Grande storica medaglia nel ciclocross nella gara vinta da Marianne Vos, che ha battuto in volata la campionessa 2021 Lucinda Brand, ottenendo la sua 8^ maglia iridata di specialità in un carriera immensa. Per l'Italia ci sono molti motivi per festeggiare per merito della bergamasca Silvia Persico che, grazie ad una condotta di gara impeccabile, ottiene un fantastico 3° posto, a 51", nella gara Elite femminile.
Su traguardo ad accogliere a braccia aperte l'azzurra, il CT Daniele Pontoni: "Silvia, ha disputato una gara impeccabile. Ha dimostrato di essere una vera atleta, si è incarnata completamente nei valori della maglia azzurra, riuscendo a dare il 110%. Nel futuro sentiremo parlare di lei. Un plauso anche per Eva Lechner che, dopo essere partita bene, ha avuto noie respiratorie, ma ha dato tanto alla sua compagna in questi giorni, è stata davvero preziosa».
Queste le parole di PERSICO subito dopo aver tagliato la linea del traguardo: "Non me l'aspettavo, anche se ci speravo. Vengo da una stagione importante e dopo aver vinto il titolo italiano ho preso fiducia nei miei mezzi. Ringrazio tutta la nazionale che non ci ha fatto mancare nulla durante tutta la stagione, il mio team e il mio preparatore".
La gara. "Sono partita tranquilla e anche nei giorni scorsi abbiamo vissuto serenamente l'avvicinamento. In corsa non ho mai mollato e quando le mie avversarie erano davanti a me sapevo di non dover cedere. Negli ultimi 2 giri la mia avversaria, la Alvarado, è stata molto furba e non tirava, così ho dovuto dare ancora di più".
Le emozioni: "Ancora non ci credo a quando realizzerò sarò sicuramente felice. Un bronzo che vuol dire tanto. Negli ultimi mesi ho fatto molti sacrifici".
Silvia Persico viene da una famiglia dalla grande tradizione ciclistica ed il fratello Davide è Under 23. "Una passione nata per caso. Vivo a Cene e li c'è il ciclodromo. Ho iniziato a pedalare e tutti i miei fratelli mi hanno imitata".
Tra i primi a complimentarsi con Persico e tutti gli azzurri il Presidente FCI, Cordiano Dagnoni: "Pontoni sta portando grande entusiasmo e i ragazzi vedono in lui una guida importante. Sale in bici e insegna loro tutto, dalle traiettorie in sella all'approccio mentale. E' diventato un punto di riferimento. Questo risultato è per noi straordinario e vale come una vittoria".
Le soddisfazioni non sono mancate anche nelle altre prove a partire dalla gara junior.
JUNIOR DONNE: La britannica Zoe Backsted mantiene fede al pronostico e si aggiudica la gara Juniores femminile ai i Campionati del Mondo di Ciclocross a Fayetteville nello stato dell'Arkansas, USA. Dopo la bella prova nella Team Relay, gara sperimentale vinta dagli azzurri, oggi si iniziava con il programma ufficiale.
La gallese ha preceduto le due olandesi Leonie Bentveld, seconda, e Lauren Molengraaf. Quarta Ella Maclean Howell davanti alla nostra azzurra.
Venturelli è rimasta in gara per la medaglia fino alla fine giungendo a 9 sencondi dal podio.
"C'è un po' di rammarico perchè ci abbiamo creduto. Accettiamo il risultato, così come quello di Corvi che è arrivata in USA solo ieri come sapete. - spiega a caldo il CT Daniele Pontoni - anche se sono 2 atlete del primo anno e in prospettiva siamo fiduciosi. Peccato inoltre che Valentina Corvia sia caduta nella fase di warmup".
UNDER 23: La seconda gara di giornata, quella U23 maschile, vedeva al via 2 italiani, Samuele Leone e Davide Toneatti che si sono piazzati rispettivamente al 13° e 18° posto. Joran Wyseure è il vincitore e si laurea così campione del mondo mantenendo fede alla grandissima tradizione belga nella disciplina. Vyseure, 21 anni, ha preso il largo al 3° giro (7 totali).
Alla fine è giunto sul traguardo con 13" di vantaggio sui connazionali Emiel Verstrynge e Thibau Nys, a 33".
Per commentare la gara degli azzurri arriva puntuale il commento del CT Daniele Pontoni. "Toneatti è caduto subito, partendo dalle retrovie. Bene invece Leone che ha corso in rimonta, dando il massimo delle sue possibilità".
ORDINE D'ARRIVO DONNE ELITE
1. VOS Marianne (Olanda) in 55:00
2. BRAND Lucinda (Olanda) a 0:01
3. PERSICO Silvia (Italia) a 0:51
4. ALVARADO Ceylin Del Carmen (Olanda) a 1:04
5. KASTELIJN Yara (Olanda) a 1:05
14. LECHNER Eva (Italia) a 2:48
ORDINE D'ARRIVO DONNE JUNIOR:
1. BACKSTEDT Zoe en 41'16''
2. BENTVELD Leonie +32
3. MOLENGRAAF Lauren +57
4. MACLEAN-HOWELL Ella +1:06
5. VENTURELLI Federica +1:09
16. CORVI Valentina +4:14
ORDINE D'ARRIVO UOMINI U23
1. WYSEURE Joran (Belgique) en 49'21''
2. VERSTRYNGE Emiel (Belgique) +0:13
3. NYS Thibau (Belgique) +0:33
13. LEONE Samuele (Italie) +2:10
18. TONEATTI Davide (Italie) +2:45
Il programma
Domenica 30 gennaio
11:00 AM - UCI Men Juniors
1:00 PM - UCI Women Under 23
2:30 PM - UCI Men Elite
FAS AIRPORT SERVICES
Era il suo obiettivo stagionale: andare ai mondiali e centrare una top ten. Ma da ottobre a oggi molte cose sono cambiate nel mondo di Silvia Persico, che con il passare della stagione ha trovato consapevolezza, fiducia, la sua prima maglia tricolore nel ciclocross e un colpo di pedale impressionante. Stato di grazia confermato nella giornata più importante dell’anno, con la 24enne di Cene che è salita sul terzo gradino del podio regalando all’Italia una storica medaglia a distanza di otto anni da quella conquistata da Eva Lechner nel 2014. A precederla due mostri sacri del movimento, come Marianne Vos, al settimo titolo iridato in carriera, e Lucinda Brand. Ma, come detto, alle spalle delle due fuoriclasse si è piazzata Silvia Persico, che ha riscritto i pronostici di chi prevedeva un ordine d’arrivo prettamente di tinta orange. E lo ha fatto con una gara di altissimo livello. Quando al termine del primo giro Vos, Brand e Ceylin del Carmen Alvarado hanno preso il largo, la bergamasca non si è accontentata di correre per un piazzamento, ma si è lanciata all’inseguimento del terzetto di testa. Aggancio avvenuto a metà del secondo giro, momento in cui Lucinda Brand ha riaccelerato staccando di ruota la campionessa italiana. Ma dimostrando carattere e tanta testa Silvia Persico è rimasta in corsa, rimettendo nel mirino la Alvarado e giocandosi la medaglia di bronzo. A differenza di quanto accaduto a Bogense nel 2019, questa volta è stata la bergamasca ad avere la meglio, sfruttando un errore della rivale e andando a prendersi la prima medaglia iridata di una carriera che sembra poterle regalare ancora moltissime soddisfazioni. Meno fortunata la trasferta statunitense per Eva Lechner, che su un tracciato non adatto alle sue caratteristiche, ha chiuso al 14° posto il suo dodicesimo mondiale. Buona la partenza della bolzanina, che ha dovuto lasciare la compagnia del drappello di testa al termine del primo giro. Nonostante lo scarso feeling sul veloce tracciato dell’Arkansas, la bolzanina ha comunque tenuto duro, chiudendo la sua fatica a 2’ e 48” dalla vincitrice.
DP66 GIANT SMP
Dopo il primo posto nel test event del Team Relay, una brutta partenza ha impedito a Davide Toneatti di regalare un’altra bella soddisfazione iridata nella prova individuale degli Under 23. Il friulano di Buja, scattato con il dorsale 19, si è trovato invischiato nel traffico nel primo giro, transitando al termine della prima tornata addirittura in 31° piazza, a 23” dal gruppo di testa. Gara già compromessa, quindi, soprattutto per chi come il portacolori della DP66 Giant SMP puntava a un piazzamento nella top 10. Alla fine la vittoria è stata un discorso privato tra gli atleti olandesi e quelli belgi. A portarsi a casa il titolo iridato è stato il belga Joran Wyseure, che ha preceduto i due connazionali Emiel Verstrynge e Thibau Nys. Toneatti, invece, ha tagliato il traguardo in diciottesima posizione, con l’altro azzurro Samuele Leone 13°. La prova iridata in Arkansas scrive la parola fine sulla lunga stagione del portacolori della DP66 Giant SMP, che in questo inverno ha raccolto cinque vittorie: a Valeriano, a Brugherio, a San Colombano Certenoli, oltre al campionato italiano di Variano di Basiliano e al successo con la maglia azzurra nel team relay di Fayetteville di venerdì 28 gennaio. Per lui anche otto gettoni di presenza in Coppa del Mondo e le convocazioni per l’Europeo e per la rassegna iridata negli States.