Dom11242024

Aggiornamento:12:12:59

Iron Bike: zampata del giovane Tagliente alla Mediofondo Mtb Bosco di Bitonto

 

 

Iron Bike, Iron Bikers. Bici di ferro, Ciclisti di ferro. Sono quelli sfornati da quella fucina di giovani talenti che si sta rivelando essere il circuito di dieci tappe pugliesi per la mountain bike che nell’ultimo weekend di marzo ha vissuto a Bitonto il suo quarto appuntamento stagionale.

Dopo lo straordinario successo del diciassettenne Cristian Roberti a Castel del Monte è toccato ad Angelo Tagliente, juniores anch’egli, portare a casa la classifica assoluta della sesta Mediofondo Bosco di Bitonto, tappa numero quattro dell’Iron Bike 2019 e ultimo dei tre percorsi del trittico murgiano. Il tarantino di Crispiano, classe 2001, segue il suo compagno alla Ciclisport 2000 nella lista dei più giovani vincitori di una point to point di mountain bike in Italia. A dirla tutta per il team di Grottaglie è stata una domenica di incorniciare, con il podio tutto nero-oro a rimarcare un elevato spessore tecnico: 1° Tagliente, 2° Paolo Colonna, 3° Cristian Roberti. E se è vero che il suo viso può sembrare d’Angelo, le sue pedalate sono più Taglienti di tutte le pietre murgiane. Per gli inseguitori, almeno.

PERCORSO PER INTENDITORI – Ma andiamo con ordine. Sul percorso di 54 km, disegnato e gestito con dovizia di particolari e numeroso personale da parte del team Oroverde Bitonto, alla sua sesta fatica organizzativa nell’avventura Iron Bike e sotto l’egida della Federazione Ciclistica Italiana, si sono presentati in 220, impazienti di spingere al massimo la bici nei tratti tecnici novità dell’edizione 2019. Per poi meritarsi il succulento pasta party allestito dagli chef del Park Elizabeth, sede della logistica, prima di concedersi alle ricche premiazioni. Rifornimento in corsa garantito dal pacco gara fornito dal main partner Casa Milo.

A detta dei biker percorso molto divertente ma anche impegnativo, quello che li ha portati su e giù per la Murgia con 1100 mt di dislivello e numerosi strappi oltre la soglia del 18%. Ma tra il bosco del ceraso, il bosco di Pietre Tagliate ed il Bosco di Bitonto è nel secondo che i ciclisti hanno potuto scaricare tutta l’adrenalina grazie ai toboga tecnici in single track e continui cambi di pendenza nella penombra degli alberi. Li, nella parte centrale del circuito erano concentrate le chiavi di lettura della gara, con la temuta “salita dei cinghiali” (1,5 km con punte del 18%), e il “Muro del Bosco” (lunghezza 600 m e pendenza del 20-25% – il nome è tutto dire). E infatti è qui che si è decisa la corsa.

 

 

DOMINIO CICLISPORT E OCCASIONI PERSE – Dopo un avvio sprint e un lungo avvicinamento in fila indiana verso il cuore del percorso è nei pressi dello jazzo di Pietre Tagliate, uno dei più suggestivi manufatti nel parco dell’Alta Murgia, che il lungo plotone comincia ad assottigliarsi. Svettano in testa le maglie della Ciclisport, con capitan Colonna a fare l’andatura e il leader del circuito Girolamo Ceci a coprire le spalle, con Graziano Notrangelo (NRG Bike), Gianfranco Bongermino (NCT), Alessandro Fittipaldi (Ciclisport 2000) e Luigi Maria Di Cosola (Eurobike) a brevissima distanza. Dì li a poco guasti meccanici hanno rallentato la corsa di Ceci (al traguardo sarà solo 14°): un’occasione ghiottissima per quel Giacomo Scardigno (New Bike Andria), secondo in generale, che domenica scorsa ha dominato il Memorial Livrieri a Corato. Se non fosse che anche il ruvese è attardato, fermato da un virus intestinale: 33° all’arrivo e maglia sfumata.

Verso l’arrivo, collocato all’ingresso del Park Hotel Elizabeth di Mariotto, il giovanissimo Roberti perde contatto dal due di testa, lanciatissimo verso un’altra vittoria storica, conquistata in 2 ore 10 minuti e 37 secondi alla media di 24,35 km/h. Ma si difende benissimo dal rientro di un arrembante Notarangelo (1° di categoria M2), congelando il terzo gradino del podio con uno spunto da manuale. Quinto un ottimo Fittipaldi, leader della fascia over 45 anni e sesto Bongermino. Nella gara femminile conferma di spessore per la maglia fucsia Simona Quarta(ASD MTB Martano), vincitrice davanti una rivale con i fiocchi e forte su strada, Rosa Di Nunno (Pedale Elettrico). Terza Agata Mazzone (Talos Ruvo). Le emozioni non sono mancate anche nella speciale corsa dedicata alle E-bike, biciclette con pedalata elettricamente assistita, in cui l’ormai solito Emanuele Losacco(AmicinBici) ha dovuto faticare non poco per tenere testa al giovane Gianluigi Sforza (Orme Bike) e infatti ha dovuto cedere alla precisione dell’altamurano, che conquista la sua prima vittoria del 2019 in questa speciale disciplina. Sul podio anche Gianvito Miccolis (Tekno Bike Rutigliano).

Gioia di pedalare in libertà per i 30 partecipanti alla cicloturistica. Il più veloce è risultato Angelo Michele Liotino in 1:40.09 su Giovanni Scaraggi e Giancarlo Tedesco. Nelle singole categorie hanno trionfato invece Giuseppe Todisco (Amicinbici Losacco Bike – ELMT), Luigi Maria Di Cosola (Eurobike – M1), Ermanno Laneve (NCT – M3), Gaetano Soriano (Oroverde Bitonto – M5), Giuseppe Di Reda (Avis Bisceglie – M6) e Giuseppe Lazzazera (GS Fausto Coppi Acquaviva – M7over). Tutte le classifiche sono disponibili sul portale ICRON.

L’EMOZIONE DI TAGLIENTE – Dopo l’arrivo Angelo Tagliente ha commentato così il suo successo e la storica tripletta in casa Ciclisport: «Questa gara è stata tiratissima dall’inizio, devo dire che il percorso era molto bello, specialmente nel bosco. Ce le siamo date di santa ragione, ma il gioco di squadra è stato fondamentale, con paolo, Cristian e Alessandro. Mi sento onorato di essere tra i più giovani vincitori italiani di una mediofondo, è stato fantastico vincere divertendomi, specialmente nelle discese e nei tratti guidati». Gli fa eco la spalla Roberti: «Per una gara così dura e lunga è stato importantissimo avere un supporto del team per arrivare al traguardo insieme. Avevamo l’obiettivo di tenere lontani i più agguerriti e ci siamo riusciti, grazie anche alle indicazioni di Paolo Colonna, indispensabili per una squadra di soli giovani».

 

 

LE MAGLIE – Nonostante gli (apparenti) scossoni non si muove nulla in classifica generale, che resta identica a quella sfornata dalla gara di Altamura. Guida la generale in maglia fucsia Girolamo Ceci (Ciclisport 2000) e il suo compagno di squadra Alessandro Fittipaldi mantiene la maglia verde di fascia over 45. Miglior giovane il brindisino Giuseppe D’Amico (MTB san Pietro Salis Bike) e leader femminile Simona Quarta. Maglia verde chiaro per le E-Bike sulle spalle di Emanuele Losacco.

UN MESE DI SOSTA – Bisognerà attendere un mese esatto per rivedere l’Iron Bike, che tornerà in scena il 28 aprile con la Mediofondo dei Monti Dauni organizzata dalla UC Foggia 1976. Con la guida esperta di Francesco Velluto la carovana dell’Iron Bike sarà a Biccari, borgo annoverato tra i più belli d’Italia e ultimamente sulla cresta dell’onda del turismo green e sostenibile. Dai 1152 metri di Monte Cornacchia (sì, si transita in cima) i ciclisti osserveranno tutta la Puglia dall’alto.