Michele Pittacolo ha conquistato a Buja (Ud) il suo 26° titolo italiano personale, vincendo il primo, storico tricolore paralimpico nel ciclocross, grazie al successo nella gara che s'è disputata al Parco di Buja, con l'organizzazione del Jam's Bike Team, nel weekend in cui si corre il Selle Smp Master Cross, 10° Memorial Tabotta.
Il campione di Bertiolo ha letteralmente dominato nella gara sul circuito allestito in maniera impeccabile e davanti al pubblico delle grandissime occasioni: Pittacolo ha messo il turbo sin dalle prime pedalate, sfoderando subito la propria potenza sui piacevoli saliscendi del parco di Buja: le caratteristiche del frizzante tracciato hanno permesso al portacolori della Alè Cipollini di fare il vuoto, andando in fuga per tutti gli 11 giri, al ritmo costante di meno di 4 minuti a tornata, insostenibile per ogni avversario, fino ad arrivare solitario al traguardo, col tempo di 44'13", come primo assoluto, oltre che vittorioso anche nella categoria paralimpica C4, quella di appartenenza della medaglia di bronzo alle Paralimpiadi di Londra 2012.
"Avevo una rabbia feroce dentro - ha spiegato a fine corsa Michele -, non ho ancora digerito la delusione per la mancata convocazione in Brasile e questo mi ha dato motivazione e forza per affrontare la gara. Dedico questo successo, che è il mio 26° titolo italiano nelle varie discipline, a tutte le persone e agli sponsor che mi sono sempre stati vicini, anche nelle ultime settimane per me difficili dopo l'esclusione dalla Nazionale che è andata a Rio. E voglio ringraziare il Jam's Bike team perché ha organizzato l'evento in maniera impeccabile: l'anno scorso era stata un'esibizione e una prova generale e quest'anno, questo primo titolo italiano paralimpico ufficiale della storia, conquistato nel mio Friuli mi riempie d'orgoglio. Un pensiero lo dedico anche all'azzurro Borgna, che non è riuscito ad arrivare a Buja a causa dello sciopero dei treni. Il campo dei partecipanti è stato di alto livello, con atleti provenienti da tutta Italia. Ho 46 anni e sono riuscito a dimostrare, oggi a Buja, ma anche negli ultimi mesi con la vittoria in Coppa del Mondo a Bilbao su strada, di poter essere ancora molto competitivo, anche contro avversari ben più giovani. Il mondiale su strada del 2017, che si disputerà in SudAfrica, presenta un percorso che si addice alle mie caratteristiche: chissà, magari con questa condizione potrei dire la mia anche l'anno prossimo".