ACSI sfata i miti e le leggende dei Monti Sibillini andandosi a prendere l’ennesimo successo granfondistico, grazie alla 26ᵃ Granfondo dei Monti Sibillini, in scena domenica scorsa a Caldarola (MC) con la partecipazione di circa 1000 pedalatori. I Monti Sibillini sono fucina di antiche leggende, che conferiscono a questi rilievi un’aura di mistero e superstizione. La grotta situata sotto la sommità del Monte Sibilla, secondo una leggenda resa celebre da alcuni romanzi cavallereschi, ospitava un regno fatato, in cui creature meravigliose per un giorno a settimana si trasformavano in esemplari mostruosi ed orripilanti, si credeva che queste fossero state montagne adatte a consacrare libri di magia nera, e che in una delle vicine grotte ci fosse l'antro infernale della Sibilla, da cui prende il nome la catena montuosa, una figura presente nella mitologia greca e in quella romana. Le sibille erano vergini dotate di virtù profetiche, in grado di fornire responsi e fare predizioni, per lo più in forma oscura o ambivalente.
Nulla di tutto ciò è accaduto a Caldarola, anzi, la manifestazione firmata ACSI Ciclismo ha ottenuto il successo che merita, anche grazie al responsabile provinciale ACSI Maurizio Giustozzi, il quale è anche presidente della Nuova Sibillini Asd, staff organizzatore della manifestazione che ha portato i cicloamatori a percorrere un itinerario ‘granfondo’ di 158 chilometri ed un ‘mediofondo’ di 108 chilometri, partito mezz’ora più tardi. Al via anche il responsabile nazionale di ACSI Ciclismo, Emiliano Borgna, il quale non ha voluto far mancare presenza e sostegno alla competizione. Tracciati affascinanti, snodatisi interamente nel cuore dei Sibillini, su strade con poco traffico ed immerse nella natura circostante.
Nella Roma repubblicana e imperiale un collegio di sacerdoti custodiva gli Oracoli sibillini, testi sacri di origine etrusca, consultati in caso di pericoli o di catastrofi, ebbene, chissà se Christian Barchi, vincitore di questa prestigiosa ventiseiesima edizione, si sia rivolto o meno ad una ‘voce superiore’ per farsi predire il futuro di questa granfondo, ma il corridore di San Vittore di Cesena (FC) ha trionfato grazie alle proprie forze dopo aver effettuato una prova ciclistica maiuscola. Gli atleti sono scattati come frecce, ed alla salita verso Frontignano nel gruppetto di testa si trovavano proprio Christian Barchi, Emanuele Poeta, Marco Spada e il suo compagno di squadra Giuseppe Corsello, mentre a San Ginesio, ad una manciata di chilometri dall’epilogo finale, è inaspettatamente proprio quest’ultimo a sferrare il primo attacco, Poeta molla la presa perdendo terreno, mentre Barchi ribatte prontamente e si aggiudica la sfida allo sprint, con Poeta terzo alla finish line. La gara era valevole come prova del Marche Marathon - Ciclo Promo Components - Named Sport, del Campionato italiano ACSI Granfondo e Mediofondo e del Circuito dei due Mari.
In campo femminile si è aggiudicata la contesa Gioia Chiodi, ciclista di Morro d’Alba (AN), battendo al fotofinish Elena Cairo, terza Monica Cecchi. Nel percorso ‘mediofondo’, invece, al 45° chilometro si trovavano in testa Davide D'Angelo e Giovanni Lattanzi, inseguiti da Cristian Ballestri, Francesco Gustinicchi e Valentino Quintili. L'epilogo è uno sprint a due tra Lattanzi e D'Angelo, con quest’ultimo ad imporsi al traguardo. Terzo Ballestri in volata su Valentino Quintili. Tra le donne vince Lorena Zangheri, davanti a Debora Morri e a Manuela Lezzerini.
ACSI Ciclismo ha dunque sfornato un’altra prova impeccabile, nonostante le difficoltà riscontrate nell’allestimento dei percorsi. Un ente di promozione che ribatte colpo su colpo, presentando sempre nuove gare ed iniziative ai propri affiliati: domenica 11 settembre, in occasione del Cosmo Bike Show – La Fiera della Bicicletta di Verona, i tesserati riceveranno un nuovo ‘regalo’ da ACSI Ciclismo, ovvero uno sconto sul prezzo d’entrata, potendo così accedere all’evento alla cifra agevolata di 10 euro.
Info: www.acsi.it/Ciclismo
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