Cadorago (Co) - Quindici anni non sono ancora la maggiore età, ma quindici anni vissuti dall’inizio della fondazione per un sodalizio leader nel settore organizzativo e di risultati sono un bel biglietto da visita, con cui l’Asd velo club Cadorago si presenta davanti ai proprio sostenitori, sponsor e corridori al ristorante “Andrea” a due passi dalla più celebre “Pinetina” di Appiano Gentile, dove l’ingaggio di un solo nerazzurro supera il più roseo bilancio dell’intera Udace.
Cadorago sorge a sud-ovest di Como, in una zona che brulica di ciclisti grazie alle sue ampie strade collinari che fanno da corollario alle Prealpi Lariane, meta domenicale di corposi gruppi di atleti con la passione delle due ruote.
Società molto apprezzata in ambito organizzativo, anche con i suoi atleti in maglia nera-Carmioro nella passata stagione si è distinta con ventisei affermazioni societarie, quindici vittorie individuali, tra cui spiccano sei titoli provinciali e un campionato regionale strada con Angelo Esposito.
A livello organizzativo, un campionato Italiano di seconda serie resta la perla, cui si vorrebbe affiancare in un futuro prossimo un’altra manifestazione di caratura, mentre nel 2011 i ragazzi del presidente Domenico Mercuri si sono prodigati nell’organizzazione di cinque manifestazioni che diventeranno sei nell’anno corrente con inizio già in data 22 aprile a Cadorago per la gara di apertura.
Tra una portata e l’altra, il presidente Domenico Mercuri, sempre ben spalleggiato dal suo vice Ildebrando Tiberto ha voluto premiare con una targa coloro che assieme a loro condividono gioie e fatiche di quindici anni di associazionismo: Giampiero Rimoldi, Luciano Spinacè, Carlo Gheller, Giovanni Clerici, Silvano Talenti, Luigi Lucca, Giorgio Farrioli e Mauro Bragagnolo, i dieci soggetti che nell’ormai lontano 18 dicembre 1996 presso lo scantinato dell’oratorio di Cadorago fondarono il sodalizio.
Per tutti dopo la presentazione, una piccola biografia personale di Domenico Mercuri prima del meritato riconoscimento.
Ospite d’onore dell’avvenimento il promettente elitè Francesco Figini, uno scalatore vincitore del “Gran Premio il muro di Sormano” l’ostica salita che in tempi remoti era affrontata anche al giro di Lombardia, poi cancellata perché quasi nessuno la percorreva con i propri mezzi.
Con la conduzione del presentatore Arnaldo Priori, fanno bella mostra le foto di Sergio Gimmelli che scorrono su un ampio telo posto a bordo sala tra i divertiti commenti dei novanta commensali, quasi irriconoscibili in giacca e cravatta, in molti hanno già una condizione avanzata per l’imminente stagione alle porte, anzi qualcuno ha già provato l’ebbrezza del numero sulla schiena, in un calendario impazzito che si anticipa di anno in anno.
I presupposti per una stagione da ripetere ad alti livelli come quella appena conclusa ci sono tutti, per ora si aspetta la corposa estrazione della sottoscrizione a premi che farà sicuramente contenti molti dei convenuti.
Arnaldo Priori
< Prec. | Succ. > |
---|