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Marche Marathon: otto "tappe" per scoprire una regione

Ancona – Una regione al plurale già nel nome, deve essere affrontata con grande curiosità per diverse identità che la compongono, ognuna capace di lasciare sul territorio segni così forti da essere tuttora leggibili nonostante le tante vicende della storia. Una di queste identità è sicuramente il ciclismo. Quella marchigiana è un’attività fiorente e ricca di appuntamenti, che vede protagonisti i ciclisti dalle prime pedalate tra i giovanissimi sino alle categorie dilettantistiche, di cui il Gran Premio Capodarco ne è la massima espressione a livello internazionale.

Alterne fortune nel mondo professionistico hanno regalato esaltanti capitoli di storia ciclistica, mentre l’unico movimento che sembra non accusare battute d’arresto è quello dell’attività amatoriale, che vede la presenza di alcune delle più competitive e strutturate società ciclistiche master ed ospita numerose manifestazioni di primo piano nel panorama amatoriale nazionale come il circuito udacino Marche Marathon. Un lungo viaggio in otto “tappe” che porterà gli appassionati dello sport delle due ruote a scoprire i 344 musei, 200 chiese romaniche, 163 santuari nelle 14 diocesi, 70 teatri storici, 7 parchi, 24 siti archeologici, non meno di mille monumenti significativi disseminati nel territorio regionale.

Il Tuor ciclistico marchigiano inizierà all’ombra del Santuario della Santa Casa di Loreto, il prossimo 4 Marzo, con la 7° Fondo Valli dell’Esino e del Musone. La manifestazione organizzata per il secondo anno dalla Cycling Team Ragamon Zeppa Bike porterà i ciclisti a pedalare tra le ondulate colline a grano, vite e ulivo e protette a nord dal promontorio del Conero, toccando il mare di Sirolo per poi salire verso Maiolati Spontini patria del compositore e direttore d’orchestra Gaspare Luigi Pacifico Spontini e tornare verso l’epilogo di Villa Musone. Per gli accompagnatori e familiari, l’occasione di visitare la Piazza della Madonna e il Santuario della Santa Casa.

Il 29 Aprile si replica tra gli scorci medievali, le nobili architetture e i capolavori d’arte conservati nei musei di Ascoli Piceno. Gianni Luzi, Oliver Oddi e il gruppo dirigente della Mary Confezioni Team Viner stanno ultimando il programma della Gran Fondo dei Colli Ascolani che quest’anno avrà quale scenario naturale il pianoro di Colle San Marco, reso noto ai più dalle cronache delle tristi vicende legate all’omicidio di Melania Rea, solcando le strade che collegano i contrafforti dei Sibillini alle formazioni collinari di arenarie e tenere argille, intagliate dai calanchi, sino alle terrazze ghiaiose dei calanchi fino alle terrazze ghiaiose e sabbiose dell’Adriatico. La città offre la possibilità di visitare la Pinacoteca Civica, che è la più importante collezione civica regionale, Piazza Arringo, Piazza del Popolo, il Museo Archeologico Statale e gustare le olive fritte all’ascolana, riempite di un misto alchemico di carni e i sottili maccheroncini di Campofilone.

Pesaro città che diede i natali al celebre compositore italiano Gioacchino Rossini ospiterà il 6 maggio la terza prova del Marche Marathon. Quest’anno la Villa Fastiggi Bike ha deciso di trasformare la Strarossini in Gran Fondo cicloturistica, Giorgio Ceccolini e i suoi collaboratori stanno valutando altre iniziative da realizzare per completare il programma della manifestazione pesarese. Un appuntamento che guarda con particolare interesse al movimento cicloturistico pesarese e della vicina romagna, gli appassionati delle gare senza tempo potranno pedalare lungo le strade del comprensorio pesarese ammirando le bellezze architettoniche della città che sorge sull’Adriatico.

Trascorsi sette giorni sarà l’antica città ducale di Camerino a cedere il suo scenario naturale, paesaggio verde e riposante che toccando piccoli centri posati sui colli conduce il visitatore sino al Parco Nazionale dei Monti Sibillini, al circuito Marche Marathon. La quarta edizione della Gran Fondo Terre dei Varano è ormai pronta a salire in sella, recentemente il testimonial della manifestazione, il professionista Michele Scarponi ha pedalato sul percorso della manifestazione che porterà i ciclisti a scalare la salita di Sassotetto dopo aver toccato centri urbani incantevoli come Pievebovigliana che sorge ai piedi della Valle del torrente Fornace e offre innumerevoli possibilità di escursioni da compiere in mountain bike, a piedi e a cavallo. Vedranno le loro sagome riflettersi nello specchio d’acqua del Lago di Fiastra, uno dei bacini più suggestivi della regione, per poi toccare Sarnano ed immergersi nella comunità montana dei Monti Azzurri.

Si arriva così al 24 Giugno e alla rinnovata Gran Fondo dei Colli Piceni, che abbandona la location di Servigliano per tornare a Santa Vittoria in Matenano. Cambia anche la guida del comitato organizzatore con l’uscita di scena di Angelo De Santis e l’impegno di numerosi appassionati di questo territorio caratterizzato da diversi chiostri, chiese e conventi, testimonianza dell’intensa attività spirituale. Le ascese più impegnative sono rappresentate dalla salita di Montemonaco dal versante di Montefortino e la Gola dell’Infernaccio, località conosciuta per i suoi prelibati prodotti enograstronici (vino, caciotte, formaggi di pecora).

Il mese di luglio propone le due regine della kermesse udacina. Si apre con la Prestigiosa Straducale di Urbino, il cui percorso lungo è stato denominato  Maratona degli Appennini Marchigiani, duecento chilometri e 4600 metri di dislivello con le vette del Monte Petrano, Monte Catria e Monte Nerone da affrontare prima di far ritorno alla città ducale. Sarà l’Urbino e la facciata l’architettura del Palazzo Ducale, che si apre con la facciata ad ali verso la città, e spalanca dal giardino pensile, verso la campagna, le finte finestre. La cittadina e la misura umana, la divina proporzione architettonica della matematica e della geometria, arroccata per sempre a quella grandezza quattrocentesca ad accogliere i numerosi ciclisti che sceglieranno di misurarsi in quella che diventa la regina delle prove marchigiane. Poi la verve e la competenza della struttura organizzativa guidata da Alessandro Gualazzi riuscirà a completare l’opera attraverso una serie di manifestazioni collaterali dedicate all’ intrattenimento nei giorni precedenti alla manifestazione, dei partecipanti e accompagnatori.

L’ otto luglio da Caldarola, terra dei Castelli immersa nel comprensorio della comunità montana dei Monti Azzurri, darà vita alla 22° Gran Fondo dei Sibillini. Si tornerà a transitare all’interno del Parco Nazionale dei Sibillini dopo la parentesi di quest’anno dovuta alla concomitanza della manifestazione con il concerto di Uto Ughi. A cavallo tra Marche e Umbria, il Parco dei Sibillini è crocevia di antichissime tradizioni gastronomiche: la civiltà pastorale si unisce alla norcineria (di cui l'Umbria è capitale indiscussa) e l'agricoltura resiste, con alcune produzioni simbolo, come la lenticchia di Castelluccio sui Monti Sibillini si producono anche salumi straordinari.

La “torre antica” del convento di S. Agostino, le quiete stanze rallegrate dal canto di Silvia, il nobile e severo palazzo che ancora conserva le sudate carte nella biblioteca paterna, persino il celebre Colle dell’Infinito: strade, piazze, monumenti, del natio borgo selvaggio, evocano forti suggestioni a chi visita la città che ha dato i natali al poeta Giacomo Leopardi e al tenore Beniamino Bigli. Sarà infatti ancora una volta la Gran Fondo Leopardiana, il 16 Settembre 2012, a chiudere la nuova edizione del circuito Marche Marathon. Una manifestazione che si tiene “fra Ciclismo, Paesaggio e Poesia” a cui quest’anno si è aggiunta anche l’enogastronomia. Agostino Nina è determinato a riproporre l’Infinito Bike, la manifestazione di mountain bike che ha visto i biker sfilarsi il venerdì sera precedente alla manifestazione per le vie del paese, così come la Sagra della Bistecca che durante la Tre Giorni Leopardiana ha servito bistecche e offerto il delizioso vino che insieme al ciauscolo e ai vincisgrassi rappresentano le eccellenze enogastronomiche di questa terra