Gio10312024

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Parigi 2024: Viviani e Consonni, un argento per la storia nella madison

 

 

A distanza di 26 anni dal bronzo di Martinello e Villa, Elia Viviani e Simone Consonni riportano la Madison maschile azzurra sul podio alle Olimpiadi. La coppia di amici, prima che compagni, regala uno splendido argento alla spedizione a Parigi completando anche la personale collezione di metalli ai Giochi: con un oro, l’argento di oggi e un bronzo i due veterani del gruppo si accomiatano dalla rassegna olimpica nel migliore dei modi.

“Ci tenevo a fare bene – ha detto Simone Consonni subito dopo l’arrivo -. Lo dovevo al pubblico, a me stesso e soprattutto ad Elia, che nella sua ultima Olimpiade voleva lasciare il segno. Non è stato facile. Abbiamo provato a cambiare le regole del gioco subito, sperando di sorprendere la concorrenza. E’ andata bene ma nelle ultime tornate, complice anche la caduta, è stata dura. Sentivo dolori da tutte le parti, ma non potevo mollare a 20 giri dalla fine e con un vantaggio da difendere.”

La famiglia Consonni a questi Giochi si porta a casa un oro, un argento e un bronzo. Simone commenta la cosa con la solita leggerezza: “Non sono d’oro le mie, ma sono due, contro una di Chiara. Sono contento di quello che ha fatto lei ieri. Ci ha dato la determinazione per provarci anche a noi.”

Elia Viviani: “Volevo l’oro. Avevo annunciato che ci saremmo inventati qualcosa. Ci siamo detti prima del via che non valeva la pena nascondersi. Ci siamo trovati avanti e abbiamo mantenuto il vantaggio fino a quando abbiamo potuto.

Quando sono arrivato ho pensato subito all’oro sfumato. Passata la delusione mi sono reso conto che questo argento è veramente bello. Ci tenevo a lasciare un segno nella mia ultima Olimpiade. In tre edizioni dei Giochi ho sempre portato a casa una medaglia e questa, infondo, mi mancava. Voglio fare i complimenti ai ragazzi del Portogallo. Ci hanno messo nel mirino quando eravamo in difficoltà e sono riusciti nell'impresa, mettendoci nella condizione di difendere il piazzamento. Onore a loro.”

Marco Villa è contento anche se lo nasconde nella calma e compostezza di sempre:: “Se la medaglia di ieri premiava un gruppo femminile, ricco di talento e che aveva sofferto per il quarto posto nell’inseguimento, questo di oggi premia tutti i ragazzi che in questi anni hanno lavorato per questi risultati. Avevo visto Elia nell’Omnium e qualcosa non mi tornava. Aveva la gamba e la condizione. Quel risultato era bugiardo. Oggi abbiamo visto che le cose stavano diversamente. Non so se la caduta di Simone ci ha penalizzato, certo è che per recuperare la posizione ha dovuto fare uno sforzo supplementare nella parte finale della gara.”

Il bilancio attuale del ciclismo italiano a questa Olimpiade è di 1 oro, 2 medaglie d’argento e 1 di bronzo.

foto SprintCyclingAgency