Il dodicesimo Mondiale di ciclocross nella categoria Donne Elite di Eva Lechner non si è concluso come sperava l’azzurra classe 1985. A Fayetteville, negli Stati Uniti, dopo una buonissima partenza la bolzanina ha accumulato ritardo dalle migliori e solo grazie ad una buona rimonta nel finale è riuscita a chiudere la gara iridata al 14° posto.
“Sono rimasta un po’ sorpresa dalla partenza a tutta delle olandesi, ho cercato di mantenere il loro ritmo e questo alla fine non è stato favorevole in quanto ho pagato lo sforzo subito dopo - racconta a freddo l’atleta della FAS Airport Services -. Poi dopo qualche giro non al meglio mi sono ripresa e stavo decisamente meglio tanto che ho rimontato. Il percorso, senza fango, era velocissimo e molto favorevole alle stradiste e decisamente poco adatto a me”.
Si è chiusa la stagione del ciclocross, che bilancio ti senti di tirare?
“Ci sono stati dei momenti buoni e dei risultati buoni, mi è mancata soprattutto la fortuna all’inizio dove potevo raccogliere di più. Poi prima degli Italiani mi sono ammalata e questo ha influito sul mio finale di stagione: un vero peccato perché a dicembre avevo una buonissima condizione di forma e stavo andando bene. Non ci voleva, però penso di aver dimostrato che riesco a stare con le migliori se non ho problemi vari. Sono molto contenta della squadra, la FAS Airport Services, dello staff tecnico guidato da Luca Bramati e delle compagne molto brave, abbiamo lavorato molto e siamo cresciute bene”.