Quando manca ancora un giorno al termine dei Mondiali di ciclismo su pista di Berlino, la spedizione italianaha già raccolto più di quanto fatto nelle ultime edizioni. Medaglie, ma non solo, anche riscontri cronometrici che ci consegnano un gruppo di atleti, sia uomini che donne, competitivi in tutte le discipline e pronti per le Olimpiadi. Oggi il medagliere si è mosso di nuovo, con i due bronzi di Miriam Vece (link alla scheda) nei 500 metri e della coppia Letizia Paternoster/Elisa Balsamo nel Madison. Il bottino azzurro sale così a quota 6: 1 oro, 2 argenti e 3 bronzi.
A 23 anni Miriam Vece conquista il primo podio azzurro nei 500 MT – Miriam Vece oggi entra nella storia del ciclismo su pista italiano grazie alla medaglie di bronzo nei 500 metri. Mai nessuna azzurra, da quando è stata istituita questa disciplina nel 1995 aveva mai raggiunto il podio.
La 22enne cremasca (compirà gli anni il prossimo 16 marzo raccoglie un riconoscimento importante e una medaglia nel settore della velocità che a livello mondiale mancava da tempo: “Devo realizzare ancora quello che ho fatto – ha detto a caldo l’azzurra -. Sapevo di essere in condizione ma un podio mondiale non immaginavo di raggiungerlo. Sono veramente contenta: vivo ad Aigle (dove c’è il centro mondiale dell’UCI, ndr) e questo mi ripaga di tutti i sacrifici.”.
Dino Salvoldi sottolinea un aspetto non secondario: “Forse non tutti si rendono conto di quanto realizzato da Miriam. Il suo tempo, 33”171, è a soli 50 centesimi dalla campionessa del mondo, la tedesca Friedrich (33”121). Se teniamo conto anche del tempo che ha fatto sui 200 metri non possiamo che essere felici.”
La gara - Sull’anello di Berlino l’azzurra che aveva già dato prova del suo talento registrando il suo personale nei 200 metri lanciati, nuovo record italiano in 10”580, si conferma nei 500 metri. Con un rilevamento cronometrico di 33"410, quarto miglior tempo, oltre a migliorarsi e a stampare un nuovo record nazionale di specialità, conquista la finale a otto. Un grande risultato per la sprinter azzurra di Crema (campionessa europea di specialità nel 2018), che nella finale abbassa ancara il crono in 33"171 portandosi a casa il bronzo.
Lo splendido bronzo nel madison olimpico per la giovane coppia Elisa Balsamo e Letizia Paternoster – Dopo pochi minuti arriva il bronzo dell’Americana per la coppia Paternoster/Balsamo, che rende ancora più contento il CT della Nazionale femminile: “Su tre medaglie due sono in specialità olimpiche e questo ci da morale per Tokyo.”. Riguardo la gara, il tecnico azzurro precisa: “Una gara condotta perfettamente, l’unico rammarico al terzultimo sprint, quando Letizia ha anticipato; in quel momento ci siamo giocati argento..”. In realtà nello sprint finale Elisa Balsamo ha provato a sopravanzare, senza esito, la diretta rivale francese: “Non sono al massimo della forma, a causa dei postumi dell’influenza. Per me questi mondiali sono stati una grande esperienza: mettersi in discussione in una corsa iridata in una condizione non ottimale è di quelle cose che ti permettono di crescere e capire veramente il tuo valore. Per questo sono veramente contenta di questa medaglia. Io e Letizia siamo ancora molto giovani, abbiamo sicuramente commesso qualche errore durante la gara, ma alla fine ci siamo messi al collo una medaglia.. per noi questo conta tanto.”
La gara - Scatenata fin dai primi giri, la coppia azzurra non abbassa mai la guardia e lascia che l’Olanda domini, vista la netta supremazia (oro poi con 36 punti). La lotta serrata è con le altre nazioni, ed in particolare con la Francia. Una lotta che si risolve solo all’ultima volata dove, come da tattica, è preparata da Letizia, che poi cede il passo ad Elisa. Chi ha la meglio è la Francia ma l’Italia è sul podio mondiale in una specialità olimpica con due talenti azzurri di soli 22 anni. La strada per Tokyo è assolutamente definita.
Soddisfazione sul volto di entrambe le azzurre: “Sono davvero felice – dice la Paternoster –. Una medaglia che regala ancora più consapevolezza del nostro potenziale e che insieme possiamo lavorare davvero bene”.
Nono posto di Elia Viviani nell'Omnium- Elia Viviani è 9 nell’omnium dominato dal francese Thomas. “Non sono preoccupato – esordisce l’oro di Rio2016 –. Mi aspettavo qualcosa di più. Non ero al top e si è visto soprattutto nell’eliminazione, la corsa che è un riferimento per me. Se sto bene, la vinco. Manca qualcosa. La resistenza c’è ma bisogna lavorare di più su pista. Thomas? Quello visto oggi è di un altro pianeta” . Ricordiamo che dopo il Tour in Algarve, che ha segnato il suo “vero” inizio di stagione (dopo la caduta avvenuta in Australia a gennaio), Viviani ha realizzato una sessione di allenamento per due giorni al velodromo di Montichiari, poi ha raggiunto la Nazionale a Berlino. Rimasto assente dalle gare su pista per quasi quattro mesi, per il CT Villa era fondamentale capire quanto diverso sia l’omnium oggi: “Meglio capire ora cosa manca e capire che tipo di lavoro c’è da fare da qui a Tokyo”.
Domani Elia sarà impegnato nel Madison in coppia con Consonni: “La resistenza c’è. Simone sta bene si è visto dallo scratch. Cercheremo la situazione migliore per fare la differenza” conclude.
Inseguimento donne, record italiano per Silvia Valsecchi - Nell’inseguimento individuale donne il livello nell’anno olimpico si è decisamente alzato e i tempi notevolmente abbassati. La statunitense Dygert, cinque volte iridata su pista, campionessa anche su strada, registra in qualifica il nuovo record del mondo in 3’17” migliorandosi di 3” rispetto ai 3’20” del 2018. Nella finale si prende l’oro abbassando ulteriormente il limite a 3’16”. Il gap tra le prime quattro atlete qualificate, di cui tre tedesche, e l’Italia è notevole e per entrare nella Top Five sarebbe stato necessario un tempo al di sotto del 3’24”. E’ comunque Silvia Valsecchi, l’azzurra classe 1982 punto di riferimento del quartetto azzurro proprio per la sua esperienza, a registrare il miglior tempo azzurro: 3’30”640 che è il nuovo record italiano. Non è proprio giornata per Marta Cavalli; l’azzurra, argento ai Giochi Europei di Minsk 2019 e oro europeo nel 2018 tra le U23, non riesce ad andare oltre i 3’36” piazzandosi 19esima.
Medagliere azzurro
Oro inseguimento individuale – Filippo Ganna e record del mondo in 4’01”934
Argento Scratch Uomini – Simone Consonni
Argento Omnium Donne – Letizia Paternoster
Bronzo Inseguimento a squadre Uomini - Simone Consonni, Filippo Ganna, Francesco Lamon e Jonathan Milan, Michele Scartezzini (record italiano nonché seconda prestazione mondiale di sempre in 3’46”513)
Bronzo 500 MT Donne – Miriam Vece
Bronzo Madison Donne – Elisa Balsamo e Letizia Paternoster