Oggi comincia ufficialmente la 13esima edizione del Giro d’Italia Ciclocross in uno degli scenari più amati e apprezzati di sempre. Nel nome di Jonathan Tabotta, del quale ricorre il quindicesimo evento in memoria, il Parco del Rivellino colmo come non mai sta per spalancare le sue porte alla carica agonistica degli oltre 800 contendenti la prima maglia rosa. La prima gara di giornata è alle ore 9:00 con i cicloamatori, mentre ieri sera si sono svolte tutte le operazioni preliminari e la conferenza stampa di presentazione, che ha messo sul piatto tutte le novità e che, soprattutto, ha mostrato quanto lontano può andare una comunità coesa come la Collinare del Friuli, che superando ogni campanile continua a sostenere con decisione il ciclocross.
Ieri si è svolto anche il campionato italiano paraolimpici di ciclocross, una manifestazione giunta alla seconda edizione proprio grazie ai padroni di casa della Jam’s Bike Team Buja e che si sposa perfettamente con lo spirito di tutto il 13° GIC, ovvero la dedicazione all’amico fraterno Mauro Valentini, vero pilastro del “ciclismo per tutti”.
FCI, IL SALUTO DEL PRESIDENTE: «Il Giro d’Italia Ciclocross è un appuntamento che da anni è al centro del calendario. Uno di quei momenti a cui gli atleti non vogliono rinunciare. Per me, l’edizione di quest’anno ha un significato speciale perchè ricorda Mauro Valentini, un amico fraterno venuto a mancare proprio il giorno precedente alla mia elezione a Presidente. Uno dei miei primi pensieri fu proprio per lui – ricorda emozionato il presidente della Federciclismo, Cordiano Dagnoni – Devo dire che la ASD Romano Scotti si impegna con profitto per dare vita ad un evento che non è solo agonismo, ma anche promozione dello sport del ciclocross che negli ultimi anni ha saputo creare una bella comunità che si ritrova quasi ogni domenica nei campi gara di tutta Italia. Un messaggio molto bello che va ben oltre l’agonismo.
Il ciclocross è inoltre una specialità che favorisce la crescita in sicurezza dei giovani atleti, permette loro di acquisire una tecnica di guida che solo chi pratica il fuoristrada possiede. Un concetto moderno che personalmente condivido, quello della multidisciplina, che in questi anni ha regalato al movimento internazionale fior di campioni.
Concludo facendo così i miei più sentiti complimenti a Fausto Scotti che guida idealmente la macchina organizzativa che coinvolge un gruppo di volontari appassionati e qualificati che sono così arrivati fino alla 13^ edizione con ben 8 tappe che ci apprestiamo a vivere».
SETTORE FUORISTRADA FCI: «Per noi addetti ai lavori, nei mesi invernali quando si parla di rosa, viene spontaneo pensare al Giro d’Italia Ciclocross, una manifestazione che possiamo ormai definire storica, alla sua 13^ edizione e con una dedica speciale al compianto Mauro Valentini, persona che al ciclismo, in particolare all’organizzazione Romano Scotti ha dato tantissimo – confida Massimo Ghirotto, responsabile del settore fuoristrada in seno alla Federazione Ciclistica Italiana – Otto tappe itineranti, dall’estremo nord di Buja-Osoppo fino al profondo sud di Gallipoli, con la finale del due gennaio a Ferentino che consegnerà, finalmente, la maglia Rosa ai tanti giovani e meno giovani che con sano agonismo si saranno confrontati sui vari percorsi con il sogno di indossare, anche per una sola tappa, la Rosa.
I numeri del movimento del ciclocross parlano chiaro, siete in tanti, e questa è la soddisfazione più grande di un organizzatore quando vede gareggiare centinaia di atleti sul “SUO” percorso, disegnato e costruito con tanto sacrificio e passione. E la ASD Romano Scotti, con il suo “deus ex machina” Fausto Scotti, questi tracciati li disegna e aiuta a disegnarli da ben 13 anni.
A nome del Settore Fuoristrada Nazionale, alle società che collaborano con la ASD Romano Scotti, agli atleti e ai dirigenti di tutti i Team, gli auguri che tutto proceda per il meglio, si usa dire vinca il migliore…permettetemi di aggiungere…sentitevi tutti vincitori».
FAUSTO SCOTTI: «Sono numeri importanti quelli di questa due giorni, vi ringrazio perché continuate a credere in questa disciplina, perché i ragazzi che credono nel ciclocross hanno sempre una marcia in più. Questo Giro d’Italia Ciclocross continuerà sempre, oltre che con me, con la mia famiglia. Provate a organizzare ogni tanto una gara. Fa bene all’anima, vi divertite, si crea un rapporto straordinario con le persone, come il mio con i miei cari collaboratori. Cercate di organizzare con e senza il GIC, volgete lo sguardo e l’attenzione ai più piccolini, organizzate per loro e coinvolgeteli, anche quando decidono di dire basta con l’agonismo».
GEMONA DEL FRIULI: «Desideriamo ringraziare la famiglia Scotti per l’impegno in questo 13° Giro d’Italia Ciclocross e Gessyca Baldassa del Jam’s Bike Team Buja che ce la mette tutta per organizzare questa manifestazione. 800 persone in due giorni son davvero tante, a dimostrazione che organizzare eventi di qualità a livello nazionale è l’occasione per promuovere questo magnifico sport e il territorio. I più grandi campioni del ciclismo sono tutti passati dalla magnifica disciplina del ciclocross e qui è come trovarsi nel cuore di una fucina».
SAN DANIELE DEL FRIULI: «Abbiamo un territorio che sta spingendo molto sul ciclismo, che è portatore sano di conoscenza di queste belle terre. Desidero complimentarmi con la Jam’s Bike per quello che ha fatto in questi anni, insieme all’amministrazione di Osoppo. E Specialmente con tutti i volontari che danno una mano per far crescere questo bellissimo sport e portare gente sul territorio».
FCI FRIULI VENEZIA GIULIA: «La Federazione è felice di inaugurare il Giro d’Italia Ciclocross in Friuli, grazie ai volontari, ai dirigenti che sostengono senza se e senza ma questa attività. Se in primis c’è la volontà di organizzare manifestazioni come queste è già un ottimo punto di partenza. I soldi, poi, si trovano».
COMUNE DI OSOPPO: «Siamo molto lieti di ospitare qui nel nostro territorio di Osoppo il GIC. Mettere a disposizione la nostra terra, la nostra ospitalità, il nostro spirito di friulani. Abbiam cominciato ad amarla tre anni fa, quando ci fu un diluvio universale. Per noi era quasi impraticabile, invece per gli atleti era un paradiso, Il ciclocross è uno sforzo e un movimento agonistico bellissimo, il popolo friulano che ha sofferto tante battaglie ed è ripartito da zero, tirando fuori lo spirito, si rispecchia perfettamente nei caratteri di questa disciplina. In questo momento storico proprio questo spirito va turato fuori di nuovo, e nonostante queste difficoltà il ciclismo non si ferma, lo dimostra l’escalation di presenze e di affetto intorno a manifestazioni come il Giro d’Italia Ciclocross e il Memorial Tabotta. In questa due giorni arriveremo oltre gli 800 atleti, cui sommare l’entourage e gli accompagnatori. È uno spettacolo ricevere così tante persone e mostrare quelle che sono le nostre bellezze. Il ciclismo quest’anno sta vivendo un momento d’oro, stiamo avendo dei campioni formidabili. Non si nasce per caso campioni, ci sono organizzazioni radicate nel territorio, in particolare di Buja, che hanno dato lo spirito, la forza e la preparazione tecnica ed è bello vedere che questo spirito si tramanda in questi ragazzi. La nostra ambizione è sviluppare il ciclismo in tutte le sue accezioni, anche perché il nostro territorio è ideale per questo tipo di sport, del quale la bicicletta ne è senza dubbio il simbolo. Manifestazioni come quella di oggi stimolano le famiglie a girare e prendere la bicicletta e far un giro nei nostri territori. Mettere a disposizione risorse umane, prima che economiche, è il primo passo verso il successo, lavorare insieme per dare voce a un progetto di sviluppo del territorio e dell’intera comunità».
JAM’S BIKE BUJA (Gessyca Baldassa, Presidentessa): «Questi ragazzi mi riempiono il cuore dal più piccolo al più grande, anche se sono settimane che dormo ben poco. Un grazie a tutti, all’amministrazione per aver permesso la terza edizione, agli sponsor, agli amici dell’ASD Romano Scotti e a tutti voi che partecipate a questa carovana. Sia felice il prosieguo di tutti gli sforzi».
MARCO ZONTONE (BUJA): «C’è un gran gruppo di lavoro a cui fare i complimenti. Già il lunedì il Rivellino era pulito, segno che tutti i partecipanti avevano portato via i loro rifiuti. Per questo mi sono sempre complimentato pubblicamente e spero di farlo anche quest’anno, che siete ancora di più! Buon divertimento domani a Osoppo».
ENZO CAINERO: «Permettetemi di iniziare, anche da parte mia, con il ricordo di Mauro Valentini; è stata un’avventura straordinaria quella mia con lui. A Maniago si sta pensando di fare qualche cosa di importante, quando ho fatto passare il Giro quest’anno c’era un grande striscione dedicato a Mauro. Grazie di averlo ricordato, perché se lo meritava. Di gente come la famiglia Valentini abbiamo tanto bisogno. Quello di Osoppo è il segno della continuità, ma il ricordo di Jonathan Tabotta è forte e fa battere il cuore. Il nostro sport è fatto di sentimenti e di passione che travolge tutti. Questo è uno sport straordinario, i cui suoi più grandi campione provengono attualmente dal ciclocross e guai a chi lo nega: sanno guidare la bicicletta in un modo impressionante. Ecco la vostra missione, dare continuità. Uniti dovete portare avanti questa bellissima creatura. Questa è la vostra forza, l’unità. E da parte sua, la regione deve potenziare l’attenzione sulle strutture, perché, per esempio, finito di fare ciclocross un ragazzo abbiamo la possibilità di usufruire di spogliatoi e docce!».