvia Pollicini ha richiuso tutti gli attacchi finali per poi consentire a Elisa Balsamo di vincere il tricolore. Sono questi gli episodi che si ricordano di più e che poi fanno la differenza.
Un'ultima domanda. Hai un sogno nel cassetto per la prossima stagione?
Poter partecipare al Giro d'Italia è un sogno, ma l'obiettivo per tutto il 2017 sarà quello di fare esperienza sia come squadra, sia come atleta singola.