Fra due mesi ai Castelli Romani si riaccende l’entusiasmo per le sfide tricolori: a distanza di due anni, tocca alla marathon e alla Colli Albani-La Via Sacra laureare i migliori fondisti e i futuri campioni d’Italia della specialità sullo sterrato nell’evento organizzato dal Biciclo Team-New Limits e sotto l’egida della Federazione Ciclistica Italiana.
La presentazione del campionato italiano marathon è stata ospitata nel municipio di Rocca di Papa dove il sindaco Pasquale Boccia ha fatto gli onori di casa ed evidenziato la forza di uno sport come la mountain bike che fa amare il territorio nel pieno rispetto delle regole e della natura circostante.
Per il sindaco di Nemi, Alberto Bertucci, l’evento Colli Albani rappresenta l’eccellenza che il territorio dei Castelli Romani può esprimere, vantare e mettere in mostra con la consueta ospitalità, con le sue tradizioni culturali ed enogastronomiche e con lo sport ciclistico.
Per il Parco Regionale dei Castelli Romani sono intervenuti il direttore Maurizio Fontana e il commissario Sandro Caracci, che hanno celebrato la Colli Albani-La Via Sacra come manifestazione che incrementa il turismo locale e la bicicletta tra gli elementi naturali che tutela il territorio.
Spazio anche ad Antonio Pirone (presidente della Federciclismo Lazio) e Gigi Sgarbozza (voce tecnica del ciclismo per conto di Rai Sport) che hanno sottolineato come i Castelli Romani e la tradizione ciclistica sono alla base per promuovere ed accogliere nel migliore dei modi l'evento tricolore, sinonimo di qualità organizzativa ai massimi livelli e di promozione dell’attività ciclistica su scala nazionale per il fatto che è il quarto campionato italiano che il Lazio ospita dal 2013 ad oggi tra strada e fuoristrada (il terzo nei Castelli Romani dopo l’enduro e la cross country).
Luciano Caucci, storico organizzatore della Colli Albani, ha illustrato la storia di questo evento e di come è nata la passione per la bicicletta nei comuni dei Castelli Romani grazie alla bicicletta, dapprima come funzione ecologica e poi come disciplina che ha permesso la nascita della Colli Albani dal 1998, per molti anni da Ciampino, a Rocca di Papa, da Iacchelli Velletri ai Pratoni del Vivaro Rocca di Papa e poi a Nemi.
Alla presenza di Mauro Tanfi (presidente della Federciclismo Provinciale di Roma), Federico Campoli (consigliere FCI Lazio), Alfio Sciuto (componente commissione giovanile FCI Lazio), Maurizio Brilli (relazioni esterne Federciclismo), Gennaro Cirillo (in rappresentanza del Coni Lazio), Elena De Maio (presidente Biciclo), Rolando Leoni e Claudio Caucci (componenti de comitato organizzatore), Andrea Basili e Antonella Paone (Proloco Rocca di Papa), Antonio Gentile (delegato allo sport per il comune di Rocca di Papa), Sergio Ierace (comandante della Polizia Locale di Rocca di Papa) e Dario Riccio (Maresciallo Capo della stazione dei Carabinieri di Nemi) sono stati svelati i dettagli tecnici del percorso tricolore, messi ancor più in evidenza dal filmato di Atlantide Video Service realizzato circa una settimana fa con alcuni collaudatori d’eccezione: Massimo e Antonio Folcarelli, Lorenzo Andolfi, Patrizio Leoni, Stefano e Giulio Gaudio.
La gara regina marathon misura 90 chilometri con un dislivello complessivo di 2700 metri con il passaggio caratteristico lungo il basolato della Via Sacra in cima a Monte Cavo, Monte Faete a Rocca di Papa, il nuovo tratto di Rocca Priora-Artena con Colle Sarazzano e Colle Pace, Fonte Vallone, la new entry Fonte Ontanese a Lariano, il Maschio dell’Ariano, la Cresta del Monte Artemisio, la temibile discesa della Direttissima, la collina del Vivaro a Velletri, gli ultimi strappetti attorno Fontan Tempesta già noti per il campionato italiano XCO 2013 prima di fare ritorno al traguardo di Nemi.
Dal punto di vista del chilometraggio per le categorie uomini M6(54-59) e M7+(60+), donne agoniste (Elite-Under23) e donne amatoriali (ELW-W1-W2+), la marathon si riduce di 5,2 chilometri e 170 metri di dislivello mentre per i meno allenati sono allestiti due percorsi più brevi: la point to point di 51,6 chilometri 1510 metri di dislivello e l’escursionistico di 30,4 chilometri e 860 metri di dislivello. Entrambi questi percorsi termineranno alla Collina del Vivaro. e avranno un rientro a Nemi di 3 chilometri libero. E' previsto anche un percorso di 20 chilometri e soli 450 metri di dislivello per i più giovani.
Video ricognizione percorso al link https://www.youtube.com/watch?v=spAzCIhG2fU&feature=youtu.be