Altre tre medaglie per l’Italia ai Campionati Europei di ciclismo in corso a Monaco. Le conquistano Rachele Barbieri, oro nell’Omnium, Matteo Bianchi, argento nel chilometro, e Simone Consonni, argento nell’Omnium.
Rachele Barbieri è la nuova campionessa d’Europa dell’Omnium. La 25enne emiliana torna sul gradino più alto del podio di una grande manifestazione internazionale dopo il titolo iridato nello scratch conquistato nel 2017. Rachele, già argento con il quartetto dell’inseguimento in questa edizione dei campionati europei, nella corsa a punti finale ha superato di tre punti la francese Copponi e di sette la polacca Pikulik. Approdata alla prova finale in terza posizione, nella prima parte della corsa a punti è riuscita a consolidare la posizione nei confronti della rientrante Kopeky. Quando mancavano 20 giri al termine, proprio per rispondere all’attacco della belga, Rachele si trova in caccia da sola. Riesce a concluderla in tempo per controllare polacca e francese nella volata finale. Ed è trionfo. La seconda medaglia d’oro di questi europei per il ciclismo italiano. “E’ una gioia enorme che voglio condividere con le Fiamme Oro e con la Federazione e tutto lo staff della Nazionale. Marco Villa in questi mesi ha creduto in me, mi ha sostenuta, e spero di aver ripagato questa fiducia.”
Quanto è lontano il titolo mondiale del 2017 dopo questa vittoria? “E’ un po’ meno lontano.. questo successo mi ripaga di tante difficoltà incontrate in questi anni e mi infonde coraggio per il futuro.”
Matteo Bianchi, 21 anni ad ottobre, sale sul secondo gradino del podio nel Km. La quarta medaglia d’argento per l’Italia a questi campionati europei di Monaco mette il punto su una stagione, per il bolzanino, fino ad oggi perfetta. Neanche un mese fa aveva vinto il titolo di categoria ad Anadia (oltre a quello nel Keirin). Oggi mette in scena una prestazione da incorniciare. Nelle qualificazioni della mattina corre in 59”661, nuovo record italiano. Nella finale di questa sera copre la distanza in 1:00.089, miglior tempo fino ad allora. La prova del francese Melvin Landernau, dopo di lui, lascia sperare addirittura in un oro per oltre 700 metri. Nelle ultime tornate il francese riesce a sopravanzare Matteo e coglie una meritata medaglia d’oro con il tempo di 59”975.
“Per un po’ ho sperato nel successo – dice Matteo – ma alla fine posso essere contento di questo argento. Cosa vuol dire essere il primo italiano ad essere sceso sotto il minuto? Non saprei, non sono ancora riuscito a metabolizzare questa cosa del record.. forse in futuro, quando magari resterà negli annali per qualche tempo.”
Nel futuro di Bianchi adesso c’è il keirin di domani e poi i Mondiali di Parigi. Ivan Quaranta, tecnico della velocità: “Stiamo impostando un lavoro sui giovani che ha bisogno di tempo per concretizzarsi. Però i risultati di Anadia e questi di Monaco ci dicono che abbiamo un bel gruppo di ragazzi di talento, in grado nel prossimo futuro di essere stelle di prima grandezza.”
Sale al terzo posto il tedesco Maximilian Dornbach (1’00”225).
Simone Consonni torna sulla pista a quasi un anno di disrtanza con una bella medaglia d’argento nell’Omnium. Il campione olimpico dell’inseguimento oggi si gioca l’oro all’ultima volata. Ha la meglio il francese Grondin, che porta a casa la maglia dell’Unione per due punti (150 contro i 148 dell’azzurro). Al terzo posto lo spagnolo Mora Vedri. Gara perfetta quella del bergamasco, settimo nello scratch, primo nella tempo race, quarto nell’eliminazione e che approda alla corsa a punti finale in seconda posizione. Controlla i diretti avversari, in particolare lo spagnolo Mora Vedri, ma è il francese che si rifà sotto, vincendo sprint importanti e contendendosi il successo con gli altri due all’ultimo sprint.
"Sembra destino che debba collezionare medaglie d'argento - dice con il sorriso Consonni al termine -, ma sinceramente questa di oggi posso dire che è una medaglia vinta e non un oro perso. Fino a qualche giorno fa non pensavo proprio di esserci. Ringrazio per questo Marco Villa che ha insistito e mi ha convito a correre questa gara. Adesso mi aspetta Amburgo e poi mi auguro di tornare anche a gareggiare su pista. Qui con la nazionale mi sento a casa... e mi rilasso."