ANDRONI SIDERMEC
È buono il bilancio anche al Tour de Langkawi per l’Androni Giocattoli Sidermec, reduce da una settimana di doppia attività. La trasferta malese per il team campione d’Italia, che tanti successi negli anni ha ottenuto nella corsa, va in archivio con tre podi, tra cui spicca una vittoria, e una serie di altri piazzamenti interessanti. La corsa a tappe, durata otto giorni dal 18 al 25 marzo, ha segnato nel modo migliore per l’Androni Giocattoli Sidermec il ritorno alle gare di Manuel Belletti dopo la caduta in Argentina di gennaio e il conseguente lungo stop a causa di tre piccole fratture costali. Il velocista romagnolo, che già forte era partito in Sudamerica prima della caduta, è rientrato con il piglio e la condizione giuste, andando a vincere la settima e penultima tappa con uno sprint di forza sui compagni di fuga. Belletti ha ottenuto anche la piazza d’onore nella volata conclusiva di Kuala Lumpur, un quarto e un quinto posto nelle frazioni iniziali. A riprova della regolarità nei piazzamenti Belletti ha terminato al quarto posto nella classifica a punti. L’altro buon protagonista in casa Androni Giocattoli Sidermec è stato Matteo Malucelli. Il corridore romagnolo ha sfiorato il successo nella seconda tappa, chiusa sul secondo gradino del podio. Poi per lui anche un settimo posto nella sesta frazione. In classifica generale, vinta dal russo Ovechkin, l’Androni Giocattoli Sidermec - che in Malesia è stata guidata dal team manager Gianni Savio, rientrato solo con qualche giorno d’anticipo per la concomitanza con la Coppi&Bartali, e dal direttore sportivo Alessandro Spezialetti - ha ottenuto la quattordicesima posizione con Alessandro Bisolti e la diciottesima con Luca Chirico. Quarta la posizione del team nella graduatoria a squadre.
GS EMILIA
Quella che si è conclusa domenica scorsa al Castello di Montegibbio è stata una delle edizioni più entusiasmanti e spettacolari della Settimana Internazionale Coppi e Bartali, la breve gara a tappe organizzata dal Gruppo Sportivo Emilia che va in archivio con un successo a 360 gradi.
Un successo che conferma il livello raggiunto dalla gara organizzata dall’ente organizzatore bolognese ed è proprio il presidente, Adriano Amici, a stilare il bilancio complessivo delle quattro giornate di gara.
“Ci lasciamo alle spalle una Settimana Internazionale di Coppi e Bartali che ha visto al via ottimi atleti in rappresentanza di grandi formazioni, tra le quali sei World Team, che hanno onorato la corsa con impegno, regalando al pubblico momenti di grande ciclismo. Nelle quattro giornate di gare lo spettacolo agonistico non è certo mancato e il livello qualitativo complessivo dell’evento è confermato dal risultato finale con un podio (Rosa, Mollema e Carapaz) di spessore. Questo successo è il frutto di una sinergia importante tra noi e tutte le istituzioni, le amministrazioni e le realtà che hanno creduto nella gara e alle quali va il ringraziamento di tutto il Gruppo Sportivo Emilia, ringraziamento che estendo anche agli esponenti dei media che ci hanno seguito con grande attenzione e interesse e a tutte le forze dell'ordine, impeccabili al nostro fianco per garantire condizioni di sicurezza ottimali.”
Nel frattempo Adriano Amici e il suo staff sono già al lavoro per i prossimi appuntamenti organizzativi e, mentre non è ancora definito il Memorial Marco Pantani del 22 settembre, le ultime quattro gare del 6 e 7 ottobre (Giro dell’Emilia Granarolo, Giro dell’Emilia Unipol Banca Donne Elite, GP Bruno Beghelli e GP Bruno Beghelli Donne Elite), i cui percorsi ricalcheranno quelli tradizionali, stanno ormai registrando il “tutto esaurito” per quanto riguarda le squadre al via.
GIRO DEL BELVEDERE
Tutti a caccia dell’eredità del campione in carica Aleksandr Riabushenko. Sale la febbre attorno ad una edizione speciale del Giro del Belvedere, la numero 80, in programma il prossimo lunedì 2 aprile a Villa di Cordignano (TV). I migliori talenti Under 23 del pedale italiano e internazionale sulle strade della Marca Trevigiana per primeggiare in una gara che tradizionalmente è un trampolino di lancio verso il grande ciclismo.
Riabushenko, il bielorusso che con la maglia di Campione Europeo U23 si è aggiudicato la “Classica di Pasquetta” del 2017, è passato professionista con la UAE Team Emirates ed è solo l’ultimo esempio in tal senso. Fra gli atleti che figurano nella top-10 dello scorso anno, infatti, ben sette hanno poi firmato un contratto da pro.
L’albo d’oro del Giro del Belvedere è ricco di atleti che hanno scritto pagine importanti nella storia del ciclismo. Brillano le medaglie d’oro di Mario Zanin (Olimpiadi di Tokyo 1964) e di Silvio Martinello, cinque volte campione del mondo e campione olimpico ad Atlanta 1996 nella corsa a punti. Dopo la “Classica di Pasquetta”, Maurizio Fondriest si laureò campione del mondo in linea nel 1988 a Renaix e vinse la Milano-Sanremo 1993. Anche Ivan Gotti, due volte vincitore del Giro d’Italia, 1997 e 1999, vanta un successo al Belvedere nel 1990.
Senza dimenticare i compianti Vito Favero – secondo al Tour de France del 1958 – ed Ezio “Stecca” Piccoli, ex corridore dilettante cordignanese, stimato direttore sportivo del GS Caneva, oltre che importante motore organizzativo del Giro del Belvedere, recentemente scomparso.
La Marca Trevigiana ha applaudito anche i successi a Villa di Cordignano dei vari Gianni Giacomini, Biagio Conte, Pietro Caucchioli, Giampaolo Caruso, Yaroslav Popovych, Davide Malacarne, Sacha Modolo e tanti altri, sino appunto ad Aleksandr Riabushenko. Il grande ciclismo ha i fari puntati sul Giro del Belvedere: è qui che salgono alle luci della ribalta i nuovi protagonisti con un futuro tutto da scrivere.
GRANFONDO CITTA' DI PADOVA
L'unico cruccio che gli organizzatori ponevano con un punto di domanda era che il tempo tenesse, che non si abbattessero piovaschi, come nelle giornate precedenti. Infatti, il tempo è stato clemente ed il sole ha accompagnato i numerosi partecipanti, anche se la temperatura non era affatto primaverile, ma che dava più credibilità ad una temperatura quasi invernale. Stiamo parlando della 5^edizione della Granfondo Città di Padova, che gli organizzatori hanno voluto si svolgesse nell'ultima domenica di marzo anzichè nel mese di giugno, come nelle precedenti edizioni, per non incorrere a concomitanze che teneva lontana l'affluenza dei ciclisti. Così è stato, erano oltre i 2000 gli appassionati che si sono portati ai nastri di partenza di una manifestazione tanto cara alla Ciclisti Padovani presieduta da Galdino Peruzzo, con partecipanti provenienti da tutta la Penisola ed anche rappresentanti di 20 nazioni straniere. La partenza ed arrivo venivano effettuati nella Piazza tra le più grandi e caratteristiche d'Italia, il Prado della Valle, nel centro di Padova. Si dovevano percorrere, dopo la partenza data alle ore 9.00 dal Prato della Valle, alcuni chilometri, 15, ad andatura turistica per raggiungere il chilometro “0” posto nella città termale di Abano Terme. Tempo massimo di arrivo ai fini della classificazione: Percorso Medio km 93 entro le ore 13.30; Percorso Lungo km 128 entro le ore 15.30. Subito dopo il via, il lungo serpentone si allungava sempre più, con gli specialisti che prendevano il comando è andavano verso la prima asperità della giornata, la Quota 101. Le strade dei colli Euganei, tra lo splendido panorama, davano modo ai gran fondisti di mettersi in mostra con attacchi a ripetizione. Il ritmo forsennato impresso dai concorrenti non dava adito a fughe repentine. Intanto era l'impegnativa asperità di Teolo che sembrava irraggiungibile, ma in un battibaleno, ecco che i più temerari transitavano per il Gpm. Poi a tutta velocità giù per la discesa con i battistrada che pigiavano forte sui pedali ed andavano verso le strade dei colli Berici. San Giovanni in Monte era il più temuto, per le sue pendenze micidiali che mettevano in seria difficoltà più di qualcuno. Pedalate possenti e si proseguiva verso Albettone ed in lontananza di intravvedevano ancora gli Euganei, tra le verdeggianti gemme che stavano per aprirsi e le fioriture degli alberi in fiore, dove i ciclisti erano diretti. Intanto sul percorso della Medio Fondo dei km. 92,500, era il Pianoro del Mottolone che mandava in avanscoperta un drappello formato da una decina di atleti, che facevano un'andatura di tutto rispetto, allungando ancor di più il gruppo dei più diretti avversari. I fuggitivi del percorso minore, andavano uniti verso l'arrivo disputando anche la volata dove era Fabio Fadini (Team Morotti) ad avere la meglio sul faentino Alessandro Motta (Faenza Team) ed il padovano Davide Bedon (Cicli Stefanelli), che andavano ad occupare i gradini del podio. Nella categoria femminile era Michela Gorini (Team Fausto Coppi Fermignano) ad aggiudicarsi la gara battendo Alessia Bortoli (Stemax Team) e Alexia Panteri (Somec MG K Vis), che avevano la soddisfazione delle foto di rito sul podio. Intanto i granfondisti erano alle prese con le ultime salite da capogiro, prima fra tutte: il Boccon, il Monte Versa, con la tremenda Val Pomaro per il Passo Roverello, che dava l'ultimo stacco a quelli rimasti senza più birra in corpo. Per fare ancor più male, la salita del Turri, a circa 20 chilometri dal traguardo. Era un'apoteosi per Matteo Di Donato (Cannondale Gobbi FSA), che se ne andava solitario verso il finale dei 128 chilometri ed in Prato della Valle erano applausi per lui, che andava a tagliare il traguardo a braccia al cielo. Ad aggiudicarsi il secondo posto era Mattia Fraternali (Miche-MG K Vis), che tagliava il traguardo dopo oltre 3 minuti dal vincitore, con Luca Chiesa (Scott Team Granfondo) che veniva battuto in volata da Fraternali ed andava a completare il podio. Nella categoria femminile, l'esperta Barbara Lancioni (Somec MG K Vis) trionfava davanti alla padovana Claudia Padoan (Iperlando), che tagliava il traguardo dopo oltre 7 minuti dalla vincitrice, sul terzo gradino del podio, Barbara Genga (Team Fausto Coppi Fermignano). Al termine della prova, c'era il pasta party per tutti! Si può dire che la manifestazione ciclistica ha avuto grande successo ed i partecipanti hanno aderito a confermare la positività della regia organizzativa, per la sicurezza delle strade grazie ad oltre 500 volontari addetti agli incroci ed in luoghi ritenuti pericolosi, che ha avuto alla regia l'ex professionista Alberto Ongarato con Martino Scarso, oltre naturalmente al presidente della Sc Padovani, Galdino Peruzzo. Una domenica intensa e ricca di emozioni alla Granfondo Città di Padova – Cicli Olympia, che ha visto 2000 ciclisti da tutta Italia sfilare sulle strade che attraversano Padova e i Colli Euganei, segno di una ulteriore crescita della manifestazione che di anno in anno riscuote sempre maggior successo tra gli appassionati delle due ruote. La Granfondo Città di Padova – Cicli Olympia ha aperto il circuito più importante del panorama granfondistico nazionale, il Prestigio di Cicloturismo, nel migliori dei modi: con una grande festa. -“Essere scelti per il prestigio è stato motivo di orgoglio – ci spiega Galdino Peruzzo, presidente della S.C. Padovani – e abbiamo cercato di mettere in campo il massimo per offrire ai partecipanti una giornata indimenticabile sotto ogni punto di vista”. Un impegno che ha trovato risconto nei numeri con circa 500 volontari presenti sul percorso, 34 moto scorte tecniche, 12 ambulanze, 4 auto mediche con 4 medici a bordo, un presidio medico avanzato sul Monte Versa e uno in Prato della Valle. Suggestivi tratti pianeggianti ed impegnativi “sali e scendi” da Classica della Ardenne hanno accompagnato tutti i partecipanti verso l’arrivo inedito di Prato della Valle, una delle piazze più grandi e belle del mondo. Un arrivo che ha regalato alla manifestazione il lustro che merita e ai granfondisti uno scenario mozzafiato. A vincere la Granfondo Città di Padova – Cicli Olympia è stato Matteo Di Donato del team Cannondale Gobbi FSA, che con una azione di forza sulla prima salita di giornata ha fatto il vuoto per poi involarsi in solitaria verso la vittoria. Tra le donne si è imposta con distacco Barbara Lancioni del Team Somec-MG K Vis. Per concludere, dobbiamo dire che la manifestazione ciclistica era valida per il Campionato del Mondo della Ristorazione, che hanno visto indossare le maglie iridate del primato i seguenti corridori: Monica Carraro (Ciclistica Piovese) tra le Women; Daniel Trevisan (Resanese) tra i Senior; Christian De Lucca (Jesolo Team 88) tra i Veterani) e Daniele Baroncini (Asd San Patrizio) tra i Gentlemen.
Arrivo Granfondo 128 km: 1) Matteo Di Donato (Cannondale Gobbi FSA) che compie km.128 in 3h15'28"; 2) Mattia Fraternali (Miche-MG) in 3h18'47"; 3) Luca Chiesa (Scott Team Granfondo) in 3h18?47"; 4)Antonio Surian (Green Paper Trek Mobilzer; 5) Francesco Gustinicchi (Miche Leggend) in 3h20'21"; 6) Andrea Tecchi (Bike Team Meraviglia); 7) Andrea Chiminello (Spezzotto Bike Team); 8) Francesco Bortolotto (Team Friuli Sanvitese); 9) Cristiano Pegoraro (Record Bike); 10) Christian Pazzini (Cannondale Gobbi FSA).
Arrivo Granfondo femminile 128 km: 1) Barbara Lancioni (Somec MG K Vis) che compie km.128 in3h33'00"; 2) Claudia Padoan (Iperlando) 3h40'36"; 3) Barbara Genga (Team Fausto Coppi Fermignano) in 3h41'22"; 4) Arianna Marchesini (Somec MG K Vis) in 3h41'24"; 5) Odette Bertolin (Some MG K Vis) in 3'41'26"; 6) Valentina Marrone (Vibrata Bike); 7) Patrizia Romanello (Bike Special Team): 8) Flavia Masiero (Team Armistizio Zerolite); 9) Gabriella Emaldi (Somec MG K Vis); 10) Gloria Bee (GF Team).
Arrivo Mediofondo 92,500 km: 1) Fabio Fadini (Team Morotti) che compie km.98,500 in 2h17'05"; 2)Alessandro Motta (Faenza Team) s.t.; 3) Davide Bedon (Cicli Stefanelli) s.t.; 4) Federico Costa (Iperlando ) in 2h17'06; 5) Luca Anelli (Free Bike) s.t.; 6) Cristian Ferretti (Free Bike Team); 7) Nicholas Bonetto (Cicli Stefanelli); 8) Marco Spada (Faenza Team); 10) Giuseppe Corsello (Speedy Bike).
Arrivo Mediofondo femminile 92,500 km: 1) Michela Gorini (Team Fausto Coppi Fermignano) che compie km. 92,500 in 2h31'14"; 2) Alessia Bortoli (Stemax Team) in 2h38'51"; 3) Alexia Panteri (Somec MG) in 2h38'54; 4) Serena Medri (Ars Et Robur) in 2h48'34"; 5) Silvia Zanetti (Somec MG) in 2h48'48"; 6) Lavinia Palazzo (Team Fausto Coppi Fermignano); 7) Jessica Diotalevi (Bike Rosa Team); 8) Elisabetta Checchi (Bike Team Villorba); 9) Marianna Rossi (Tinky Ladies Pinarello); 10) Barbara Bovolenta (Ciclo Delta).
FRASASSI MTB BIKE RACE
L’ATLETA del team Cicli Cingolani – Pianello di Ostra chiude in solitaria, festeggiato mattatore, nella suggestione del paesaggio fortemente valorizzato dal ciclismo-spettacolo e dalle due ruote con i soddisfacenti numeri (301 partecipanti dei 398 iscritti). POLLICE, INDICE E ANULARE della mano destra alzati da Lorenzo Pierpaoli, che sorride solarmente per il ‘tre su tre’ realizzato nella Frasassi Bike Race, dominata nel 2018 così come nel 2017 e nel 2016. Applausi a S. VITTORE DI GENGA, nel cuore dell’entroterra anconetano. Applausi dai ciclofili e dai turisti, che si godono le Grotte, la Gola e le ruote grasse del fuoristrada. APPLAUSI AGLI ORGANIZZATORI della Frasassi Bike coordinati da Dario Falcioni, instancabili nell’affrontare l’impegnativa plurima maratona. Pedalano infatti tutti. Cronaca. DAVID RINALDONI è il primo a vincere (esordiente della Polisportiva Morrovallese), davanti al compagno Teodoro Torresi e Mattia Ascani. ENRICO NATALI raddoppia per la scuderia maceratese: l’allievo è seguito da Riccardo Aringolo e Gabriel Moro. LA PROVA POINT TO POINT (prima tappa del Campionato Marchigiano) sale e scende per 40 km, perlopiù sul fondo sterrato dei monti Murano, Predicatore e Ginguno (dislivello di 1.750 metri, pendenza massima del 28%). GLI INTRIGANTI TRATTI in single-track si sviluppano per 10 km. Pierpaoli si pone presto al comando. Gli interrogativi legati al debutto stagionale ottengono la migliore risposta, a tu per tu con specialisti di rango. Secondo chiude Alessio Agostinelli (Superbike Team - Castelfidardo). Terzo è l’arceviese Leopoldo Ricchetti (Bike Teraphy – Pergola). A SARA D’ANGELO la corona rosa. TVRS (canale 11 – streaming www.tvrs.it): martedì 27 marzo - ore 20,30; Giovedì Ciclismo 29 marzo – ore 22,30 Umberto Martinelli
< Prec. | Succ. > |
---|