In merito alla richiesta dell'Associazione Calcio Mestre di poter disputare gli incontri "casalinghi" nello stadio Pier Giovanni Mecchia di Portogruaro (Venezia) per la prossima stagione di Lega Pro i dirigenti della Associazione Velodromo dello stesso, presieduti da Michele Zanet, hanno diffuso un comunicato nel quale è evidenziata la disponibilità alla collaborazione con il sodalizio calcistico senza che, però, sia penalizzata l'attività ciclistica su pista alla luce del grande e intenso lavoro svolto negli ultimi anni per il rilancio della stessa come la "100 Giri", la "Due Giorni". il "Memorial Vittorino Battiston" e la "300 Giri". Attività che sta coinvolgendo un gran numero di corridori delle categorie giovanili.
"Il Velodromo è interessato dalla vicenda - è detto nella nota - avendo già vissuto in passato una analoga situazione con l'allora ascesa fino alla serie B del Portogruaro Calcio e per questo abbiamo già avviato un tavolo di lavoro con l'Amministrazione Comunale per chiarire le necessità e sviluppare idee condivise. Facendo tesoro delle vicende passate, e con l'esperienza più che positiva degli ultimi anni, si è deciso di procedere per tempo ad una costruttiva collaborazione che sia vincente per tutti gli attori in gioco".
"Riteniamo che un utilizzo più proficuo e intenso dell'impianto - prosegue il comunicato - non possa che migliorare le condizioni dello stesso, in termini di manutenzione, fruibilità e sicurezza e che una squadra professionistica che gravita sull'impianto può solo portare visibilità a livello regionale e nazionale".
"La convivenza con il Portogruaro Calcio, altra società locale interessata dalla questione - continua la nota - è sempre stata fattiva, costruttiva e volta a creare un ambiente vitale e positivo al Mecchia. L'Amministrazione Comunale, che con grande senso di responsabilità ricerca il pieno utilizzo dell'impianto, si è fatta garante della salvaguardia dello sport locale, sia come calcio che ciclismo su pista, indicando come condizione di base la continuazione delle attività delle società esistenti e dell'utilizzo delle loro pertinenze attuali".
"Noi del Velodromo Mecchia - conclude il comunicato - siamo i primi a credere in questo progetto e daremo tutto il supporto, rispettosi e consci delle possibilità che ci sono sempre state offerte, ma fermi nell'intenzione a non ricadere negli errori del recente passato".
L'obiettivo è quindi che il calcio non debba mettere in secondo piano tutte le attività sportive a cominciare dal ciclismo. Proprio per le vicende legate al passato il settore pista ne pagò le conseguenze più di tutti dovendo condividere uno spazio che era praticamente esclusivo del calcio; una sorta di attività di diritto che lasciava a tutte le altre discipline le briciole.
ll Velodromo Pier Giovanni Mecchia quest'anno festeggia i 70 anni di vita
Francesco Coppola - FCI Veneto