Elia Viviani è ufficialmente tornato! Dopo due anni di assenza, l'azzurro torna in pista e conquista la medaglia d'argento nell'Omnium, specialità in cui è campione olimpico in carica.
L'azzurro ha vinto subito la prima prova (scratch) ma gli è costato caro il 12° posto nella seconda prova , la gara a tempo, per lui inedita e ancora da assimilare. Dopo aver rimescolato le carte in tavola con la vittoria dell’eliminazione (terza prova), il fuoriclasse veronese inizia la sua corsa a punti, ultima prova dell’omnium, in terza posizione. Lo separavano solo 4 punti dalla testa della generale, ed era pari punteggio con lo svizzero Imhof e a quattro punti di vantaggio dal britannico Hayter.
Ma la corsa a punti, lo sappiamo è sempre apertissima. L’azzurro sprinta e certo ha la consapevolezza e la giusta tattica per valutare al meglio l’andamento della gara, senza farsi sorprendere. All’avvicinarsi dell’ultimo sprint, l’oro ormai era già al collo del giovane britannico Ethan Hayter (che ha conquistato il giro insieme ad altri cinque tra cui il danese Von Folsach, bronzo poi all’arrivo), Viviani controlla i diretti avversari, il danese Von Folsach, il polacco Sajnok ed il francese Thomas. All’ultimo sprint, Viviani ha già la tranquillità dell’argento. Così è stato.
“Sono molto soddisfatto – ha detto il campione di Rio2016 che non si è certo smentito nell’omnium ai microfoni Rai –. Ero un po’ demoralizzato per la prova del Tempo Race ma non l’ho mai corsa a questi livelli. Ho imparato che nell’omnium occorre regolarità e quindi sono tornato nella testa della classifica con l’eliminazione. Poi la corsa a punti dove è partita abbastanza livellata anche se è stata molto tattica. Complimenti a questo giovane britannico che ha vinto con venti punti di vantaggio”.
Per Viviani un ottimo bilancio: l’oro nel quartetto e l’argento nella “sua” disciplina olimpica dell’omnium: “ Per quel quarto posto nello scratch non si poteva chiedere di più – dice il fuoriclasse – E mai cambierei l’oro nel quartetto co nessun altro risultato. Ora mi aspettano due giorni di recupero e poi torno a Glasgow per la prova in linea di domenica con gli altri azzurri”.
Il torneo di Viviani - Parte a tutta il torneo dell’omnium del campione olimpico di specialità, che torna in pista dopo due anni, Elia Viviani. Nella prima prova dello scratch, Elia Viviani è protagonista di uno sprint d’eccellenza che lo porta alla testa della generale davanti al britannico Hayter e al francese Thomas.
Nella seconda prova, il tempo race, il fuoriclasse veronese debuttante in questa specialità ad alti livelli, conquista sedici punti che si sommano ai 40 precedenti ma che lo portano all’ottavo posto nella provvisoria guidata dal greco Volokasis a (68 p.) davanti allo svizzero Imhof (64 p.) e al britannico Hayter (64 p.)
Con un grande colpo di classe, nonostante la sospensione dell’eliminazione (terza prova) a causa della caduta che ha coinvolto Rui Olivera, Viviani, ripresa la gara, è agguerrito più che mai.
Il testa a testa finale, eliminati gli uomini, tra cui il campione del mondo il polacco Sajnok (terzo), è stato tra Elia ed il francese Thomas. Qui non c’è ne è stato per nessuno: l’azzurro vince nettamente l’eliminazione e si proietta al terzo posto in classifica (98 p. pari punteggio allo svizzero Claudio Imhof ). Il leader, declassato il greco Valokasis 12esimo nell’eliminazione, è il francese Thomas (102 p), davanti all’iridato Sajanok (102).
Infine, nella corsa a punti, con grande determinazione e lucidità, Viviani conquista uno splendido argento.
Medaglie azzurre
ORO - Inseguimento a squadre uomini - Liam Bertazzo, Francesco Lamon, Filippo Ganna, Elia Viviani, Michele Scartezzini
ORO- Corsa a punti donne – Maria Giulia Confalonieri
ARGENTO - Inseguimento a squadre donne – Marta Cavalli, Letizia Paternoster, Elisa Balsamo, Silvia Valsecchi
ARGENTO – Omnium Uomini – Elia Viviani
Ufficio Stampa FCI