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Vi raccontiamo il percorso del 20° Trofeo Città di Nave

Cortine di Nave (BS) – L’occasione è speciale. Ci stiamo avvicinando all’ultima prova di questo Circuito Bresciacup 2011 ovvero quelle che sarà l’ultimo “campo di battaglia” prima di chiudere definitivamente i giochi per le maglie verdi, che identificano i leaders della speciale classifica a tempo riservata alle gare inserite nel calendario granfondo, ma soprattutto per quella che è la classifica generale a punti dell’intera Cup, ovvero la più ambita lotta per la conquista della maglia bianca.

Ecco dunque che per voi siamo saliti in sella alla nostra mtb ed abbiamo fatto un giro di ricognizione sul percorso che domenica 9 ottobre ospiterà il 20º Trofeo Città di Nave. Uno dei percorsi storici della mountain bike bresciana. Passaggi caratteristici e salite mitiche che però, ancora una volta, nascondono mille insidie ed alcune novità.

I ragazzi dello Zaina Club hanno riproposto lo stesso percorso presentato con tante novità nel 2010 ma a rendere il tutto leggermente differente sono le condizioni climatiche e meteorologiche che renderanno la corsa di gran lunga differente rispetto le ultime quattro edizioni. Niente a che vedere con gli anni in cui si doveva prendere il via con temperature prossime agli 0°C. Il fondo è compatto e le tanto attese piogge di questa mattina hanno reso il percorso, sino a ieri polveroso e scivoloso, compatto e con un grip a dir poco ottimale. Ma iniziamo per prima cosa il giro di lancio.

Partenza classica davanti alla chiesa della frazione di Cortine di Nave e anello su asfalto tra le vie del paese e transitando nuovamente sotto l’arco gonfiabile in zona partenza il gruppo si dirigerà verso la strada provinciale che verrà chiusa al traffico per permettere al lungo biscione colorato di attraversarla dirigendosi subito verso la salita del San Giuseppe che si percorrerà totalmente.

Circa 1,5 km di ascesa su asfalto che allungherà il gruppo prima di ridiscendere dal mitico canalone, un veloce toboga tra sassi radici e curve veloci d’affrontare sfruttando l’appoggio naturale degli argini riporterà velocemente ai piedi della salita. Qui si gira a destra e attraverso una serie di veloci passaggi tra fettucciati e brevi tratti asfaltati ci si dirige al cospetto della salita del Muratello.

Circa 2 km con pendenze in continua variazione che daranno certamente il primo vero scossone alla corsa. In prossimità di un tornante a sinistra si svolterà a destra e attraversando la zona delle Paneghette si inizierà un micidiale tratto con continui saliscendi che riporta sulla cima del San Giuseppe dove si torna ad imboccare la discesa del canalone.

Quest’anno, terminato per la seconda volta l’infernale toboga tra piante e radici si gira nuovamente a destra ripercorrendo un tratto di fettucciato prima di riprendere per la seconda volta la salita del San Giuseppe. La seconda ascesa sarà però più corta, non si arriva in cima bensì circa 700 mt. prima della sommità si gira a destra, si passa dalla madonnina del cacciatore per gli ultimi strappi in single track prima di scendere velocemente nella zona del metanodotto.

Una discesa simile al canalone ma molto più insidiosa perché caratterizzata da passaggi su pietraie dove sarà fondamentale disegnare la traiettoria migliore per tenere alta la velocità e non rischiare forature. Da qui si ritorna alla frazione di Cortine di Nave, come le edizioni precedenti, sfruttando il vecchio sottopassaggio che evita l’attraversamento della strada provinciale. Un tratto in falsopiano che permetterà di prendere fiato e rifornirsi prima dell’ultima fatica. 

Si ritorna ad attraversare così il centro di Cortine e ci si dirige verso la salita dell’acquedotto che come sempre deciderà le sorti della gara. Uno strappo micidiale con pendenze vicine al 27% che metterà alla prova le ultime energie rimaste nelle gambe. Il tutto inizia con una svolta a sinistra e due lingue di cemento saranno la traccia giusta da seguire se si vuole sperare di restare in sella. Tutta questione di equilibrio e potenza che saranno le prerogative fondamentali per avere la ruota posteriore incollata a terra e tentare l’ultimo allungo. Scollinati all’acquedotto il più è fatto ma non c’è tempo per rilassarsi. Si scende leggermente ma attenzione, curva a sinistra ed ecco l’ultimo strappo “spacca gambe”. 100 mt decisivi e poi: tutta discesa! Prima si scende su strada larga sterrata ma poi, dalla deviazione a destra, si entra nella pineta ed inizia il lungo trail che selezionerà i più lucidi dai più “cotti”!

Si esce dalla pineta proprio dietro villa Zanardelli e il lungo fettucciato è veramente l’ultima snervante fatica prima dell’arrivo. Usciti da questo ubriacante va e vieni nel prato si gira attorno alla zona del centro commerciale prima di trovarsi nel largo rettilineo d’arrivo. Circa 400 mt, su asfalto, ma in leggera salita. Un terreno perfetto per i bikers che si devono giocare il tutto per tutto in una lunga ed estenuante volata finale. 

La scheda tecnica completa relativa al 20º Tr. Città di Nave è disponibile sul sito ufficiale del circuito www.bresciascup.it

 

Fonte: Ag. Aesportnews