Tre medaglie pesanti per l’Italia ai Mondiali di Apeldoorn. Due bronzi di caratura “olimpica” conquistati dai quartetti uomini e donne, un argento che premia la dedizione e la bravura di Michele Scartezzini nello scratch. Ma procediamo con rigoroso ordine cronologico. La prima medaglia azzurra arriva dai quattro moschettieri del CT Villa: splende il bronzo conquistato da Simone Consonni, Francesco Lamon, Filippo Ganna e Liam Bertazzo che bissano quello della rassegna iridata di Hong Kong e migliorano se stessi abbassando, a distanza di pche ore, il record italiano ottenuto nel primo round. La Gara – Testa, Cuore e Gambe – Che Italia! Nulla accade per caso. Testa, gambe e cuore hanno portato gli azzurri a bissare il bronzo del 2017 e a fissare il nuovo record italiano portando il precedente in 3’ 54”884 a 3’54”606. Una partenza che ha visto l’Italia inseguire gli avversari tedeschi, ma che dai 1750 metri in poi ha aperto il gas e, nonostante che Filippo Ganna si sia staccato nell’ultimo chilometro, ci ha creduto e vinto con quasi 2 secondi di vantaggio: sulla Germania (3’56”594). Nella sfida per l’oro, la Gran Bretagna stra-vince (è il suo quinto titolo iridato nella specialità) con il tempone di 3’53”389 battendo l’ottima Danimarca (3’55”594).
Argento di grande valore per Scartezzini allo scratch. L’azzurro promuove la fuga decisiva – Ma i successi non finiscono: Michele Scartezzini, con una gara da manuale, vince un argento che vale oro. Quando mancano 36 giri alla fine l’azzurro entra in azione. Raggiunto dal bielorusso Yauheni Karaliok e dall’australiano Callum Scotson si forna un terzetto che fila alla conquista del giro. Per Michele la possibilità di podio inizia ad essere reale e, grazie alla sua determinazione e alla sua capacità di rimanere a ruota dell’australiano, sul traguardo batte Scotson e conquista uno splendido argento che vale un oro visto la gestione impeccabile della gara. Il titolo irdato è andato poi al bielorusso Karaliok. Questo argento è anche il riconoscimento a Scartezzini della sua carriera e del suo valore atletico. L’azzurro è infatti uno degli uomini chiave del CT Villa nel gruppo di lavoro del quartetto azzurro che continua a migliorarsi sempre di più.
Anche le azzurre del quartetto conquistano una storica medaglia di bronzo, la prima medaglia nella specialità olimpica al mondiale élite. Lo scorso anno a Hong Kong l’Italia era rimasta ai piedi del podio. Elisa Balsamo, Tatiana Guderzo, Letizia Paternoster e Silvia Valsecchi (che ha sostituito Simona Frapporti) non si sono fatte sfuggire l’occasione. Entrate nel primo roud con il terzo tempo, si sono migliorate contro la Gran Bretagna (ancora fuori portata) in 4’20”647, guadagnando la finale per il bronzo, vinta poi agevolmente in 4’20”202 contro il CANADA (Roorda Stephanie, Beveridge Allison, Bonhomme Ariane, Foreman-Mackey Annie), quarto in 4’23”216. Incontenibile la gioia delle ragazze di Salvoldi per questa medaglia sufggita un anno fa a Honk Kong. Ciò che fa ben sperare in chiave olimpica è la consapevolezza di poter limare notevolmente il crono ottenuto in Olanda. il risultato supera le aspettative della vigilia del CT Salvoldi che aveva nel mirino la Top Five. La finale tra Stati Uniti e Gran Bretagna non delude le attese. Vincono le ragazze stelle e strisce in 4’15”669. Le britanniche sono d’argento in 4’16”980. (Foto tratta da filmato live)
INSEGUIMENTO A SQUADRE:
1° ROUND
- GERMANIA (Stock Gudrun, Brennauer Lisa, Becker Charlotte, Brausse Franziska) 4’24”369; FRANCIA (Borras Marion, Berthon Laurie, Demay Coralie, Le Net Marie) 4’27”273
- CANADA (Roorda Stephanie, Beveridge Allison, Bonhomme Ariane, Foreman-Mackey Annie) 4’21”780; POLONIA (Pikulik Daria, Kaczkowska Justyna, Pawlowska Katarzyna, Plosaj Nikol) 4’32”169
- GRAN BRETAGNA (Archibald Katie, Kenny Laura, Barker Elinor, Nelson Emily) 4’19”397; ITALIA (Silvia Valsecchi, Balsamo Elisa, Guderzo Tatiana, Paternoster Letizia) 4’20”647
- STATI UNITI (Valente Jennifer, Dygert Chloe, Catlin Kelly, Geist Kimberly) 4’16”340; NUOVA ZELANDA (Buchanan Rushlee, Sheath Racquel, James Kirstie, Botha Bryony) 4’25”384
FINALE 1-2:
1) STATI UNITI (Valente Jennifer, Dygert Chloe, Catlin Kelly, Geist Kimberly) 4’15”669
2) GRAN BRETAGNA (Archibald Katie, Kenny Laura, Barker Elinor, Nelson Emily) 4’16”980
FINALE 3-4:
3) ITALIA (Silvia Valsecchi, Balsamo Elisa, Guderzo Tatiana, Paternoster Letizia) 4’20”202
4) CANADA (Roorda Stephanie, Beveridge Allison, Bonhomme Ariane, Foreman-Mackey Annie) 4’23”216
ASTANA WOMEN'S TEAM
Iniziano benissimo i Campionati del Mondo su Pista di Apeldoorn per Letizia Paternoster: in una serata magica per l'Italia, con tre medaglie nel giro di un'ora, la talentuosa trentina dell'Astana Women's Team ha conquistato una fantastica medaglia di bronzo nell'Inseguimento a Squadre. Il cammino era iniziato nella giornata di mercoledì con il terzo tempo nelle batteria di qualificazione, risultato confermato oggi nel primo turno che ha portato quindi le azzurre a sfidare il Canada nella finale per il bronzo: ottimamente lanciato da Letizia Paternoster, il trenino italiano ha preso un vantaggio importante nell'ultimo chilometro fermando il cronometro ad un notevole 4'20"202. Nella categoria juniores e solo nel ciclismo su pista, Letizia Paternoster ha conquistato la bellezza di tredici medaglie d'oro tra Campionati Mondiali ed Europei ma ha saputo adattarsi al meglio nel passaggio alla categoria maggiore e ha continuato ad aggiungere titoli e medaglie al proprio sconfinato palmarès: al debutto ai Campionati Europei è arrivato l'oro nell'Inseguimento a Squadre, alla prima partecipazione ad una tappa di Coppa del Mondo ha messo a segno un altro successo nella Madison e adesso all'esordio ai Campionati del Mondo è subito salita sul podio. Ma per Letizia Paternoster la rassegna iridata di Apeldoorn non è ancora finita: sabato tornerà in gara nella Madison mentre domenica disputerà la Corsa a Punti.
TEAM COLPACK
La prima medaglia della stagione 2018 del Team Colpack è subito di quelle importanti. Infatti il veneziano Francesco Lamon, questa sera, insieme agli ex compagni di team Simone Consonni e Filippo Ganna e all’altro veneto Liam Bertazzo ha conquistato la medaglio di bronzo ai Campionati del Mondo su pista in corso di svolgimento ad Apeldoorn, in Olanda, nella specialità dell’Inseguimento a squadre. Una conferma per il quartetto azzurro dei valori già espressi un anno fa ad Hong Kong e che da dopo l’esperienza olimpica a Rio2016 hanno posto l’Italia ai vertici mondiali della specialità.
Gli azzurri hanno vinto la finale per il terzo posto col tempo di 3’54”606 superando la Germania 3’56”594. Grandissima prestazione che vale anche il nuovo record italiano superando il 3’54”884 fatto registrare 24 ore prima nella qualifica. Per la cronaca la medaglia d’oro è finita alla Gran Bretagna (3’53”389) che ha avuto la meglio della Danimarca che ieri, per un nulla, aveva estromesso l’Italia dalla lotta per la medaglia più preziosa.
Un bronzo dal grandissimo valore per il movimento italiano, una grande prestazione di Lamon e compagni, una grande soddisfazione per tutto il Team Colpack.
VALCAR PBM
Come da previsione continua la marcia delle azzurre in vista delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Se l’anno scorso l’Italia si era arenata proprio nella finale del terzo e quarto posto dell’inseguimento a squadre quando il quartetto si era completamente sfaldato, quest’anno ad Apeldoorn la musica è stata ben diversa per le quattro meravigliose atlete che hanno disputato la finale contro il Canada.
Infatti Elisa Balsamo, Tatiana Guderzo, Letizia Paternoster e Silvia Valsecchi hanno conquistato una preziosa medaglia di bronzo alle spalle di due super potenze come USA e Gran Bretagna.
Non senza batticuore il percorso delle italiane verso la conquista del bronzo. Se dapprima le ragazze magistralmente dirette da Edoardo Salvoldi si erano qualificate senza problemi con il terzo tempo ed erano entrate nella finale 3°- 4° posto dopo la sfida persa con la Gran Bretagna, l’esito della finale non è stato per nulla scontato.
Al cardiopalma l’andamento della finale. Il quartetto azzurro trainato nei primi due giri da Letizia Paternoster parte forte e guadagna una manciata di decimi sul Canada, ma tra il 1° e il 3° chilometro sono le ragazze d’oltreoceano a dettare il passo e addirittura a sfiorare il vantaggio di 1 secondo sulle azzurre.
Ma nell’ultimo chilometro la musica cambia. Dapprima Elisa Balsamo parte con una delle sue proverbiali progressioni al Km 3, poi completano l’opera Paternoster e Guderzo che fanno lievitare il vantaggio a 3 secondi sulle canadesi che fanno fermare il cronometro a 4.23.216 contro i 4.20.202 delle giovani azzurre.
Per la Valcar-PBM è l’ennesima conferma di avere fatto la scelta giusta nel puntare sul vivaio italiano destinato a grandi risultati e per il team è un onore avere tra le sua fila Elisa Balsamo che, ancora una volta, alla maniera dei grandi campioni, alza il proprio livello quando arrivano le gare decisive.
Il percorso di crescita del quartetto azzurro è coinciso l’esplosione sportiva di questa atleta simbolo di un intera generazione che, anno dopo anno, sta crescendo alle proprie spalle in qualità ed esperienza.
L’avventura con il quartetto azzurro per Elisa Balsamo era incominciata addirittura da junior, quando fu chiamata in extremis in nazionale maggiore per una prova di qualificazione alle Olimpiadi di Rio. Ad Hong Kong la giovane Elisa aveva così contribuito a staccare il pass per la partecipazione storica ad una Olimpiade alla quale non poteva partecipare vista la giovanissima età. Poi è stato un crescendo e dopo il quarto posto ai Mondiali del 2017 ora è arrivato questo splendido bronzo che lascia presagire un fantastico avvenire per queste atlete formidabili.
NAZIONALE ITALIANA PISTA (FEDERCICLISMO)
Per l’Italia è un’ottima partenza ai Mondiali di Apeldoorn. Brilla il nuovo record italiano fissato dagli azzurri di Villa nella lotta serratissima contro la Danimarca con in palio la finale oro-argento. I danesi, onore al merito, la spuntano di un soffio. La grande performance porta comunque l’Italia alla sfida per il bronzo con ottime chances nel confronto di domani con la Germania. Dopo aver ottenuto il secondo tempo delle qualificazioni con 3’56”427, grazie ad una grande progressione, il trenino composto da Simone Consonni, Liam Bertazzo, Filippo Ganna e Francesco Lamon ha affrontato al 1° round la Danimarca (terzo miglior tempo in qualifica 3’56”740). La sfida è stata avvincente, appassionante e aperta fino all’ultimo giro, dove gli azzurri hanno perso la possibilità dell’accesso alla finale oro-argento per soli 388 millesimi di secondo, ma registrando il nuovo record italiano in 3’54”884 che migliora il crono di Rio2016 (3’55”724). Un crono che mette in evidenza la grande crescita del quartetto e apre la possibilità di replicare domani il bronzo di Hong Kong. La sfida per l’oro sarà tra Danimarca e Gran Bretagna.
Il quartetto rosa passa al 1° round con il terzo tempo, domani è sfida per il pass oro-argento contro la Gran Bretagna – Con le qualificazioni nell’inseguimento a squadre donne, la prima gara in programma nella giornata di apertura, Elisa Balsamo, Letizia Paternoster, Simona Frapporti e Tatiana Guderzo, con un crono di 4’21”559, terzo miglior tempo, accedono al 1° round in programma domani dalle 18.30. Un anno fa ad Honk Kong le azzurre avevano ottenuto il quarto tempo. La sfida con la Gran Bretagna sarà serrata perché le azzurre non sono lontanissime dalle rivali (il CT Salvoldi deciderà poi se effettuare cambi nell’organico). Gli Stati Uniti, con il miglior tempo di 4’18”860, affronteranno invece la Nuova Zelanda (quarto tempo in 4’23”530).
Barbieri nona nello scratch, per Bissolati e Vece grande esperienza mondiale – Ci ha provato Rachele Barbieri a bissare il titolo conquistato nel 2017. Gara concitata e incerta fino a quattro giri dalla fine, quando la padrona di casa Wild Kirsten (oro nella specialità nel 2015), è stata protagonista dell’attacco decisivo che l’ha vista imporsi nettamente sulle inseguitrici. All’arrivo l’azzurra chiude in nona posizione. L’amaro in bocca è inevitabile, ma la giovane età di Rachele la dice lunga sulle sue future possibilità. Argento alla belga Jolien D’Hoore e bronzo alla danese Amelie Dideriksen.
Grande esperienza per le giovani azzurre U23 Elena Bissolati e Miriam Vece impegnate nella quarta batteria di qualificazione della velocità a squadre disputata contro l’Olanda. Le due azzurre fermano le lancette a 34”373 contro i 33”415 delle avversarie. Il crono non è sufficiente per passare il turno ma assolutamente valido per fare esperienza. La medaglia d’oro va alla formidabile coppia tedesca Miriam Welte-Pauline Sophie Grabosch che in 32”605 liquidano l’Olanda: Bronzo alla Russia Nella velocità uomini, assenti gli azzurri, titolo iridato all’Olanda (Nils Van Thoenderdaal, Harrie Lavreysen, Matthijs Buchli) in 42”727, argento alla Gran Bretagna (Jack Carlin, Ryan Owens, Joseph Truman), bronzo alla Francia (Francois Pervis, Sebastien Vigier, Quentin Lafargue). (Foto di Flaviano Ossola)
ORDINE D’ARRIVO SCRATCH:
1) Wild Kirsten (Ola)
2) D’Hoore Jolien (Bel)
3) Dideriksen Amalie (Dan)
4) Suzuki Nao (Giap)
5) Machacova Jarmila (Cze)
6) Archibald Katie (Gbr)
7) Duehring Jasmin (Can)
8) Augustinas Evgenia (Rus)
9) Barbieri Rachele (Ita)
10) Klimchenko Tetyana (Ucr)
11) Eberhardt Verena (Aut)
12) Seitz Aline (Svi)
13) Kaczkowska Justyna (Pol)
14) Baleisyte Olivija (Ltu)
15) Gurley Lydia (Irl)
16) Birch Christina (Usa)
17) Paller Tatjana (Ger)
18) Iriarte Lasa Ane (Spa)
19) Bacikova Alzbeta (Svk)
20) Fortin Valentine (Fra)
21) Tserakh Hanna (Blr)
DNF – Diao Xiaojuan (Hkg)
QUALIFICAZIONI VELOCITÀ A SQUADRE:
1) GERMANIA (Welte Miriam, Grabosch Pauline Sophie) 32”640
2) RUSSIA (Shmeleva Daria, Voinova Anastasiia) 32”739
3) CINA (Song Chaorui, Zhong Tianshi) 33”210
4) OLANDA (Van Riessen Laurine, Van De Wouw Hetty) 33”415
5) MESSICO (Salazar Valles Jessica, Verdugo Osuna Yuli) 33”604
6) GRAN BRETAGNA (Bate Lauren, Marchant Katy) 33”624
7) NUOVA ZELANDA (Cumming Emma, Hansen Natasha) 33”666
8) POLONIA (Karwacka Marlena, Los Urszula) 33”867
9) SPAGNA (Calvo Barbero Tania, Casas Roige Helena) 33”939
10) USA (Godby Madalyn, Marquardt Mandy) 34”022
11) ITALIA (Vece Miriam, Bissolati Elena) 34”373
12) COREA (Kim Wongyeong, Lee Hyejin) 34”443
13) HONG KONG (Hoi Yan Jessica, Ma Wing Yu) 35”791
14) INDIA (Deborah Deborah, Reji Alena) 36”086
1° ROUND
1) OLANDA (Van Riessen Laurine, Van De Wouw Hetty) 32”958; 2) MESSICO (Salazar Valles Jessica, Verdugo Osuna Yuli) 33”881
1) CINA(Song Chaorui, Zhong Tianshi) 33”295; 2) GRAN BRETAGNA (Bate Lauren, Marchant Katy) 33”623
1) RUSSIA (Shmeleva Daria, Voinova Anastasiia) 32”987; 2) NUOVA ZELANDA (Cumming Emma, Hansen Natasha) 33”45
1) GERMANIA (Welte Miriam, Grabosch Pauline Sophie) 32”652; 2) POLONIA (Karwacka Marlena, Los Urszula) 34”100
FINALE 1-2:
1) GERMANIA (Welte Miriam, Grabosch Pauline Sophie) 32”605
2) OLANDA (Van Riessen Laurine, Van De Wouw Hetty) 33”124
FINALE 3-4:
3) RUSSIA (Shmeleva Daria, Voinova Anastasiia) 32”990
4) CINA(Song Chaorui, Zhong Tianshi) 33”282