Mar11262024

Aggiornamento:02:47:12

Back L'altro pedale Ciclocross CDM Cross: argento di Masciarelli e bronzo di Bramati nella 1°prova a Tabor

CDM Cross: argento di Masciarelli e bronzo di Bramati nella 1°prova a Tabor

 

Vola la giovane Italia di Fausto Scotti, che nella prova di Coppa del Mondo Ciclocross di Tabor si porta a casa una medaglia di bronzo e una d'argento nelle prove juniores. Una prestazione eccellente, quella del gruppo azzurro, che già nella prova d'apertura piazza 3 italiani in Top Ten: in Repubblica Ceca Lorenzo Masciarelli, erede della nota dinastia abruzzese, si è dovuto arrendere (per una manciata di secondi) solo al padrone di casa Matej Stransky, cogliendo un ottimo secondo posto davanti all'altro ceco Matyas Fiala. In luce anche Matteo Siffredi, che è giunto quarto, e Filippo Agostinacchio, che ha chiuso all’ottavo posto.

E' bella Italia anche nella prova delle donne juniores. Lucia Bramati conquista un bellissimo terzo posto, al termine di una prestazione superlativa che le permette di salire per la prima volta sul podio di una prova di Coppa. La figlia d'arte chiude nella scia della grande favorita alla vigilia, la britannica Zoe Backstedt, che vince davanti alla lussenburghese Marie Schreiber, con l'azzurra in terza posizione. Molto bene anche Beatrice Fontana: settima piazza finale per la crossista al primo anno nella categoria.

Meno brillante la prestazione azzurra nella categoria Under 23. Migliore tra gli italiani Samuele Leone, con il suo dodicesimo posto a 2’18” dal vincitore Thomas Mein.

"E' stata una buona trasferta - ha commentato Fausto Scotti - . I giovani sono andati bene. Masciarelli, dopo essere rientrato sui primi, ha perso l'attimo quando è partito Stransky. Bravi anche Siffredi e Agostinacchio, che hanno terminato la loro prova nei dieci, dimostrando che il gruppo c'è.

Stesso discorso anche per quanto riguarda le donne juniores, con Lucia Bramati e Beatrice Fontana, ques'ultima autrice di una bella rimonta. Tra le U23, che hanno corso con le donne elite, peccato per la caduta che ha coinvolto anche la nostra Casasola, che si è dovuta ritirare. Bene la Barone e la Realini, quarta e quinte nella loro categoria. Nel complesso un'ottima trasferta nonostante alcuni disagi logistici.".

Dominio olandese nella prova Donne Elite: Lucinda Brand si prende il primo gradino del podio staccando le connazionali Ceylin Alvarado di 24”, seconda e Denise Betsema, terza a 32”. Miglior italiana è Alice Arzuffi, che si piazza ottava a 1’31”. Come ricordato anche dal tecnico azzurro, degne di nota sono le performance delle azzurre U23 Francesca Baroni e Gaia Realini, rispettivamente 14^ e 17^ in assoluto, ma nella top five delle atlete U23.
Più staccate le altre azzurre: 26^ Eva Lechner (+4'30”); 32^ Alessia Bulleri (+5’36”); 47^ Silvia Persino (-2 giri); Sara Casasola, coinvolta in una caduta è stata costretta al ritiro.

Sfida sul filo del rasoio tra gli uomini élite dove l’armata belga domina in assoluto. E’ di Michael Vanthourenhout il gradino più alto del podio per soli 5” dal connazionale Eli Iserbyt, argento; Van Aert è terzo a 12”. Giù dal podio l’altro belga Toon Aerts (a 18”). Miglior italiano è Jakob Dorigoni, 15^ a 2’05”, seguito da Gioele Bertolini, 23^ a 3’10” e da Nicolas Samparisi, 25^ a 3’45”. Distaccato di un giro Lorenzo Samparisi (37^).

 

 

SELLE ITALIA GUERCIOTTI

Oggi tutti i sei ciclocrossisti della Selle Italia-Guerciotti–Elite hanno partecipato alla prima  prova della Coppa del Mondo a Tabor (Repubblica Ceca). Jakob Dorigoni è arrivato  quindicesimo nella gara elite dominata dal fortissimo belga Michael Vanthourenhout. In  effetti solo i draghi della specialità hanno preceduto Jakob; basti pensare che terzo si è  classificato il fuoriclasse Wout Van Aert, vincitore nel 2020 di Strade Bianche, Milano-Sanremo e altre corse importanti su strada.

“Dorigoni – afferma Vito Di Tano, direttore sportivo della Selle Italia Guerciotti Elite - si è  presentato alla sfida con i più forti al mondo dopo un periodo in cui a livello internazionale  ha vinto la gara di domenica 22 novembre in Repubblica Ceca, dove mancavano i corridori  del Benelux, e si è cimentato nel Campionato d’Europa. Ad altri cimenti internazionali non  ha partecipato, quindi con poca abitudine ai grandi appuntamenti. Esattamente come nelle  scorse settimane, faccio notare che senza grandi confronti internazionali per uno come  Dorigoni, che per il cross è un elite solo da ottobre, è molto difficile ottenere risultati  migliori”.

Tra i ragazzi del club di Paolo Guerciotti il risultato migliore a Tabor l’ha ottenuto lo junior  Filippo Agostinacchio, ottavo classificato. “Filippo – precisa Di Tano – è partito bene,  rimanendo coi primi. Poi a metà corsa ha accusato una flessione di rendimento, perdendo  circa 40”, in pratica uscendo dalla lotta per il podio. Nel finale Agostinacchio si è ripreso.  L’ottavo posto va considerato un piazzamento onorevole in Coppa del Mondo  specialmente per uno come Filippo che nella gara del 15 novembre si era ritirato per un piccolo malessere e poi a scopo cautelativo ha riposato domenica 22”. Nella gara juniores  di Tabor s’è piazzato dodicesimo Gabriel Fede, anch’egli del team diretto da Di Tano.  Nella gara femminile elite dominata dall’olandese Lucinda Brand le ragazze della Selle  Italia-Guerciotti-Elite si sono così classificate: quattordicesima Francesca Baroni,  diciassettesima Gaia Realini. Hanno entrambe età da under 23. Nelle gare di Coppa del  Mondo non esistono classifiche differenziate, comunque la Baroni ha varcato l’arrivo  quarta tra le under 23, quindi la prestazione è importante, e anche la Realini è stata brava.  Nella giornata in Repubblica Ceca tra gli under maschi ha gareggiato Federico Ceolin,  ventiquattresimo. “Una caduta l’ha condizionato”.

A Tabor gli elite italiani hanno corso per il Gruppo Sportivo di appartenenza: Dorigoni era  assistito da personale tecnico della Selle Italia-Guerciotti – Elite. Invece Francesca Baroni,  Gaia Realini, Fede, Ceolin e Agostinacchio hanno disputato le gare con la maglia della  Nazionale italiana alle dipendenze del ct Fausto Scotti.