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AI NASTRI DI PARTENZA IL 52°TROFEO MORUCCI DALL’ALTO VALORE SIMBOLICO

Cinquantaduesimo Trofeo Salvatore Morucci-1°Memorial Armando Morucci: tanta storia ciclistica alle spalle, quest’anno ancor di più legata alla figura di patron Armando venuto a mancare il 6 settembre scorso.

Domenica 6 ottobre si corre a San Martino al Cimino (Viterbo) con il ricordo di Armando nel cuore: un personaggio amato e stimato da tutti che si contraddistingueva per la sua smisurata passione per lo sport delle due ruote, tramandata da suo fratello Salvatore, oltre alla sua grande umanità e generosità che riusciva a trasmettere attorno alle persone più care e ai tanti addetti ai lavori del ciclismo.



C'è tanta, tanta storia gloriosa nella classica viterbese che ricorda dal 1962 il campione degli anni Cinquanta Salvatore Morucci vincitore di ben 70 corse nella sua gloriosa carriera ciclistica tra cui il Gran Premio della Liberazione a Roma nel 1953 ma soprattutto storico alfiere dei colori giallorossi dell’A.S. Roma Ciclismo.

Quest’anno è ancora più forte la volontà degli organizzatori di proseguire nel nome di Armando e anche di Salvatore. Un’occasione che non sarà di certo perduta grazie ai ragazzi della categoria juniores pronti a misurarsi sugli 81 chilometri del percorso (partenza ufficiosa alle 10:15 da San Martino al Cimino in Piazza Buratti, via agonistico alle 10:30 da Strada Bagni a Viterbo) che si sviluppa nella zona compresa tra il capoluogo viterbese e la parte meridionale del lago di Bolsena (Piansano, Arlena di Castro, Tuscania) per fare ritorno a San Martino al Cimino con l’arrivo posto al termine del duro e temibile strappo in pieno centro cittadino a Via Doria.


Il Trofeo Salvatore Morucci-Memorial Armando Morucci è frutto della sinergia tra gli organizzatori dell’Asd GS Salvatore Morucci dell’ex presidente Armando (presidente onorario Ezio Morucci) e del vice Giovanni Trombetta con l’immancabile supporto istituzionale della Regione Lazio, della Provincia e del Comune di Viterbo sotto l’egida della Federciclismo Lazio e del Coni con lo scopo di valorizzare il territorio della Tuscia alle falde dei Monti Cimini oltre a portare avanti una manifestazione di notevole prestigio nonché trampolino di lancio verso il professionismo, palcoscenico nobile del ciclismo.

Nel 1986 fu teatro del campionato italiano dilettanti vinto per l'occasione da Antonio Fanelli; nel 1990 lasciò il segno lo specialista delle Classiche del Nord Michele Bartoli; nel 1977 Claudio Corti nello stesso anno in cui vinse il mondiale dilettanti in Venezuela; nel 2001 la storica affermazione sulle strade di casa di Giulio Tomi; nel 2008 il sigillo di Fabio Taborre tra i pro' oggi con la Vini Fantini. Nel 2011 Fabio Aru, in forza all'Astana a fianco di Vincenzo Nibali, si rese protagonista di una fuga solitaria negli ultimi 70 chilometri senza farsi riprendere dagli inseguitori.

Rispettando fedelmente la tradizione in cui il vincitore del Morucci è riuscito a passare subito tra i professionisti, è storia di un anno fa il successo di Donato De Ieso che da quest'anno veste la casacca della Bardiani Valvole-Csf Inox ovvero l’unica formazione professionistica (licenza UCI Professional) composta di soli italiani, tutti molto giovani, con un’età media di 24,5 anni.

 

La vittoria di Fabio Aru e il video edizione 2011 de L’Ora del Ciclismo al link http://www.ciclonews.it/ora.php?id=574