Le gare del mattino, nel sud della Scozia, si aprono con una nuova medaglia per il paraciclismo italiano. La conquista Andrea Tarlao, protagonista di una grande prova, in fuga dal primo giro assieme al britannico William Bjergfelt e l'ucraino Yehor Dementyev, che salgono rispettivamente sul primo e sul secondo gradino del podio.
Anche in questo caso, come in quello dell'oro di Testa ieri, la medaglia arriva in una delle categorie più difficili, per numero e qualità dei partenti. Andrea Tarlao si conferma quindi uno dei protagonisti della spedizione azzurra. Dopo un torneo su pista in cui ha raccolto diversi piazzamenti adesso sale sul podio nelle prove in linea, trovando quella determinazione e fiducia nei propri mezzi che potranno contribuire alla sua crescita in ottica paralimpiadi.
Il lavoro dello staff, da questo punto di vista, è stato determinante, così come la disponibilità di Tarlao ad allenamenti e trasferte impegnative, riuscendo a conciliare la propria attività lavorativa con quella sportiva. L'azzurro torna ad indossare la medaglia di bronzo a 7 anni di distanza dal terzo posto ottenuto nella prova in linea alle Paralimpiadi di Rio (ha vinto poi l'oro nel Mondiale del 2019), quando gareggiò proprio insieme a Pierpaolo Addesi oggi CT della Nazionale paralimpica strada: "Oggi avevo chiesto di osare e di non fare una gara attendista, perché volevamo provarci anche con il rischio di perderla. E abbiamo avuto ragione. Quella che abbiano conquistato è una medaglia importante, vinta da un atleta che lavora in banca, esce alle 17 e d'inverno si allena sui rulli. È un bronzo che vale veramente oro".
Nella categoria C4 ottavo posto per Riccardo Cadei e settimo per Michele Pittacolo, vittima di una caduta durante la gara che lo ha costretto a rallentare.
Nel pomeriggio le ultime prove in linea. I tandem si fermano ai piedi del podio con la coppia Federico Andreoli - Luca Chiesa e arrivano in sesta posizione con Marianna Agostini e Alice Gasparini. Non c'erano al via invece Fabio Colombo e Paolo Totò, con il primo alle prese con una febbre che lo ha costretto a dare forfait.
Prestazioni, quindi, più che positive, tenuto conto che i due tandem, dopo pochissimi mesi di preparazione, si sono già dimostrati ad un livello alto. Un progetto vincente, quello dedicato ai tandem, che dopo le prime soddisfazioni su pista con l'argento iridato nel Team Sprint sta mostrando i suoi frutti anche su strada.