Giove Pluvio è clemente. Paolo Colonna no. Il clima è stato benevolo sulla tappa inaugurale dell’Iron Bike, ma ad aver tinto d’azzurro il cielo sopra la ridente frazione di Coreggia è stato il nazionale Paolo Colonna, anche se probabilmente tutti i suoi avversari avranno visto solo nero (nera e gialla è infatti la divisa del team Scott). L'arrivo vincente di Paolo Colonna a Coreggia Cronaca di una giornata di festa Si riprende, dunque, da dove ci eravamo lasciati. Il portacolori altamurano del team Scott ha preferito non interrompere il fil-rouge che lo lega al circus dell’Iron Bike dalla scorsa stagione, da quel 5 novembre scorso a Spinazzola, ed è tornato alla carica, trovando la stessa spalla (Mino Ceci, riconfermato in Scott) e gli stessi avversari, tra i quali l’arrembante Nicola Pugliese (team Eurobike), Nando Bossis e Giuseppe Belgiovine. C’erano un po’ tutti i protagonisti di sempre dietro la linea di partenza del sesto trofeo Bosco Calmerio, trasformato in mediofondo grazie all’intuizione di Rino Perta, presidente della Spes Alberobello, di avere le carte in regola per entrare nell’Iron Bike e proporre agli appassionati un percorso esclusivo, disegnato tra i boschi di querce in uno slalom gigante tra bianchi trulli e masserie fortificate, con lo sfondo costante della Selva di Fasano. Al centro di tutto, protagonista principale, il canale principale dell’Acquedotto Pugliese, con i suoi ponti mastodontici ad arcate in pietra chiara, precursore di quell’idea di mobilità dolce sui percorsi ciclopedonali che sempre più prende piede in Europa. AL VIA IN 350 - A prendere il via, sfidando i capricci di un meteo incerto sino al giorno prima, oltre 350 ciclisti, divisi nei raggruppamenti “Mediofondo” (il principale), cicloturisti ed E-Bike (bici con pedalata elettricamente assistita, novità del 2018). 194 gli abbonati complessivi al circuito, le cui operazioni di accredito si sono chiuse nella tarda serata di venerdì 23 febbraio. Biker allineati per la partenza della prima tappa Iron Bike 2018 LOGISTICA OK - Apprezzata la logistica, curata con dovizia di particolari dall’ASD SPES, già nota al mondo delle due ruote per organizzare da 23 anni la Gran Fondo dei Trulli e per essere stata promotrice della tappa di Alberobello del Giro 100. Ma soprattutto l’accoglienza e la cura maniacale del percorso, segnato in ogni suo dettaglio. Ad occuparsene è stato proprio Nicola Pugliese, che ha smesso i panni di aiuto-organizzatore pochi minuti dalla partenza, è salito in sella e si è conteso sino all’ultimo con il duo Scott i gradini più alti del podio. «Il percorso era misto – spiega Pugliese - con tratti tecnici, dove ci si divertiva a guidare la bicicletta, mentre in altri tratti occorreva sprigionare un po’ di potenza. Il percorso è stato curato nei minimi dettagli per far si che la gente potesse percorrerlo senza incorrere in errori o eccessivi pericoli».
TESTA A TESTA - Dal punto di vista puramente agonistico la corsa alle spalle dei tre di testa (giunti nell’ordine Colonna, Ceci, pugliese) ha visto protagonista l’Iron Biker uscente, Giuseppe Belgiovine (Eurobike), la cui posizione è stata a lungo contesa da Nando Bossis (Cyclonstore.it) e da uno straordinario Angelo Tagliente (classe 2001, categoria Juniores della MTB Casarano) con un eccellente Giacomo Scardino (New Bike Andria). Protagonista tra le biciclette elettriche la sfida Emanuele Losacco (Amicinbici Gravina) e Alban Nuha (team Eurobike).
ASD SPES, UNA GARANZIA - «Da organizzatore esperto ho notato che si sono divertiti e hanno apprezzato il percorso – tira le somme Rino Perta – Questo percorso è speciale, perché non si allontana mai troppo dal paese, ma offre tutto ciò che un biker può desiderare, alternando tipologie di paesaggi». Apprezzamenti si segnalano anche per l’accoglienza E non mancano i consigli agli organizzatori per le tappe future: «Mai farsi intimorire dal meteo, non bisogna mollare mai e avere coraggio. Poi la mattina della gara sarà il giudice a decidere cosa fare».