Il Crankworx Rotorua 2020 va in archivio con il consueto grande show a cui ci ha abituato, rovinato però questa volta dall'esclusione dei rider italiani, costretti in hotel dalla paura del coronavirus.
Per quanto riguarda l'evento più prestigioso del week end neozelandese è stata praticamente una questione di famiglia con i successi di Tracey Hannah e Mick Hannah rispettivamente nella gara femminile e maschile. I due fratelli australiani si sono aggiudicati il Crankworx Rotorua Downhill presented by Gull. Tracey è stata nettamente la migliore tra le ragazze con il tempo finale di 3:32.44, staccando di 24"38 l'americana Jill Kintner, che si è piazzata in seconda posizione. A completare il podio la neozelandese Vinny Armstrong. La prova maschile è stata decisamente più combattuta. Con il suo 3:00.16 Mick Hannah è riuscito a mettersi dietro di 1"41 i corridori di casa Sam Blenkinsop e di 2"38 George Brannigan.
«La stagione non poteva iniziare meglio. Questa vittoria mi dà molta fiducia per il proseguo. Vedere Tracey sul gradino più alto del podio mi rende felice, so quanto ha lavorato duramente lo scorso inverno. Se la merita» ha commentato Mick tagliato il traguardo.
Il Maxxis Slopestyle in Memory of McGazza ci ha confermato di essere nel vivo dell'era di Emil Johansson. Lo svedese ha dominato la prima prova slopestyle dell'anno ottenendo 96 punti. Grazie a una run pazzesca e a due inediti trick ha mandato in visibilio il pubblico e sfiorato il massimo dei voti della giuria. «Quando è ora di gareggiare, sono semplicemente felice. Amo quello che sto facendo. Prendo il tutto seriamente quando devo preparare un appuntamento importante come questo perché so che il rischio è altissimo» le parole del vincitore, che si è messo alle spalle l'americano Nicolai Rogatkin con 93 punti e il tedesco Erik Fedko con 90.25.
La RockShox Rotorua Pump Track Challenge ha incoronato Jordy Scott e Tommy Zula. La 18enne americana ha primeggiato anche nella CLIF Speed & Style "in rosa", mentre il francese Tomas Lemoine è stato il migliore della prova maschile. La sfida manubrio contro manubrio della nuova 100% Dual Slalom ha regalato una serata ricca di emozioni e colpi di scena al numeroso pubblico accorso a Rotorua, che alla fine ha applaudito Jill Kintner e Kyle Strait.
Detto di tutti i protagonisti delle varie prove in programma nella prima tappa del Crankworx World Tour 2020, dobbiamo dedicare un capitolo a parte ai rider italiani che purtroppo non hanno potuto presentarsi al via delle gare a cui erano stati invitati. Torquato "Toto" Testa e Stefano Dolfin una volta arrivati in Nuova Zelanda sono stati costretti a restare in quarantena preventiva nella loro stanza di hotel perchè... provenivano dal nord Italia. Le regole sempre più stringenti in tutto il mondo per limitare il diffondersi del coronavirus questa volta li hanno messi fuori gioco. Gli azzurri, dopo questa spiacevole esperienza, sono riusciti a tornare a casa e sperano di rifarsi alla prossima occasione. Covid-19 permettendo...
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