L'impresa di Vittoria Guazzini e Chiara Consonni era nell'aria subito dopo il via quando, al secondo sprint, hanno centrato subito il bersaglio grosso. Hanno fatto capire che la coppia, per certi versi inedita formata da Marco Villa solo nella giornata di ieri, era pronta per una delle avventure più belle del ciclismo azzurro alle Olimpiadi. E' la prima medaglia d'oro del ciclismo femminile nella Madison e mancava al settore dal successo di Antonella Bellutti nel 2000. E' anche l'undicesima d'oro per la spedizione dello sport italiano qui a Parigi e la terza per la Federazione Ciclistica che, con questo oro, completa il podio di risultati. E domani si torna in pista con l'Americana e domenica l'Omnium di Letizia Paternoster.
Marco Villa: "Un successo che meritano Vittoria e Chiara ma che voglio si estenda a tutto il gruppo, che da anni lavora alla madison, con anche cambi misti uomini donne. Ieri ho scelto di preservare Elisa Balsamo, una delle pedine di questo progetto, e di puntare sulla Consonni, che ha risposto magnificamente. Hanno vinto da outsider ma meritatamente, questo ci lascia ben sperare anche per i prossimi appuntamenti. La nostra Olimpiade non è ancora finita.”
L’incredulità di quanto realizzato è il primo sentimento espresso dalle due nuove campionesse olimpiche una volta scese dalla bici. Vittoria Guazzini ha dichiarato: “Ho visto la possibilità ed ho attaccato. Siamo riuscite a prendere il giro e poi abbiamo resistito. Non avevamo un piano prestabilito, ma ci siamo adattate in corsa. Siamo partite bene, poi ci siamo trovate un po' in fondo al gruppo, non perché ci mancavano le gambe ma perché si andava al massimo, Quando ho attaccato ho pensato che infondo le altre dovevano essere stanche come la sottoscritta. Chiara è stata brava a capire al volo la situazione e a continuare l'azione."
Per i fratelli Consonni si tratta del secondo titolo olimpico, dopo quello del 2021 di Simone, quest’anno bronzo nell’inseguimento a squadre. Chiara è incredula: "Non riesco a capacitarmi di quello che è successo. Ho saputo che avrei corso solo ieri e adesso mi ritrovo con un titolo olimpico. Voglio ringraziare tutti quelli che ci hanno aiutato in questi anni, soprattutto il gruppo di amiche con le quali abbiamo condiviso questi giorni. Elisa Balsamo che doveva essere lei a correre e le altre ragazze del quartetto. Quel quarto posto ci ha lasciato la voglia di compiere questa impresa."
VELOCITA' DONNE - Non è bastato il nuovo record italiano sui 200 metri lanciati (10”560) a Miriam Vece per passare i 32° e avanzare nel torneo della velocità alla Olimpiade di Parigi. La 27enne di Crema stila un bilancio della sua partecipazione: “E’ stata una bella avventura anche se non ho raccolto quello che speravo. Una volta smaltita la delusione del keirin ho capito che essere qui è già un grande successo. La qualificazione ha dato un senso a questi anni di lavoro e la considero un incentivo per il prossimo quadriennio con la speranza di tornare a correre per in una Olimpiade.”
Non supera le qualificazioni Sara Fiorin, 26^ con il tempo sui 200 di 11”085.
foto SprintCyclingAgency